Le novità e il programma del 2025 alla Serpentine Gallery di Londra

L'istituzione inglese preannuncia mostre di artisti internazionali, programmi interdisciplinari e un nuovo padiglione. Anche un grande artista italiano protagonista

Mentre è ancora in corso emajendat, la mostra di Lauren Halsey (California, 1987) e The Call degli artisti e musicisti Holly Herndon (Stati Uniti, 1980) e Mat Dryhurst (Londra, 1984) – visibili entrambe sino al 2 febbraio 2025 –, la Serpentine Gallery di Londra preannuncia le novità del 2025.
Per celebrare questo importante traguardo, l’istituzione inglese ospiterà mostre di artisti internazionali, presenterà programmi interdisciplinari e un nuovo padiglione. Ecco tutti gli appuntamenti nel dettaglio.

Il programma espositivo 2025 della Serpentine Gallery di Londra

La Serpentine Gallery inaugurerà la sua nuova stagione a marzo 2025 con Remembering, la prima mostra di Arpita Singh (Calcutta, 1937) fuori dall’India.
Il progetto si inserisce nel programma espositivo che intende mettere in luce il lavoro di artisti pioneristici che non hanno ancora avuto il giusto riconoscimento a Londra. Programma che negli anni passati ha visto protagonisti gli artisti Faith Ringgold, Luchita Hurtado, James Barnor e, più di recente, Barbara Chase – Riboud.
Successivamente, in aprile, gli spazi della Serpentine South Gallery ospiteranno le opere di Giuseppe Penone (Garessino, 1947), per quella che sarà la rassegna più completa dell’artista italiano in un’istituzione inglese.

Alla Serpentine Gallery di Londra l’arte incontra il videogioco

Ad inaugurare il programma espositivo autunnale sarà Danielle Brathwaite – Shirley (Londra, 1995), con una mostra che intreccia esperienze vissute e finzione attraverso la modalità del videogioco.
Il progetto è commissionato e prodotto da Serpentine Arts Tecnologies che collabora con l’artista dal 2021, quando è stata invitata a contribuire a Future Art Ecosystems 2: Art x Metaverse, iniziativa che esaminava il Metaverso quale cambiamento fondamentale nella nostra nozione di sistemi digitali e l’impatto dell’industria dei videogiochi su arte e cultura. Da allora, Serpentine Arts Technologies ha stretto legami con R&S, sviluppando prototipi e progetti di gioco ibridi sperimentali, tra cui: We cant’t do this alone, Your presence alone changes how others breathe e The lack. La dinamica del videogioco è protagonista anche all’interno della mostra di Brathwaite – Shitley, incoraggiando la partecipazione del pubblico con l’obiettivo di porre un focus sulle scelte individuali che ognuno di noi compie, e nel loro potere di dare forma a narrazioni e storie.

Park Nights: il progetto interdisciplinare all’interno del Serpentine Pavillion

Nel 2025 la Serpentine presenterà anche Park Nights, il suo programma interdisciplinare che prenderà forma all’interno del nuovo Padiglione con performance, musica, cinema, teatro, danza, letteratura, filosofia, moda e tecnologia, e invitando il pubblico a sperimentare lo spazio e ad attivarlo.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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