Sarà Benedetta Carpi de Resmini a curare la mostra della Collezione Farnesina per promuovere l’arte italiana nel mondo
La curatrice è la vincitrice dell’avviso pubblico promosso dal Ministero degli Affari Esteri in occasione del 25esimo anniversario della Collezione Farnesina. Il progetto si concentra sulle opere delle artiste presenti nella raccolta, esplorando il rapporto tra uomo e natura
Risale allo scorso ottobre l’avviso pubblico promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per l’affidamento di un incarico di curatela volto a promuovere l’arte italiana all’estero tramite gli Istituti Italiani di Cultura. Un proposito, volto a raccogliere l’interesse di curatori attivi nel campo delle arti visive, subordinato tra le altre cose alla necessità di coinvolgere gli artisti presenti all’interno della Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero nata 25 anni fa come strumento di soft power per politica culturale nazionale. Proprio l’anniversario della Collezione, infatti, ha portato la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri, ad avviare l’iniziativa dedicata alla promozione dell’arte contemporanea italiana nel mondo.
L’avviso pubblico per curatori della Collezione Farnesina
Attraverso l’avviso pubblico, il Maeci ha così invitato curatrici e curatori a presentare un concept originale sul tema dell’incontro con il mondo, declinato in una prospettiva di diplomazia culturale. I candidati sono stati chiamati a realizzare un progetto espositivo, composto da trenta opere della Collezione Farnesina per valorizzare la raccolta e il talento di artiste e artisti italiani su scala internazionale. Obiettivo duplice: sostenere la circolazione delle opere d’arte della Collezione, ma anche dare visibilità ai curatori e agli artisti coinvolti.
Benedetta Carpi vince il bando della Collezione Farnesina. Il progetto “Identità oltre confine”
E tra le numerose candidature pervenute, ad avere la meglio è stata Benedetta Carpi de Resmini, con il progetto Identità oltre confine, “riflessione profonda e articolata sul rapporto tra uomo e natura”, grazie a un percorso espositivo tra alcune opere in Collezione Farnesina che sollecitano l’attenzione sulla crisi ambientale e le disuguaglianze sociali, analizzando le dinamiche tra interazione e convivenza.
In particolar modo, Carpi ha scelto di concentrarsi su opere di artiste: “Una scelta non casuale, che nasce dalla consapevolezza che il legame tra le donne e la natura ha radici profonde e simboliche, che attraversano culture e tradizioni. Storicamente associate alla fertilità, alla cura e alla Madre Terra, portano con sé una sintonia profonda con i cicli della natura, e una capacità nel sapere denunciarne le alterazioni”, spiega la curatrice.
La mostra itinerante “Identità oltre confine”
Attraverso un dialogo intergenerazionale tra artiste affermate e emergenti, le opere selezionate offrono infatti prospettive diverse: dal rapporto intimo con l’ambiente a una critica alle politiche estrattive, fino ai sistemi di potere globali. Il principio da cui si dipana il percorso è l’opera Fibonacci di Mario Merz, che rappresenta l’idea di proliferazione naturale, di crescita dinamica e di sviluppo aperto. Ne emerge una nuova narrazione, fondata su una coesistenza armoniosa e rispettosa tra l’essere umano e i cicli vitali della Terra.
Il progetto si concretizzerà in un itinerario espositivo che attraverserà diverse capitali europee, confermando il valore della Collezione Farnesina come strumento di promozione internazionale della cultura italiana nel mondo.
Chi è Benedetta Carpi de Resmini
Curatrice e critica d’arte, Benedetta Carpi de Resmini si è formata con Carolyn Christov – Bakargiev, con la quale ha collaborato dal 2002 al 2005 al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e, successivamente, nel 2007-2008, come corrispondente dall’Italia della Biennale di Sydney.
È attualmente Direttrice di Latitudo Art Projects (Roma), ha lavorato in passato per diverse istituzioni, tra cui il MACRO, e curato diversi progetti in Italia e all’estero. Nel 2018 ha vinto la quarta edizione dell’Italian Council come curatrice del progetto, promosso dal DGAAP, di Elena Bellantoni, On the Breadline.
Nel suo lavoro, l’arte è esplorata nella sua dimensione di pratica sociale.
Redazione
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