100 anni dalla nascita di Robert Rauschenberg. Sette grandi mostre nel mondo per celebrarlo
Nel 2025 cade il centenario della nascita dell’artista statunitense. Per ricordare la portata del suo lavoro, la Fondazione a lui intitolata promuove una ricca programmazione di mostre, eventi e performance che coinvolgerà musei, gallerie e istituzioni di tutto il mondo. Miart compresa
In Italia sarà miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea in programma a Milano all’inizio di aprile, a tributare l’omaggio più significativo a Robert Rauschenberg e al suo approccio multidisciplinare alla pratica artistica. La manifestazione ha scelto di ispirarsi al lavoro dell’artista americano nel definire il tema dell’edizione 2025, con l’idea di abbattere le barriere – tra arte e non arte, tra artista e spettatore, tra media, tra discipline – e rafforzare la rete di relazioni costruite negli anni, per proporsi come piattaforma di incontro. E dalla stessa premessa è nato il programma di conversazioni – Talks among friends – che miart ha già avviato in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali di Milano.
100 anni dalla nascita di Robert Rauschenberg
Ma nell’anno del centenario della sua nascita, Rauschenberg – scomparso nel 2008 – sarà celebrato per la portata della sua eredità artistica in tutto il mondo. Il pittore americano, originale interprete della Pop Art ma resistente alle etichette, perché votato a una sperimentazione incessante sui segni del contemporaneo che lo designa come esponente di punta del New Dada (tra espressionismo astratto, objet trouvé e ready made, immagini mediatiche, performance), nasceva a Port Arthur, in Texas, il 22 ottobre del 1925.
Le celebrazioni della Robert Rauschenberg Foundation
Ed è imponente il programma di mostre ed eventi presentato dalla Robert Rauschenberg Foundation per il 2025 (con episodi che si protrarranno fino al 2026). Le attività per il centenario saranno organizzate in collaborazione con musei, gallerie e istituzioni culturali di tutto il mondo, per rileggere l’insegnamento di Rauschenberg alla luce di ciò che succede nel presente, evidenziando come abbia ispirato intere generazioni di artisti, fino agli esiti più contemporanei, tra arte, ambientalismo, tecnologia e giustizia sociale. Obiettivo principale dell’iniziativa è infatti quello di ribadire il ruolo degli artisti come promotori del cambiamento a beneficio della collettività: una missione che Rauschenberg prese a cuore nell’arco della sua intera carriera.
Quartier generale delle celebrazioni sarà la sede newyorkese della Fondazione, che conserva anche l’Archivio dell’artista; ma il sodalizio con le più importanti realtà d’arte internazionali produrrà anche sette grandi mostre e una serie di eventi “minori” incentrati sul valore della pratica transdisciplinare e collaborativa perseguita da Rauschenberg. La Fondazione si impegna, inoltre, a pubblicare un catalogo ragionato online, a libero accesso, che permetterà a tutti di approfondire la conoscenza dell’opera dell’artista; e sempre il 2025 sarà l’anno di uscita del libro I Don’t Think About Being Great: Select Statements and Writings, raccolta di scritti di Rauschenberg a cura della Yale University Press.
Sette grandi mostre per il centenario della nascita di Robert Rauschenberg
Le sette mostre emblema della rassegna toccheranno diverse città del mondo. A New York sarà il Museo della Città a ospitare, nell’autunno 2025, il progetto Robert Rauschenberg’s New York: Pictures from the Real World, focalizzato sulla fotografia e sulle sue relazioni con la pittura nell’opera dell’artista. Sempre in America, la Menil Collection di Houston presenterà la mostra Robert Rauschenberg: Fabric Works of the 1970s, riunendo oltre quaranta sculture dell’artista frutto di assemblaggi di materiali industriali (da settembre 2025 a marzo 2026). Ad aprire il calendario sarà, però, la Germania, con la mostra Five Friends: John Cage, Merce Cunningham, Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Cy Twombly, prima a Monaco (dal 10 aprile 2025, poi a Colonia (dal 3 ottobre 2025). In questo caso si indagherà sul circolo multidisciplinare che nel Dopoguerra orienterà la ricerca artistica in diversi settori, dall’arte figurativa alla musica, alla danza. Accompagnerà l’esposizione un programma di performance site-specific sul lavoro di Cage e Cunningham. Ancora, tra ottobre ’25 e gennaio ’26, la Fundación Juan March di Madrid allestirà la mostra Robert Rauschenberg: The Use of Images, mentre a Hong Kong il museo M+ evidenzierà il rapporto tra Robert Rauschenberg e l’Asia. A chiudere il programma sarà, nel 2026, la Kunsthalle di Krems, in Austria, con la mostra Robert Rauschenberg: Image and Gesture.
In ricordo di Robert Rauschenberg. Dalla danza a miart
Più in generale, l’anno trascorrerà tra retrospettive e focus sull’artista ospitate da importanti gallerie d’arte, dalla Gladstone Gallery di New York (maggio 2025) a Thaddaeus Ropac a Parigi (ottobre 2025), rassegne di danza coordinate dalla Trisha Brown Dance Company e dal Merce Cunningham Trust, installazioni e progetti temporanei che troveranno spazio all’interno di musei e fondazioni che hanno risposto alla chiamata. Come miart, che figura nella lista ufficiale dei partner internazionali felici di aderire all’iniziativa.
Livia Montagnoli
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