Il nuovo direttore di Arte Fiera a Bologna sarà dal 2026 Davide Ferri
Succede dopo sei anni dalla direzione di Simone Menegoi il critico d’arte e curatore indipendente che, tra le altre cose, dal 2020 è responsabile della apprezzata sezione Pittura XXI proprio della rassegna bolognese
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Corre tra i portici di Bologna durante il primo giorno di apertura ufficiale della 48esima edizione di Arte Fiera – la sesta (meno una, contando quella saltata causa pandemia nel 2021) sotto il segno di Simone Menegoi – il sempre più consolidato rumor che Davide Ferri (Forlì, 1974) sarà il nuovo direttore della fiera d’arte moderna e contemporanea più longeva d’Italia.
Davide Ferri è il nuovo direttore di Arte Fiera a Bologna
Simone Menegoi – di cui sapremo presto i nuovi ruoli e incarichi – lascia così il testimone al critico e curatore indipendente, già responsabile dal 2020 della sezione Pittura XXI della rassegna bolognese. Davide Ferri vive a Roma assieme alla compagna e autorevole critica e storica dell’arte Cecilia Canziani ma si divide tra Rimini e Bologna, dove insegna rispettivamente Estetica alla LABA ed Ergonomia delle esposizioni e Allestimento spazi espositivi all’Accademia di Belle Arti del capoluogo dell’Emilia-Romagna. Dal 2012 è curatore della Sezione Arte del Festival teatrale Ipercorpo e collabora come curatore con Palazzo De’ Toschi (per conto della Banca di Bologna) e con la Fondazione Coppola di Vicenza, mentre dal 2001 al 2006 è stato direttore artistico del Museo dell’Arredo Contemporaneo di Russi a Ravenna. Sempre per Arte Fiera, tra l’altro, nel 2019 ha curato la prima edizione della mostra Courtesy Emilia-Romagna/Solo figura e sfondo.
Chi è Davide Ferri
Tra le altre mostre e progetti in gallerie e musei d’arte contemporanea ha curato Markus Schinwald – Misfitse Neo Rauch – Rosa Loy alla Fondazione Antonio Coppola di Vicenza, Le realtà ordinarie a Palazzo De’ Toschi di Bologna, Afro. Pensieri nella mano presso i Musei San Domenico di Forlì, La figurazione inevitabile. Una scena della pittura oggi al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
La mostra su Peggy Franck curata da Davide Ferri in occasione di Art City
Attualmente è anche il curatore della bella mostra dell’artista olandese Peggy Franck (Zevenaar, 1978), ospitata nella Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi fino al 2 marzo 2025. In a Naked Room rientra nei numerosi appuntamenti di Art City che accompagnano l’arte week bolognese e trasforma l’ambiente di rappresentanza in una stanza nuda, spogliata degli elementi che la connotano come luogo dell’ufficialità. Infatti, Franck ne riscrive la storia, trasformando quegli spazi in un ambiente domestico. “È complicato provare a definire il lavoro di Peggy Franck fissandolo nei limiti di una definizione univoca e di un medium specifico. La sua pratica può avere un carattere inafferrabile e sfuggente: pittura espansa, installativa, a vocazione scultorea? Oppure pittura e basta, pittura come impronta dell’individualità, la cui cornice è lo spazio tutto intero? Pittura, scultura e fotografia coesistono nel suo lavoro e in relazione tra loro, come termini equivalenti, permettendo di comporre un’immagine muovendosi tra diverse possibilità combinatorie e azioni reversibili”, commenta Ferri. Con la sua nomina ai vertici di Arte Fiera la serie di mostre curate da Ferri per la Banca di Bologna dovrà necessariamente interrompersi lasciando libera una casella nel piccolo risiko di nomine curatoriali attorno alla fiera bolognese.
Caterina Angelucci
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