A Milano riapre lo spazio d’arte contemporanea Ordet e debutta la libreria della casa editrice Lenz
La non profit di Edoardo Bonaspetti e Stefano Cernuschi, lasciata la sede di Porta Romana, trova la sua nuova casa in Città Studi. A due passi dal primo flagship store della casa editrice indipendente dei medesimi fondatori
“Lo spazio di Porta Romana era molto bello, ma anche questo è bellissimo, è un’autorimessa con soffitti di nove metri. E qui c’è stato modo di aprire contestualmente anche una nostra libreria”. È tempo di grandi cambiamenti per le due creature di Edoardo Bonaspetti e Stefano Cernuschi, rispettivamente lo spazio d’arte contemporanea non profit Ordet e Lenz Press, casa editrice di arti visive con un approccio interdisciplinare. Le due saranno infatti al centro di una grande inaugurazione che cadrà, per entrambe, il prossimo 19 febbraio 2025 in Via Filippino Lippi, a Milano, una a pochi passi dall’altra.
Il nuovo spazio di Ordet a Milano
Spostandosi dal quartiere di Porta Romana a quello di Città Studi, Ordet non cambia però il suo spirito: lo spazio resta senza scopo di lucro e con un programma espositivo sperimentale, che verrà sostenuto da un mix di ricavi delle vendite di opere donate dagli artisti e di donazioni dai patron di fiducia come Massimo Giorgetti (il principale sostenitore del progetto) e Nicoletta Fiorucci. “Tra due settimane finiscono i lavori, la deadline è il 3 febbraio”, racconta ad Artribune Edoardo Bonaspetti. “Il primo appuntamento sarà con l’artista contemporanea tedesca Cosima von Bonin, che porterà qui delle grandi installazioni, dei lavori storici e una nuova produzione”. La pratica di von Bonin, inclusa nella mostra della Biennale Arte 2022 Il latte dei sogni, abbraccia scultura, arte tessile, film e performance.
Il programma dello spazio no profit di arte contemporanea Ordet
“Questa mostra personale sarà la prima di un nuovo capitolo, che però seguirà un’impostazione simile a quella adottata in questi anni: continueremo per esempio a dare spazio ad artiste e artisti che hanno fatto pochi progetti in Italia e la cui ricerca merita di essere approfondita”. Cinque le grosse mostre previste da qua a dicembre 2024 al numero 4 di Via Lippi, di cui però Bonaspetti non può ancora anticipare troppo: “Possiamo dire che ci saranno diversi formati e diversi artisti, con personali, group show e dialoghi tra creativi”.
La nuova libreria di Lenz Press a Milano
Contemporaneamente aprirà al numero 10 della stessa Va Lippi la libreria di Lenz, che sarà il primo flagship della casa editrice, e ne trasporrà in forma fisica le diverse anime, tra cataloghi, monografie, libri teorici e d’artista su arte contemporanea, fotografia, architettura e design. Tanti i nuovi titoli in arrivo, sempre nel solco della linea editoriale multidisciplinare della casa, dalla monografia su Charlotte Posenenske a un titolo realizzato con la portoghese Fondazione Gulbekian per la mostra di Paula Rego e Adriana Varejão, passando per un approfondimento sulle videoartiste italiane dagli Anni Sessanta a oggi, un titolo della serie con Gamec su Ernesto Leto e un libro del filosofo Emanuele Coccia, e via così. Ma perché aprire uno store fisico? “La maggior parte delle persone e istituzioni con cui lavoriamo è straniera, quindi non abbiamo deciso di aprire a Milano per un fattore di distribuzione dei nostri titoli”, spiega Bonaspetti. “Però Milano è la nostra città, è frequentatissima, e avere un luogo fisico dove mettere a disposizione “l’oggetto libro” e relazionarsi direttamente con le persone è un aspetto fondamentale. Ci saranno anche momenti di incontro speciali, ad esempio durante il Salone del Mobile. Poi, se dovessimo raggiungere anche un pubblico nuovo e più variegato, ne sarei solo felice: quello che mi dà più gioia è intercettare e riuscire ad appassionare persone che non sono familiari con il nostro campo”.
Giulia Giaume
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