A Bologna l’artista Flavio Favelli espone centinaia di bottiglie di bevande italiane in una biblioteca
In mostra alla Fondazione Zeri di Bologna un’opera che intreccia memoria personale e collettiva, utilizzando oggetti della quotidianità per creare una narrazione visiva densa di significati
All’interno della suggestiva biblioteca della Fondazione Zeri di Bologna è in mostra Nuova Mixage Up, l’installazione site-specific realizzata appositamente per la sala dell’Università da Flavio Favelli (Firenze, 1967) e curata da Roberto Pinto. Protagoniste sono 216 bottiglie di bevande italiane, spogliate dalle etichette e disposte su quattro scaffali di legno. Questi oggetti, resi anonimi, si trasformano in forme estetiche che giocano con trasparenze e colori, rivelando il loro potenziale evocativo. La rimozione delle etichette diviene un gesto che priva le bottiglie della funzione commerciale per attribuire loro una nuova identità simbolica. L’arte di Favelli si nutre di frammenti autobiografici intrecciati a riferimenti culturali condivisi. Si assiste all’evocazione dell’atmosfera della casa dei nonni, dove il mobile bar illuminato rivelava bottiglie dai colori brillanti e profumi unici. Questi oggetti diventano, dunque, simbolo di un’epoca in cui il superalcolico rappresentava lusso, tradizione e trasgressione.
L’opera “Nuova Mixage Up” di Flavio Favelli
L’opera supera la dimensione privata per abbracciare un immaginario collettivo. Le bottiglie evocano memorie condivise, raccontando storie che appartengono a un vissuto comune. L’installazione, collocata negli spazi della Fondazione Zeri, si scopre in un dialogo ideale con i libri sugli scaffali. Mentre i libri incarnano il sapere codificato, le bottiglie suggeriscono una conoscenza sensoriale e intuitiva. Entrambi diventano contenitori di memorie, oggetti di potere che narrano la nostra identità.
Il progetto alla Fondazione Zeri di Bologna
Nuova Mixage Up si propone di offrire molteplici letture: un omaggio alla cultura materiale italiana e una riflessione su tempo e memoria. Le bottiglie non sono semplici reliquie, ma strumenti per interrogare il nostro rapporto con la storia e il presente. Il titolo richiama una vecchia cassetta regalo della Martini & Rossi, reinterpretata in chiave contemporanea per stimolare un’analisi critica e poetica del nostro vissuto.
La pratica di Flavio Favelli
Il lavoro dell’artista è radicato nella cultura italiana, ma riesce a instaurare una forma di comunicazione in grado di arrivare a tutti. Come le bottiglie dell’installazione, la sua arte si mostra come rappresentazione personale, ma al contempo universale, concreta e simbolica, locale e globale. In un mondo frammentato, Nuova Mixage Up invita a riscoprire il potere delle storie e degli oggetti che ci circondano, trovando bellezza nel dialogo tra il passato e il futuro.
Diana Cava
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