A Milano torna ArteVisione 2024: il progetto che sostiene giovani creativi nell’audiovisivo

Si tratta di un workshop intensivo di formazione della durata di una settimana al termine della quale verrà annunciato il progetto vincitore tra quelli selezionati tramite open call nazionale

Nasce con l’obiettivo di promuovere la produzione e la diffusione di opere audiovisive realizzate da giovani creativi ArteVisione, il programma di formazione di Careof (a cura di Marta Bianchi e Giacomo Raffaelli) che offre a una rosa selezionata di partecipanti la possibilità di prendere parte a un workshop intensivo di una settimana tenuto da professionisti del settore. Con la possibilità di approfondire e sviluppare la propria ricerca le artiste che prenderanno parte a questa edizione sono Simona Andrioletti (1990), Gaia De Megni (1993), Beatrice Favaretto (1992), Benedetta Fioravanti (1995) e Cristina Lavosi (1993) che, dal 18 al 23 novembre 2024, si confronteranno tra loro e con i visiting professor e docenti coinvolti per l’occasione i quali, successivamente, sceglieranno un solo progetto a cui destinare un premio di produzione di 8 mila euro. 

ArteVisione 2024. Il progetto 

ArteVisione negli anni (la prima edizione si è tenuta nel 2011) ha coinvolto come visiting professor e docenti numeri professionisti di fama internazionale come gli artisti Adrian PaciOmer FastJordi ColomerBarbara Wágner e Benjamin de BurcaHito Steyerl, ma anche il sound designer Mirco Mencacci e il direttore Les Cinémas du Grütli / Direttore del Dipartimento di Cinema dell’ECAL di Ginevra Paolo Moretti. Per quest’anno, invece, è in programma la partecipazione in qualità di visiting professor dell’artista Saodat Ismailova (Tashkent, Uzbekistan, 1981), attualmente in mostra presso Pirelli Hangar Bicocca con A seed under our tongueAlessia Tripaldi (sociologa, scrittrice, co-fondatrice Sineglossa), Eva Sangiorgi (direttrice Viennale), Camilla Romeo (producer e docente NABA), Matteo Balduzzi (direttore del MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea) e Luca Mosso (direttore del Filmmaker Festival di Milano). E in collaborazione proprio con quest’ultimo si terrà per la prima volta anche una screening night pubblica alla presenza di Ismailova con la proiezione del film Bibi Seshanbe del 2022 – e talk con la curatrice di Pirelli HangarBicocca Roberta Tenconi –, in programma per martedì 19 novembre alle 21 presso il Cinema Arlecchino di Milano.

ArteVisione 2024 e la collaborazione con Filmmaker Festival

Infatti, anche Filmmaker Festival promuove il lavoro di giovani registi e l’incontro con grandi autori internazionali con l’obiettivo di favorire lo scambio tra diversi linguaggi e discipline creative. Per questo, molti sono stati (in oltre quarant’anni di attività) i punti di contatto con l’arte contemporanea, dalla produzione di uno dei primi lavori video di Diego Marcon e Anna Franceschini a quella di Marcello Maloberti, oltre alle video installazioni di Michelangelo Frammartino e alle partecipazioni di Yuri Ancarani. Inoltre, anche la commissione della sigla di apertura del festival, e la sua immagina coordinata, è sempre stata affidata a un artista visivo, tra cui Jacopo Milani e Rä Di Martino, mentre quella di quest’anno è a firma di Giulia Savorani. Per l’edizione 2024, infine, il cinema di Filmmaker Festival incontra il contemporaneo in due momenti, con il duo Masbedo e, appunto, Saodat Ismailova. 

ArteVisione 2024 raccontato dai curatori

Il gruppo delle cinque finaliste dell’edizione 2024 offre uno spaccato delle tematiche urgenti di una giovane generazione di artiste che lavora con le immagini in movimento. Attraverso linguaggi che spaziano dalla scrittura coreografica alla ricerca d’archivio, i progetti proposti invitano giovani producer Rap e Trap a riappropriare canti del Movimento Femminista Romano (Andrioletti), investigano la figura della diva in chiave pedagogica (De Megni), celebrano la cura comunitaria in incontri con attivistə transfemministə (Favaretto), indagano la pratica del Parkour come superamento dei propri limiti (Fioravanti) e coinvolgono comunità precarizzate e marginalizzate in un’indagine i limiti del sistema penale (Lavosi)”, spiega ad Artribune Marta Bianchi, presidente e co-direttrice di Careof, mentre il curatore Giacomo Raffaelli aggiunge: ”Stiamo cercando di traghettare progressivamente ArteVisione da un formato di award – che premia uno solo tra i progetti finalisti – a una dimensione di fellowship. Un programma di formazione e sviluppo più esteso nel tempo, in cui moltiplicare le opportunità di visibilità per tutte le artiste selezionate, privilegiando co-produzioni e forme di supporto ai progetti in collaborazione con altri soggetti italiani e internazionali”.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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