A Miami arriverà un parco artistico sottomarino per incoraggiare la biodiversità

Undici chilometri di fondale marino – a distanza ravvicinata dalla spiaggia – potrebbero divenire la nuova highline artistica di Miami. The ReefLine punta, nel giro dei prossimi anni, a trasformare le acque costiere di Miami Beach in un gigantesco parco sottomarino, un po’ museo, un po’ spazio ludico (con un percorso per lo snorkeling), ma […]

Undici chilometri di fondale marino – a distanza ravvicinata dalla spiaggia – potrebbero divenire la nuova highline artistica di Miami. The ReefLine punta, nel giro dei prossimi anni, a trasformare le acque costiere di Miami Beach in un gigantesco parco sottomarino, un po’ museo, un po’ spazio ludico (con un percorso per lo snorkeling), ma soprattutto intervento ecologico con tanto di “barriera corallina ibrida”. Lo scopo del progetto fondato e diretto da Ximena Caminos, infatti, è solo in parte artistico e assai più ambientale, dato che punta a fornire un nuovo habitat agli organismi della barriera corallina in via di estinzione, promuovendo la biodiversità e migliorando la resilienza costiera. Realizzando, nel frattempo, un parco unico, con l’aiuto di un nutrito gruppo di artisti contemporanei.

Photo OMA Studio
Render TheReefLine. Photo OMA Studio

Le anticipazioni durante Art Basel Miami Beach: Miami Reef Star

Anticipato – durante le passate edizioni di Art Basel Miami Beach – dagli interventi Machine Hallucinations di Refik Anadol (2019), What lives beneath: tipping point (2021) di Carlos Betancourt, e la scultura Heart of Okeanos dell’artista britannico Petroc Sesti (2022), The ReefLine si basa sul masterplan dello Studio OMA che, con la guida di Shohei Shigematsu, ha collaborato con un team di esperti biologi marini, ricercatori, architetti e ingegneri costieri.
L’edizione 2024 di Art Basel Miami Beach non è da meno, e porta sulla principale spiaggia della città l’anticipazione di una delle più importanti opere del parco subacqueo: la gigantesca stella marina (di 27 metri) Miami Reef Star, sempre di Carlos Betancourt, parte di una serie di tre installazioni su larga scala (curate da Caminos e Dodie Kazanjian) che includerà anche The Great Elephant Migration, composta da 100 sculture di elefanti a grandezza naturale, e Voile/Toile – Toile/Voile, dell’artista concettuale francese Daniel Buren, che inscenerà una gara di barche a vela. Tutte insieme, le tre opere comporranno Star Compass.

Render di Heart of Okeanos di Petroc Sesti. Courtesy The ReefLine
Render di Heart of Okeanos di Petroc Sesti. Courtesy The ReefLine

Arte e ambientalismo a Miami Beach

Abbiamo detto, però, che non si tratta solo di un fattore estetico-culturale a spingere l’implementazione di The ReefLine al largo del litorale di Miami, ma c’è anche un più ampio obiettivo ambientalista: le opere andranno infatti a svolgere la funzione di “barriera corallina ibrida”, diventando la casa di pesci e microorganismi. A cominciare dalla stessa Miami Reef Star, che una volta installata in mare sarà composta da decine di stelle più piccole: questi moduli, creati tramite stampa 3D, utilizzano due tecnologie pensate per renderli vantaggiosi per l’ambiente, CarbonXinc e Coral Lok. La prima (nata ad hoc) è una combinazione di cemento e materiali ecocompatibili che andranno a estrarre il carbonio dall’atmosfera catturandolo nella stella (che agirà da “pozzo di carbonio”); la seconda è un dispositivo che favorisce la rigenerazione delle barriere coralline permettendo ai polipi di corallo di crescere e distribuirsi in modo sicuro e rapido. Una manna per la Great Florida Reef, una delle più grandi barriere coralline al mondo, da quarant’anni in forte declino per malattie, elevate temperature dell’acqua e innalzamento del livello del mare. “C’è stato un grande studio di ingegneria“, ha commentato al Guardian Betancourt (che ha detto di essersi ispirato anche alle Surrounded Islands di Christo e Jeanne-Claude), “stiamo lavorando con biologi marini e scienziati dell’Università di Miami: abbiamo imparato molto”. “Prima che tutta questa tecnologia trasformasse le nostre vite, gli esseri umani solcavano i mari guardando le stelle e venendo guidati dalle stelle“, ha commentato la fondatrice e direttrice, Ximena Caminos. “Per me le stelle sono una metafora del fatto che abbiamo bisogno di un nuovo nord“.

Render di Concrete Coral d Leandro Erlich. Courtesy The ReefLine
Render di Concrete Coral d Leandro Erlich. Courtesy The ReefLine

Il futuro del parco artistico sottomarino The ReefLine

The ReefLine sarà quindi implementata nel corso di diversi anni, secondo una serie di fasi pianificate: la prima, prevista per la primavera 2025, vedrà l’inaugurazione della grande scultura Concrete Coral dell’artista argentino Leandro Erlich. L’opera sarà realizzata affondando 22 auto di cemento (incolonnate come nel traffico di superficie) su cui implementare moltissimi Coral Lok per favorire lo sviluppo delle barriere coralline. Poi, per la seconda fase (tra almeno due anni), sarà la volta delle forme finali di Reef Star e di Heart of Okeanos di Sesti (che, come la sua anticipazione, è modellata sul gigantesco cuore di una balenottera azzurra); infine arriverà la open call agli artisti volta a individuare i progetti più interessanti e in grado di ricordare l’importanza delle risorse marine e la necessità di preservarle. Dopotutto, la comunità locale già ci crede: sono stati anche i cittadini di Miami a finanziare The ReefLine, approvando nel 2022 una cauzione da 5 milioni di dollari.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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