Cosa farà la Fondazione Prada a Milano, Venezia, Tokyo e Shanghai nel 2025? Programma e mostre
Da Iñárritu a Steyerl, a Mona Hatoum, Koolhaas e Pistoletto. E poi focus sulla fotografia tedesca e sul processo creativo del cinema, ma anche l’insolito incontro tra un regista e un game creator. Anche il 2025, per Fondazione Prada, sarà all’insegna della multidisciplinarietà
Milano, Venezia, Shanghai, Tokyo: Fondazione Prada presenta il programma nelle diverse sedi – le tre permanenti, in Italia, e quelle asiatiche, esterne – per il 2025 e l’inizio del 2026. Ancora una volta all’insegna di un’apertura multidisciplinare, con il coinvolgimento di artisti, curatori, registi, architetti, musicisti e studiosi, per rivolgersi a un pubblico plurale e internazionale, anche attraverso modalità inedite. La missione della Fondazione Prada, sin dai suoi esordi, è del resto quella di “agire come un osservatorio sulle trasformazioni dell’attuale panorama sociale e culturale, per riflettere sui temi più urgenti della contemporaneità attraverso una molteplicità di prospettive e, quindi, a pensare in modo più profondo”, come ribadisce Miuccia Prada, presidente e direttrice della Fondazione. La programmazione annuale consta quindi di mostre tematiche ed esposizioni personali, progetti speciali concepiti da registi, programmi musicali e performance dal vivo, oltre al ricco calendario di proiezioni al Cinema Godard accompagnate da incontri, e alle attività in campo editoriale ed educativo.
I primi progetti del 2025 a Milano, dal processo creativo del cinema alla fotografia tedesca
All’Osservatorio di Milano, in Galleria Vittorio Emanuele, inaugura il 30 gennaio la mostra A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema, a cura di Melissa Harris, che si concentra sul processo creativo dietro alla realizzazione di un film nelle sue fasi embrionali, tra storyboard, schizzi, sceneggiature e fotografie, nel periodo compreso tra gli Anni Venti e oggi. L’allestimento è stato curato dallo studio Sub di Berlino, e il progetto sarà proposta anche a Shanghai nell’autunno 2025, a partire dal 4 novembre, nella sede di Prada Rong Zhai. Bisognerà invece attendere l’inizio di aprile per scoprire il progetto Typologien nel quartier generale di Fondazione Prada: un focus sulla fotografia tedesca del Novecento allestito nel Podium (dal 3 aprile al 14 luglio 2025), a cura di Susanne Pfeffer, direttrice del MUSEUM MMK FÜR MODERNE KUNST di Francoforte.
Sempre dal 3 aprile saranno invece gli ambienti della Cisterna ad accogliere la personale dell’artista belga Thierry de Cordier, NADA. L’artista presenta a Milano dieci dipinti astratti di grandi dimensioni, nati dalla volontà di annullare l’immagine del Cristo in croce.
L’autunno e l’inverno 2025 di Fondazione Prada a Milano
E intensa sarà anche la programmazione milanese per gli ultimi mesi dell’anno, a partire dalla mostra immersiva ideata dal regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu, che torna a collaborare per la terza volta con la Fondazione. Il progetto prenderà forma dal 18 settembre al 26 febbraio 2026, in un grande ambiente buio con proiettori analogici 35 millimetri che proietteranno il girato grezzo, mai visto prima, del film Amores Perros (2000).
Dal 4 dicembre (fino al 30 ottobre 2026), inoltre, l’Osservatorio ospiterà la mostra ideata da Hito Steyerl sul tema dell’alluvione, esplorato con molteplici modalità narrative, compreso un film (una serie di ologrammi, sculture, strutture e videointerviste) girato dall’artista per l’occasione.
Anticipando il 2026, infine, sarà Mona Hatoum l’autrice del progetto site-specific allestito nella Cisterna, che comprenderà anche due nuove installazioni dell’artista libanese.
La Fondazione Prada a Venezia con Rem Koolhaas
Come nel 2024 ha accompagnato la Biennale d’Arte con il grande progetto Monte di Pietà ideato dall’artista Christoph Büchel, nel 2025 il Palazzo di Ca’ Corner della Regina, sede veneziana della Fondazione, renderà omaggio alla Biennale di Architettura, ospitando una mostra dedicata ai diagrammi concepita dallo studio AMO/OMA di Rem Koolhaas. Dal 10 maggio al 24 novembre, la mostra presenterà un percorso che interpreta il diagramma come sinonimo dell’attività cognitiva umana, riunendo materiale eterogeneo da diverse aree geografiche, e anche molto antico, fino a risalire al VII secolo.
Le attività della Fondazione Prada a Shanghai e Tokyo nel 2025
Sarà Shangai, nella residenza storica di Rong Zhai, a ospitare, dal 20 marzo 2025 (e fino al 15 giugno), l’inedito confronto tra Lucio Fontana e Michelangelo Pistoletto, messi in relazione attraverso il progetto Mirroring, a cura di Sook-Kiung Lee e concepito in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana e Cittadellarte. Si riuniscono allo scopo opere dagli Anni Cinquanta in poi, per esplorare l’approccio alla materia e alla concettualità dell’arte dei due artisti.
A Tokyo, presso la sede di Prada Aoyama, inaugura invece il 18 aprile la mostraSatellites: Nicolas Winding Refn with Hideo Kojima, nuova collaborazione tra il regista Nicolas Winding Refn e il game creator Hideo Kojima. La mostra trasporterà i visitatori all’interno di un ambiente simile a una sala cinematografica dove compaiono le proiezioni olografiche di Refn e Kojima impegnati in una conversazione contemplativa.
Redazione
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