12 mostre da vedere in Puglia per l’autunno 2024
Da Barletta a Lecce, da Taranto a Polignano a Mare, abbiamo raccolto per voi otto mostre da non perdere se siete in Puglia questo autunno. Tra fotografia, femminismo e un omaggio a Carmelo Bene
Mentre l’autunno entra nel vivo, la Puglia offre diverse esposizioni decisamente interessanti da visitare. A Lecce sono in corso la mostra antologica dell’artista e performer femminista Tomaso Binga alla galleria Artpoetry, l’esposizione dei fotografi dell’agenzia Magnum alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud e l’omaggio a Carmelo Bene di Stefano Conticelli all’ex Convitto Palmieri. La Fondazione Pascali di Polignano a Mare ospita, poi, la retrospettiva su Chiara Fumai, mentre al CRAC di Taranto si svolge la nutrita mostra collettiva di artisti storici delle Neoavanguardie nel panorama nazionale ed internazionale. Nel Castello di Barletta è stata inaugurata la mostra su artisti che rappresentano le pietre miliari nel sistema formativo italiano mentre al Museo Archeologico di Brindisi c’è la mostra di Sabino De Nichilo che presenta le sue peculiari opere scultoree. Insomma, una carrellata di mostre, ciascuna strutturata in modo differente e una più bella dell’altra consigliate da Artribune.
Cecilia Pavone
Tomaso Binga da Artpoetry – Lecce
La denuncia della mentalità patriarcale, ancora profondamente radicata nella società contemporanea e la lotta alle discriminazioni di genere permeano l’opera di Tomaso Binga, pseudonimo di Bianca Pucciarelli Menna (Salerno, 1931). L’artista, performer e attivista per i diritti delle donne, già compagna del grande critico d’arte Filiberto Menna e che ha firmato l’immagine-simbolo della 20. Giornata del Contemporaneo, è protagonista della mostra antologica Le pene del pene a cura di Salvatore Luperto, in corso alla galleria Artpoetry di Lecce. Il titolo della mostra è tratto dal libro di poesie e testi verbovisivi di Tomaso Binga, recentemente pubblicato da Milella Edizioni nella collana Asserzioni, diretta da Salvatore Luperto. In esposizione ad Artpoetry una serie di opere, provenienti da collezioni private, che ripercorrono le principali tappe della sperimentazione verbovisiva di Binga, resa attraverso il concetto di trasformazione che viene espresso in particolare dalla desemantizzazione della scrittura.
Fino al 9 novembre 2024
Chiara Fumai alla Fondazione Pino Pascali – Polignano a Mare
Il percorso artistico di Chiara Fumai (Roma 1978 – Bari 2017) costituisce il fulcro tematico della mostra Chiara says Chiara, in corso alla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare. L’opera di Chiara Fumai è caratterizzata da una concezione dell’arte come strumento rivoluzionario nella lotta contro gli stereotipi di genere insiti nella società patriarcale ed è attraversato da una riflessione sul ruolo della donna nel sistema dell’arte e dal concetto di sorellanza, in linea con il pensiero dell’attivista e critica d’arte femminista Carla Lonzi. Il titolo della retrospettiva, a cura di Milovan Farronato e Andrea Bellini, fondatori dell’Archivio Chiara Fumai, è ispirato a Io dico io, testo femminista di Carla Lonzi del 1971, e ripercorre le tappe principali della ricerca di Chiara Fumai, che ha sperimentato la contaminazione tra performance, decostruzione, freak show, travestitismo, dj set. Tra le opere in esposizione il video degli esordi The Moustache Woman del 2007 e l’installazione sonora Shut Up, Actually Talk del 2012.
Fino al 12 gennaio 2025
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I fotografi dell’agenzia Magnum alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud – Lecce
La Puglia, ritratta nella bellezza del suo territorio, nella profondità della sua storia – dal Dopoguerra all’attualità – e nel fascino dei suoi luoghi, delle sue radici identitarie e dei suoi abitanti, dall’obiettivo dei fotografi dell’agenzia Magnum, una delle più importanti agenzie fotografiche a livello mondiale. È questo il cardine della mostra collettiva La Puglia vista dai fotografi dell’Agenzia Magnum, inaugurata alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud di Lecce. In mostra, le opere di 12 fotografi di livello internazionale, tra i quali alcuni dei fondatori della storica agenzia fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger, William Vandivert. Nelle tre sale della Fondazione si stagliano trentacinque scatti di Bruno Barbey, Ian Berry, David Hurn, Stuart Franklin, Burt Glinn, Herbert List, Martin Parr, David Seymour Patrick Zachmann, Harry Gruyaert. Spicca tra tutti per intensità espressiva, l’unico fotografo italiano in mostra: Ferdinando Scianna, che per trent’anni ha raccontato la Puglia attraverso le sue opere fotografiche.
