Artisti e curatore ventenni, gallerista novantenne. A Milano un nuovo format di mostre pop-up

Si chiama UNIQUE e nasce per supportare i giovani artisti nell’intraprendere un percorso professionale inserendoli in contesti espositivi riconosciuti dal sistema. Si inizia dalla galleria milanese Antonia Jannone

Si deve a Bruno Gnocchi (Milano, 2003), giovane laureando in economia alla Regent’s University di Londra, l’idea di portare in Italia questo format per accompagnare i giovani artisti nell’intraprendere un percorso professionale all’interno del sistema dell’arte contemporanea. Gnocchi, infatti, mettendo a confronto la scena londinese con quella milanese non ha fatto altro che constatare come in Italia ci siano molti meno luoghi dedicati alle proposte emergenti e al loro debutto. Così nasce UNIQUE, una formula già sperimentata con successo a Londra che propone mostre pop-up in contesti espositivi riconosciuti dal sistema. 

Il primo appuntamento di UNIQUE a Milano

Due giovanissimi artisti, una mitologica gallerista novantenne nel ruolo di mentore e un “curatore-promoter” che fa da ponte: sono questi gli ingredienti del nuovo format che verrà presentato a Milano sabato 18 e domenica 19 gennaio 2025 (con inaugurazione venerdì 17 dalle 18) presso gli spazi della galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura

Gli artisti di UNIQUE 

Il primo appuntamento coinvolgerà l’opera di Iacopo Antonucci (Roma, 2003) e Pau Aguiló (Maiorca, Spagna, 2002), entrambi alla loro prima esperienza espositiva. Ad accomunarli, in questa doppia personale, la ricerca sulla figura umana: il primo si caratterizza per un segno ricco e incisivo che riflette una sintesi tra lo stile di vita europeo e le culture dell’Africa Occidentale (con particolare interesse per la religione Vudù), mentre il secondo realizza atmosfere pittoriche che coniugano i colori nativi della Spagna con i cieli plumbei di Londra e Dublino per raccontare i tormenti e i desideri della contemporaneità. 

Parola al “curatore-promoter” Bruno Gnocchi 

UNIQUE è un’occasione di incontro e di confronto tra artisti “in crescita” e l’ecosistema degli addetti ai lavori. Grazie alla galleria, che da subito ha creduto nel progetto, le opere di Antonacci e Aguilò comporranno nei suoi spazi un percorso di dialogo che mette al centro la figura umana. Le figure di Iacopo Antonucci emergono attraverso una sintesi del segno calcata da espressive pennellate materiche, attitudine che ha intensificato dopo un viaggio in Benin, in Africa occidentale. La pittura di Pau Aguiló, invece, che ha trascorso l’infanzia ad Algaida – al centro dell’isola di Maiorca, vicino a una foresta – risente dell’influenza di un viaggio in Irlanda fatto da adolescente e degli studi al Camberwell College of Arts di Londra”, ci racconta Gnocchi. 

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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