In uno storico palazzo di Mantova aprirà un importante museo d’arte contemporanea
Il nuovo polo d'arte sarà inaugurato in inverno e prenderà forma nel rinnovato Palazzo della Ragione, ospitando le opere internazionali provenienti dalla Sonnabend Collection
Costruito intorno al 1250, Palazzo della Ragione a Mantova era nato per assolvere funzioni civili, accogliendo assemblee e adunanze cittadine. Nel corso dei secoli, l’edificio fu più volte oggetto di modifiche, fino al 1900 quando fu riportato alla sua struttura originaria dall’architetto mantovano Aldo Andreani (Mantova, 1887 – Milano, 1971) che eliminò le sovrapposizioni barocche . Infine, nel 1997, lo storico palazzo si è trasformato in una sede espositiva dei Musei Civici di Mantova, ospitando diverse mostre d’arte organizzate dall’amministrazione comunale.
Ma dal prossimo inverno 2025\26, negli spazi rinnovati di Palazzo della Ragione verrà inaugurato un museo d’arte contemporanea ospitando permanentemente opere provenienti dalla Sonnabend Collection. Diretto da Mario Codognato, il nuovo polo godrà di un progetto allestitivo firmato da Federico Fedel che rifletterà la visione e gli interessi dei Sonnabend.
La Sonnabend Collection a Mantova
Sviluppata grazie alla visione dell’influente gallerista Ileana Sonnabend (Bucarest,1914 – Manhattan, 2007), di suo marito Michael Sonnabend (Cracovia,1900- New York 2001) e del loro figlio adottivo Antonio Homem, la Sonnabend Collection rappresenta una delle più significative testimonianze di movimenti artistici della seconda metà del Novecento. Il progetto di ospitare questa importante raccolta a Mantova nasce dalla collaborazione tra il Comune, la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, che si occuperà della gestione dello spazio, passando dall’organizzazione alla comunicazione al progetto editoriale, al coordinamento del bookshop.
Il museo d’arte contemporanea a Palazzo della Ragione a Mantova
Suddiviso in undici ambienti, il percorso espositivo riunisce i capolavori dell’arte americana, come Figure 8di Jasper Johns, Little Alohadi Roy Lichtenstein, Campbell’s Soupdi Andy Warhol, Kitedi Robert Rauschenberg (che vinse il Leone d’Oro alla Biennale del 1964), che vengono esposti accanto ad opere seminali della Pop Art, dove spiccano i nomi di Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann e la ricerca coeva in Italia di artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano. Il percorso continua e attraversa il Minimalismo con Donald Judd e Robert Morris ed i loro rivoluzionari sviluppi nel campo della sculturacon Bruce Nauman e Richard Serra, nonché con l’Arte Povera, che Sonnabend ha esposto per prima a New York con artisti di spessore come Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio.
La fotografia e performance nella collezione Sonnabend
Il grande interesse da parte di Sonnabend per gli sviluppi della fotografia e della performance sono testimoniati dalla collaborazione con artisti di generazioni diverse, da Bernd & Hilla Becher a Luigi Ontani, da Vito Acconci a Gilbert & George, da Candida Hoefer a Matthias Schaller.
Il legame tra Ileana e Michael Sonnabend e l’Italia
“Michael e Ileana Sonnabend ebbero un forte legame con l’Italia di cui erano grandi conoscitori, con quello sguardo originale ed imprevedibile, che li contraddistingueva”, spiega il direttore artistico Mario Codognato. “È perciò particolarmente significativo che la nuova casa della loro straordinaria collezione sia nel nostro paese, a Mantova. Michael conosceva ed amava Dante come nessun’altra persona che ho incontrato, e che la loro raccolta sia ospitata in un edificio del tredicesimo secolo è quasi serendepico. Ileana è stata importantissima per molti artisti italiani della generazione del dopoguerra ed ha sicuramente contribuito a farla conoscere ed apprezzare negli Stati Uniti e quindi questo omaggio alla sua figura ed al suo operato è parte integrante della sua storia”.
Valentina Muzi
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