Al museo MASI Lugano la donazione di oltre 650 opere della Collezione Petignat
I collezionisti Jocelyne e Fabrice Petignat hanno deciso di donare al Museo d'arte della Svizzera italiana la loro raccolta d'arte, composta perlopiù da lavori su carta e di opere dai formati medi e piccoli
L’avvento della videoarte, il femminismo, l’influenza del punk nelle arti visive e il rinnovamento della pittura contemporanea: sono queste le tematiche intorno alle quali ha preso forma la Collezione Petignat. Una raccolta composta da oltre 650 opere (perlopiù lavori su carta ed edizioni dai formati medi e piccoli) che riflettono il gusto dei collezionisti Jocelyne e Fabrice Petignat, facendosi portavoce di quarant’anni di ricerca e di relazioni personali.
Una collezione ampia e variegata che i Petignat hanno deciso di donare al MASI Lugano, rendendola accessibile negli spazi di Palazzo Reali. “Siamo molto felici di accogliere questa eccezionale donazione che andrà ad arricchire un nucleo di opere di artiste e artisti svizzeri della generazione degli Anni Cinquanta e Sessanta, ma non solo, perché la collezione Petignat ha un respiro che va oltre i confini nazionali e guarda all’arte emergente dei principali centri in Europa”, spiega Tobia Bezzola, direttore del Museo d’arte della Svizzera Italiana. “La donazione è, inoltre, una grande attestazione di fiducia all’interno di un rapporto, quello tra il museo e i collezionisti privati, che è molto prezioso per la nostra istituzione e che va a beneficio dell’intera collettività”.
Gli artisti della Collezione Jocelyn e Fabrice Petignat
Tra i primi sostenitori della videoartista Pipilotti Rist, all’inizio degli Anni Novanta i Petignat hanno saputo apprezzare il talento di artisti come Vanessa Beecroft, Miriam Cahn, Nan Goldin, Jamie Reid e Wolfgang Tillmans. Un approccio che ha dato forma ad una raccolta ampia e variegata, includendo le prime (e rare) opere di figure che si sono poi affermate a livello internazionale. Nella collezione non mancano poi nomi noti come Marina Abramović, Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Heidi Bucher e Maurizio Cattelan.
La Collezione Jocelyn e Fabrice Petignat al MASI di Lugano
L’integrazione della Collezione Petignat nelle raccolte del MASI di Lugano avverrà attraverso un processo graduale, che permetterà l’archiviazione e lo studio delle opere per poterle valorizzare al meglio. A tal proposito, a partire dallo scorso ottobre, due sale di Palazzo Reali sono state utilizzate per inventariare i numerosi lavori.
Collezione Petignat: oltre le opere d’arte
“La collezione non riflette solo i nostri gusti e orientamenti, ma anche le relazioni profonde che abbiamo coltivato con luoghi e persone nel corso del tempo”, spiegano Jocelyne e Fabrice Petignat. “Il Ticino, in particolare, rappresenta uno di questi legami, e riteniamo che il Museo MASI sia il luogo ideale per custodire al meglio la nostra raccolta, rendendola accessibile al pubblico in futuro”.
Valentina Muzi
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