A Milano la rassegna che parla di donne e videoarte tra libertà, rappresentazione e contestazione
È ospitato da La Casa delle Donne il programma di proiezioni Una Camera (tutta per sé) che, attraverso tre incontri, indaga il medium artistico che dagli Anni Sessanta è stato uno strumento sovversivo di espressione femminile
![A Milano la rassegna che parla di donne e videoarte tra libertà, rappresentazione e contestazione](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/goldschmiedchiari-anygirl-2012-high-definition-video-on-blue-ray-51-surround-sound-353-1024x530.png)
Si concentra sulle artiste che hanno utilizzato la videocamera per indagare temi legati al corpo, all’identità e alla politica Una Camera (tutta per sé), il programma di proiezioni a cura di Giorgia Aprosio e coordinato da Giulia Kimberly Colombo, ospitato da La Casa delle Donne di Milano – e in collaborazione con Archivio AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico e Cineteca di Bologna – che in tre appuntamenti esplora il rapporto tra donne e video.
![Still from Randa Maroufi, The Great Safae, 2014](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/still-from-randa-maroufi-the-great-safae-2014-768x323.jpg)
![Cecilia Mangini, Stendalì (Suonano ancora), 1960, Courtesy Cineteca di Bologna](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/cecilia-mangini-stendali-suonano-ancora-1960-courtesy-cineteca-di-bologna-768x581.jpg)
![Still from the video All Good?, 2024 Alevtina Kakhidze in collaboration with Roman Khimei](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/still-from-the-video-all-good-2024-alevtina-kakhidze-in-collaboration-with-roman-khimei-768x494.jpg)
![Still from Silvia Giambrone, Eredità, 2008, Courtesy the artist](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/still-from-silvia-giambrone-eredita-2008-courtesy-the-artist-768x432.jpg)
![Beatrice Favaretto, Miss Italia, 2022, Still da video, in collaborazione con Ludovica Bertucci, prodotta da NAM – Not A Museum per SUPERBLAST 2022. Courtesy NAM – Not A Museum, Firenze](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/beatrice-favaretto-miss-italia-2022-still-da-video-in-collaborazione-con-ludovica-bertucci-prodotta-da-nam-not-a-museum-per-superblast-2022-courtesy-nam-not-a-museum-firenze-768x432.jpg)
“Una Camera (tutta per sé)”. Il video come mezzo di espressione sovversiva
Il medium del video, a partire dagli Anni Sessanta, ha rappresentato un sovversivo strumento di espressione di sé e della propria relazione con il mondo, dando la possibilità di affrontare questioni di potere, conflitto e di favorire la costruzione di nuovi immaginari femministi. Le opere selezionate, pur appartenendo ad artiste di generazioni e provenienze diverse e ad altrettanti contesti storici e sociali, sono accomunate dall’idea del medium come spazio di libertà, rappresentazione e contestazione.
![Still from Silvia Giambrone, Eredità, 2008, Courtesy the artist](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/still-from-silvia-giambrone-eredita-2008-courtesy-the-artist.jpg)
“Una Camera (tutta per sé)”. Nuove possibilità di rappresentazione
“La videocamera diventa così una “stanza,” uno spazio di creazione e affermazione del punto di vista femminile, capace di sfidare le narrazioni dominanti e offrire nuove possibilità di rappresentazione, come indica il titolo della rassegna, liberamente tratto dall’omonimo saggio di Virginia Woolf”, spiega la curatrice Giorgia Aprosio.
![Beatrice Favaretto, Miss Italia, 2022, Still da video, in collaborazione con Ludovica Bertucci, prodotta da NAM – Not A Museum per SUPERBLAST 2022. Courtesy NAM – Not A Museum, Firenze](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2024/11/beatrice-favaretto-miss-italia-2022-still-da-video-in-collaborazione-con-ludovica-bertucci-prodotta-da-nam-not-a-museum-per-superblast-2022-courtesy-nam-not-a-museum-firenze-1024x576.jpg)
“Una Camera (tutta per sé)”. Il programma
Il programma, che si conclude a dicembre, è stato inaugurato il 14 ottobre con le opere video di Cecilia Mangini, commentate dalla critica e curatrice Paola Ugolini. A seguire, l’11 novembre verranno presentati Anygirl (2012) del duo Goldschmied & Chiari, U Scantu: A Disorderly Tale (2022) di Elisa Giardina Papa e All Good? (2024) di Alevtina Kakhidze, e ci sarà la partecipazione della chief curator del Museo del Novecento di Milano Iolanda Ratti. Per l’ultimo appuntamento, che si terrà il 9 dicembre, si concluderà con Eredità (2008) di Silvia Giambrone, The Great Safae (2014) di Randa Maroufi e Miss Italia (2022) di Beatrice Favaretto, insieme alla critica e storica dell’arte Giulia Zompa.
Caterina Angelucci
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