Alla Villa Medici di Roma una mostra internazionale sull’acqua e le Sirene 

Da Omero a Joyce, da Böeklin alla Disney si è sempre fantasticato sulle sirene, un tema che ritorna in questa grande mostra a Villa Medici con le prospettive inedite di trenta artisti internazionali

Chissà se in qualche Wunderkammer settecentesca, oltre al corno dell’unicorno e alla pietra filosofale, si conservava sotto teca la coda o lo scheletro di qualche Sirena, creatura d’abisso. Certo è che il mare – grembo materno e regione del sogno, brodo primordiale, spuma da cui sorsero gli dèi del mito, landa solcata da naviganti ed eroi come Odisseo ed Enea – resta al centro del mondo. È proprio sul tema dell’acqua che flotta l’imperdibile mostra Il canto delle sirene inaugurata a Villa Medici, a cura di Caroline Courrioux e Sam Stourdzé.  

La mostra Il canto delle Sirene 

Le opere di trenta artisti internazionali, di cui dieci site specific, confluiscono entro una narrazione intorno alle figure marine più ineffabili che mai. Non sono pochi i viaggiatori che dichiarano di aver visto con i propri occhi le sirene, specie nei mari indiani e americani. Fenomeno migratorio che nei secoli non è sfuggito all’attenzione di geografi e scienziati e neppure a quelli degli artisti. Il percorso espositivo, infatti, offre di queste e dei loro corredi e sembianti, prospettive inedite, tra il futuribile e il rituale. Spiccano le perle in vetro soffiato con versi incisi di Simone Fattal (Siria, 1942), le vitree sculture fluidiformi di Estrid Lutz (Francia, 1989), i pesci premonitori di Himali Singh Soin (India, 1987), le conchiglie con aforismi di Gäelle Choisne (Francia, 1985).  

L’acqua secondo trenta artisti contemporanei 

Sui luoghi sirenici s’interroga Yannis Maniatakos (Grecia, 1935) con i suoi ombrosi dipinti di fondali oceanici, frutto di una pratica di pittura subacquea. E così Rose-Lynn Fisher (Usa, 1955), di cui sono esposte cartografie di mondi interiori disegnati dalle sue stesse lacrime, emersioni di rugiade sottomarine. Nella sua opera-video Emilija Škarnulyte (Lituania, 1987), vestita da marmaid, si tuffa nel Mediterraneo a riscoprire mosaici intatti, evidenziando come le città sommerse non siano solo fantasie, ma esistano davvero intorno a noi. Una prova risiede, ad esempio, nel fatto che la città di Napoli, in topografia, conserva la forma della Sirena Partenope (protagonista del prossimo film di Paolo Sorrentino). Sull’aspetto marino delle sommozzatrici orientali ama, si focalizzano le fotografie di Kusukazu Uraguchi (Giappone, 1922), mentre il film fantascientifico di Madison Bycroft (Usa, 1987) gioco sul concetto filosofico dell’idrofemminismo.  

Acque magiche e acque sacre a Villa Medici 

Che l’acqua sia anzitutto sacra lo ricordano i sibillini arazzi di Dala Nasser (Libano, 1990), tinti in porpora di Tiro e legati alla parabola cristologica della trasformazione dell’acqua in vino alle Nozze di Cana. Aura sacrale dell’acqua che ritorna nelle conche battesimali di Raffaella Naldi Rossano (Italia, 1990) ispirate al santuario di Delfi. Alle cento fontane di Villa d’Este si richiamano in chiave pop le fontane dell’installazione di Lou Masduraud (Francia, 1990), con rubinetti a forma di bocche, pietre coralli e conchiglie gocciolanti. L’acqua è anche custode del ricordo, suo viatico, come sussurrano le bottiglie colorate con disegni, simboli ed elementi organici di Aïsha Snoussi (Africa, 1989). Legate ad un antichissimo rito in memoria dei defunti. Mare, oceano, abisso, comunque lo si chiami è una forza indomabile, che consersva, trasforma, crea, arricchisce. Che sia elemento magico, saturo di alchimia, lo ricorda Bianca Bondi (Sudafrica, 1986), ora borsista a Villa Medici. Il suo arazzo è una distesa cromatica di elementi fitomorfi e nel suo stagno salato a metà mostra, sono immersi cristalli in divenire. 

Francesca de Paolis 

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma proseguendo con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Ha insegnato Storia…

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