Fino al 5 gennaio 2025
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“Relazioni possibili nel contemporaneo” al CRAC Puglia – Taranto
Il confronto tra 33 artisti storici del panorama nazionale ed internazionale caratterizzati da linguaggi, stili e poetiche differenti è alla base della mostra collettiva Relazioni possibili nel contemporaneo. Linguaggi interconnessi tra contaminazioni e sconfinamenti, in corso a Taranto, al Crac Puglia, Centro di Ricerca di Arte contemporanea della Fondazione “Rocco Spani” onlus. Tra i protagonisti dell’esposizione, che rientra nell’ambito del progetto Innovart 2024-2025, i grandi della Pop Art italiana e internazionale, tra i quali Mario Schifano, Giosetta Fioroni e Robert Indiana. Ci sono poi lavori di Pino Pinelli, di Mimmo Paladino e di Lamberto Pignotti, esponenti di spicco, rispettivamente, dei movimenti artistici della Pittura Analitica, della Transavanguardia, della Poesia visiva. Tra gli artisti pugliesi presenti in mostra vi sono Giulio De Mitri, Enzo Ferrari ed Iginio Iurilli. Non mancano, inoltre, opere di Man Ray, Toti Scialoja, Giulio Paolini, Kengiro Azuma, Enrico Baj e Man Ray.
Fino al 14 novembre 2024
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“Cornerstones” al Castello di Barletta
Una mostra collettiva di carattere transdisciplinare, che riunisce “le pietre miliari del sistema creativo e formativo italiano”. È questo il fil-rouge di Cornerstones, l’esposizione a cura di Giusy Caroppo allestita nei sotterranei del Castello di Barletta. Protagonisti della mostra sono 14 artisti di livello internazionale che insegnano tuttora o hanno insegnato in passato all’Accademia di Belle Arti di Foggia: il duo Bianco-Valente, Antonio Biasiucci, Domenico Borrelli, Raffaele Fiorella, Paolo Grassino, Igor Imhoff, Vito Maiullari, Marco Neri, il duo Perino&Vele, Leonardo Pivi, Maria Grazia Pontorno, Pierluigi Pusole, Giuseppe Teofilo, Nicola Verlato. La mostra, che presenta opere dai linguaggi espressivi differenti tra loro – dalla scultura alla fotografia, dalla pittura all’installazione – è promossa dal progetto Opera Omnia di Francesco Asselta e concepita in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Foggia e con l’associazione Eclettica Cultura dell’Arte nell’ambito del Circuito del Contemporaneo.
Fino al 17 novembre 2024
Sira-Zoé Schmid alla galleria Muratcentoventidue – Bari
Il deserto, assunto come metafora della precarietà esistenziale e indagato attraverso i linguaggi della fotografia e della performance video, è al centro di The Concurrent Presence Part III XII, la mostra personale di Sira-Zoé Schmid (Baden bei Wien, 1985) in corso alla galleria Muratcentoventidue a Bari e a cura di Sophie Haslinger. L’artista austriaca espone Desert Flower,una serie di performance fotografiche e video realizzate in due riprese: la prima, nel 2017, nel deserto del Mojave in California e la seconda, nel 2022, nei deserti vulcanici nelle isole di Gran Canaria e Lanzarote. Durante le performance, documentate con opere fotografiche in collaborazione con l’artista Markus Oberndorfer, Sira-Zoé Schmid – che lavora con posizioni fisse della macchina da presa, agendo sia come performer che come regista e operatore – cammina su un sentiero verso l’orizzonte fino a scomparire, per simboleggiare lo smarrimento e il dolore esistenziale, realizzando così una “performance privata”, senza la presenza del pubblico.
Fino al 30 novembre 2024
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Stefano Conticelli all’Archivio Carmelo Bene – Lecce
L’estetica del doppio-raddoppiato, l’incessante variazione del soggetto artistico e la visione ludica dell’arte contrassegnano la poetica e la tèchne di Stefano Conticelli. Lo scultore umbro è protagonista di Omaggio a CB, la mostra allestita all’Archivio Carmelo Bene, negli spazi interni ed esterni dell’ex Convitto Palmieri-Biblioteca Bernardini di Lecce. Da sempre ispirato dal Pinocchio dell’opera teatrale di Carmelo Bene, Stefano Conticelli propone diverse sculture e installazioni prevalentemente in legno, che generano un “depensamento virtuoso” reso da sobrie e intense suggestioni fiabesche, ricollegabili all’archetipo della purezza infantile insito nell’inconscio collettivo. Tra i lavori in mostra vi sono L’elefante, installazione posta nel chiostro principale dell’ex Convitto, le varianti dell’opera Nudo dedicata a Pinocchio e Grecia, che si ricollega alla concezione della Magna Grecia-Terra d’Otranto come “depensamento del pensiero del Sud” nel pensiero di Carmelo Bene.
