L’artista Massimo Orsi ospite a “I Martedì Critici”. La video intervista
Per “I Martedì Critici”, il ciclo di incontri con i protagonisti della scena contemporanea, è protagonista Massimo Orsi. Ecco la videointervista
In questo nuovo appuntamento de I Martedì Critici l’artista ospite è Massimo Orsi (Alessandria, 1962) che, all’Accademia di Belle Arti di Frosinone è stato intervistato dai professori Alberto Dambruoso e Loredana Finicelli.
L’avvio alla carriera artistica di Massimo Orsi
Piemontese, Massimo Orsi giunge a Roma e debutta nella galleria Il Segno nel 1991. Assistente di Bruno Ceccobelli, cerca inizialmente la sua strada artistica traendo ispirazione dalla conoscenza dell’Arte Povera, che a Torino aveva il suo fulcro. Si cimenterà tuttavia con tecniche e forme espressive differenti, che vanno dal neon all’arte figurativa.
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L’ideazione del logo OK
La sua creazione più peculiare è stata il logo “ok”, ottenuto dalla disposizione giocosa delle lettere “o” e “k”: la parola si moltiplica per quattro e diventa logo scomposto in quattro ovali poggiati sui lati di un quadrato, all’interno del quale è iscritto un rombo.
Questo nuovo simbolo diventerà un vero e proprio leit motiv delle sue opere, come critica proprio all’ostentazione dei loghi nella società consumistica degli Anni ‘90.
Dal logo alle scritte, dalla scultura alla pittura
Declinate in differenti modalità, l’Ok di Orsi lascerà poi spazio alle scritte al neon e si cimenterà anche nella scultura. Citiamo Caramiaironia esposta nella mostra Futurama al Museo Pecci di Prato (2000).
Dopo aver viaggiato in Pakistan e aver fatto ritorno ad Alessandria, Orsi sperimenta anche l’arte del tappeto, concentrandosi sui concetti di ripetizione e modularità. Nella sua città natale si dedica alla pittura figura, rivolgendo l’attenzione ai tanti oggetti ritrovati.
Le produzioni degli ultimi anni – i due cicli di dipinti Dico e A volte le parole non bastano – manipolano immagini di cronaca per riflettere sulla società dell’informazione e sulla nostra identità distorta.
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