A Torino la più vasta mostra mai dedicata al grande artista Salvo
La Pinacoteca Agnelli ospita la mostra dedicata all'artista Salvo: si tratta della più grande retrospettiva mai dedicata al pittore siciliano, diffusa sui tre piani dell'istituzione sabauda. Il video
Artista inquieto e controcorrente, profondo indagatore del mezzo pittorico (in antitesi rispetto al fermento concettuale degli Anni Settanta e Ottanta nel quale operò), Salvo Mangione (Leonforte, 1947 – Torino, 2015) ha occupato a lungo una posizione marginale all’interno del sistema dell’arte; una posizione rivalutata solo negli ultimissimi anni, segnati da importanti retrospettive internazionali e dalla consistente “riscoperta” dei suoi lavori, anche in ottica di mercato.
A confermare questo trend, consolidando ulteriormente la figura dell’artista siciliano agli occhi di critica e pubblico, sarà presto una nuova mostra, attesa a Torino nei giorni più effervescenti dell’arte sabauda.
La mostra su Salvo alla Pinacoteca Agnelli
In apertura venerdì 1° novembre 2024 (in pieno clima Art Week) negli spazi della Pinacoteca Agnelli, la rassegna si intitola Arrivare in tempo, e occuperà tutti e tre i piani dell’edificio dando vita a un percorso retrospettivo mai prima d’ora così corposo e stratificato. Curato da Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, quello in programma a Torino si presenta infatti come il più grande progetto espositivo mai dedicato a Salvo dopo la sua morte avvenuta nel 2015.
Le diverse fasi dell’arte di Salvo
Indagando l’intera ricerca dell’artista siciliano: dai primi esperimenti vicini all’Arte Povera (avvenuti proprio a Torino dopo il trasferimento da Catania) alla definitiva consacrazione al medium pittorico nei primi Anni Settanta (in maniera anticonvenzionale rispetto alle istanze di quel periodo).
“La mostra retrospettiva a lui dedicata metterà in luce questa traiettoria assolutamente originale, sottolineando con uno sguardo inedito come la pittura di Salvo non sia in contrapposizione con il suo primo periodo concettuale, ma ne assorba caratteristiche e intenzioni, inserendosi coerentemente nel suo percorso artistico”, si legge nel documento di presentazione della mostra, che resterà visitabile fino al 25 maggio.
La pittura “anacronistica” di Salvo
Realizzata in stretta collaborazione con l’Archivio Salvo, la mostra Arrivare in tempo si focalizza su alcuni dei motivi fondamentali della ricerca dell’artista: il concetto di ripetizione; il rapporto con la storia dell’arte e con i maestri del passato (negli Anni Sessanta l’artista lavorò come copista vendendo ritratti e paesaggi di Rembrandt e Van Gogh); la riflessione sulla pittura come linguaggio e sul linguaggio come arte.
Alex Urso
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