Fino al 1° aprile 2025
Sabino De Nichilo al Museo Archeologico “Francesco Ribezzo” – Brindisi
Il corpo, soggetto a infinite trasformazioni e la riflessione sui rischi della manipolazione biogenetica. È questo il fulcro tematico della ricerca condotta da Sabino De Nichilo (Molfetta, 1972; vive e lavora a Roma), protagonista di della mostra Rivelazioni, curata da Ilaria Caravaglio e allestita negli spazi del Museo Archeologico “Francesco Ribezzo” di Brindisi. In esposizione diverse opere scultoree in ceramica, appartenenti ai cicli più recenti della produzione artistica di Sabino De Nichilo: Organi da asporto, Esperimenti di estinzione e Rivelazioni. I lavori, in dialogo con i reperti archeologici del museo, raffigurano organismi “ibridi e mutanti”, vivacizzati da smalti dalle cromie scintillanti. In esposizione anche alcuni dipinti su carta e cinque interventi site specific posti lungo il percorso espositivo che rileggono, attraverso uno sguardo critico, i temi del mito e i linguaggi dell’antichità classica, contenuti nelle opere della collezione archeologica permanente.
Fino al 17 novembre 2024
Cinque artiste contro la violenza di genere al Palazzo Municipale – Castellana Grotte
La lotta contro la cultura patriarcale e la sensibilizzazione sulla violenza di genere sono al centro della mostra collettiva Tornerò come nuova, che inaugura il 14 novembre a Palazzo Municipale di Castellana Grotte, in provincia di Bari. Protagoniste dell’esposizione – organizzata dall’associazione Artes-Punto di Svolta e curata da Sara De Carlo, con scenografie di Vera Granger e la direzione artistica di Elisabetta Sbiroli – sono cinque artiste che schierano, attraverso linguaggi differenti, contro gli stereotipi femminili. Le autrici sono:Natascia Abbattista, Mariantonietta Bagliato, Stefania Pellegrini, Irene Pucci ed ElisabettaSbiroli. In programma, poi, il 28 e il 29 novembre, al Centro Studi Viterbo, il workshop di Mariantonietta Bagliato sull’arte tessile, mentre venerdì 29 è prevista la proiezione, nella sala giunta del Palazzo municipale, del documentario di Simone Manetti dedicato all’artista Pippa Bacca, vittima di femminicidio.
Fino al 30 novembre
Alessandro Passaro allo spazio Microba – Bari
Elettrodomestici improbabili dalle cromie intense e corpose come metafora delle contraddizioni insite nell’animo umano. Sono questi i soggetti delle più recenti opere pittoriche create da Alessandro Passaro, protagonista della mostra Ohrate, a cura di Riccardo Pavone e Marialuisa Sorrentino, che inaugura il 9 novembre nello spazio Microba a Bari. L’artista pugliese esplora – con grande ironia e profondità – i percorsi spesso incoerenti e illogici dell’inconscio collettivo, e introduce il tema della “rateizzazione” dell’opera d’arte per evidenziare un aumentato “l’impoverimento del mondo” rispetto alla necessità di vendere dell’artista. Passaro riflette, così, sull’intrinseca disuguaglianza sociale ed economica prodotta dal sistema capitalista e sulla corsa all’acquisto di beni superflui, bisogno indotto dalla civiltà dei consumi. L’esposizione, accompagnata da un testo di Graziella Melania Geraci, è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Achrome.
Fino al 23 novembre 2024
Toti Scialoja alla Fondazione Pascali
La tensione verso la materia, il legame ideale con il Mediterraneo, l’interpretazione antinaturalistica del mondo animale, l’interesse per il teatro e per la cultura artistica americana. Sono queste le principali “confluenze” tra la poetica di Pino Pascali e quella del suo maestro Toti Scialoja. I due artisti, protagonisti del panorama artistico degli anni Cinquanta e Sessanta, sono in dialogo nella mostra Pino Pascali Toti Scialoja. Confluenze,che inaugura l’8 novembre al Kursaal Santalucia a Bari. L’esposizione, a cura di Federica Boragina e Eloisa Morra con Antonio Frugis, è organizzata dalla Fondazione Pino Pascali, in sinergia con la Regione Puglia e la casa editrice Electa, in collaborazione della Fondazione Toti Scialoja di Roma. Il percorso espositivo, articolato in cinque sezioni, si snoda tra le sale del Kursaal Santalucia, mettendo in luce le corrispondenze tra le tematiche e le sperimentazioni dei due grandi artisti.
Fino al 4 maggio 2025
I fotografi del World Press Photo a Bari
Prosegue fino all’8 dicembre, al Teatro Margherita di Bari, l’esposizione del World Press Photo, il contest internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaristica – giunto alla 67a edizione – che affronta i grandi temi sociali e politici del Pianeta: dalla crisi climatica alle guerre, dalla povertà alle migrazioni e ai diritti civili. 130 gli scatti in mostra, creati dai fotografi professionisti vincitori del World Press Photo e provenienti dalle più importanti testate internazionali, tra le quali Reuters, New York Times, Le Monde, El Pais. La mostra, curata da Martha Echevarria e organizzata da Cime Puglia, è promossa dalla Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Comune di Bari. Tra i diversi artisti premiati, il palestinese Mohammed Salem si è aggiudicato il premio World PressPhoto of the Year 2024 con uno scatto realizzato per Reuters nel 2023 che immortala una donna palestinese mentre abbraccia il corpo della nipotina rimasta vittima di un attacco missilistico israeliano a Gaza.
Fino all’8 dicembre 2024
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