A Torino ripartono in un nuovo spazio le attività espositive della non profit artistica Cripta747
L'associazione non profit torinese presenta in preview il nuovo spazio, ideale per i progetti performativi e installativi basati sulla sperimentazione e l'uso dei nuovi media
Una programmazione time based per il nuovo spazio aperto in anteprima durante l’art week, da Cripta747 nel cuore di Torino, all’angolo tra via Giolitti e via Accademia Albertina, che va ad aggiungersi alla sede storica dell’associazione; una delle realtà non profit più longeve d’Italia, fondata nel 2008 dai curatori Elisa Troiano, Alessandro Tripodi e l’artista Renato Leotta.
Lo spazio ideale per il concept di Cripta747
Con le vetrate su strada, gli interni neri e il bar, la nuova sede che aprirà ufficialmente a marzo 2025, in concessione dal Comune di Torino, è ideale per gli interventi performativi, innovativi e multimediali, in linea con il concept di ricerca che guida Cripta747. A dimostrarlo i due progetti presentati in occasione della preview: The Unpaired Eye di Lee Fraser & Federico Pozuelo e i hate texting i just want to hold your hand show di Heith & Visio, fellow di Cripta747 Residency Programme 2024.
“The Unpaired Eye” per Cripta747
L’installazione multimediale The Unpaired Eye, nata dalla collaborazione tra il compositore Lee Fraser (Londra, 1981) e l’artista visivo Federico Pozuelo (Madrid, 1992), riflette su come le rappresentazioni culturali possano modellare e distorcere la percezione della realtà. “The Unpaired Eye trae ispirazione dal significato simbolico della ghiandola pineale che, in quanto porta d’accesso al trascendente secondo Thomas Moynihan, rappresenta la dicotomia tra reale e rappresentazione“, ha spiegatoCamilla Zennaro dell’associazione. Il video, girato al Cinema Teatro Monterosa, un loop di sequenze zoom-in e inquadrature alternate, con sottofondo sonoro a 8 canali, nello spazio di via Giolitti 32 dialoga con l’architettura circostante.
“i hate texting i just want to hold your hand” per Cripta747
i hate texting i just want to hold your hand, di Daniele Guerrini e Nicola Tirabasso in arte Heith & Visio, fellow dell’VIII edizione di Cripta747 Residency Programme, unisce sperimentazioni sonore e visuali realizzate tra i sotterranei di Torino e i meandri del web. L’installazione cerca una correlazione tra i cunicoli del sottosuolo e quelli del dark web. Partendo dall’idea di Torino, città dell’esoterismo e del mistero, come metafora dei contenuti online, oggetto della “dead internet theory”. “Attraverso una pluralità di sguardi” ha affermato Camilla Zennaro “i hate texting i just want to hold your hand esplora una temporalità dilatata che sovrappone reale e virtuale per aprire nuove vie di comprensione e connessione all’esperienza”.
Una preview che riconferma il successo di Cripta747
Se Cripta747 mette da sempre in primo piano la ricerca, dal 2017 ne ha fatto un obiettivo primario con il programma di residenze, giunto all’VIII edizione. E, con l’apertura della sede in via Giolitti, a dispetto del nome, Cripta747 si riconferma come uno spazio vitale e in perfettasalute, una realtà che lascia ben sperare per gli altri spazi non profit del Paese.
Ludovica Palmieri
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