Artisti italiani all’estero. Le mostre e gli eventi in trasferta a marzo 2025
Dal quarantennale del libro fotografico “Viaggio in Italia” di Luigi Ghirri in tour a Londra e a Istanbul alla prima retrospettiva di Nino Migliori in Cina, passando per il centenario di Carlo Rambaldi a New York e la residenza di Opiemme in Colombia, ecco la lista

Nelle ultime settimane si sono succedute inaugurazioni su inaugurazioni di eventi e mostre di artisti italiani negli Istituti di Cultura e nei musei, gallerie e spazi artistici delle capitali o delle più importanti città straniere. E molte altre devono ancora aprire i battenti nei prossimi giorni. Eccone una selezione, per mettere in risalto il lavoro svolto dai nostri connazionali nel contesto artistico-culturale delle realtà estere.
Viaggio in Italia di Luigi Ghirri: IIC di Londra e Museo Nazionale d’Arte Turca e Islamica di Istanbul

Un tour internazionale per continuare a raccontare e festeggiare il libro fotografico Viaggio in Italia di Luigi Ghirri che, nel 2024, ha compiuto i suoi primi 40 anni. Il suo progetto artistico per immagini negli Anni Ottanta ridefinisce e rinnova la visione del paesaggio italiano, i luoghi, le periferie, la percezione della presenza umana nel territorio fuori dagli schemi convenzionali dominanti. Dopo la prima tappa di Parigi a fine 2024, le 86 immagini dei 20 maestri della fotografia italiana raccolti da Ghirri intorno a sé, saranno in mostra a Londra, Istituto Italiano di Cultura, fino al 28 marzo e poi a Istanbul, Museo Nazionale d’Arte Turca e Islamica, dal 25 aprile al 28 maggio. Nelle due capitali, Londra e Istanbul, saranno allestite, nella ricostruzione fedele e filologica di struttura e contenuti curata da Matteo Balduzzi del Museo di Fotografia Contemporanea, tutte e 86 le immagini contenute nel catalogo originario di Viaggio in Italia uscito nel 1984.
https://iiclondra.esteri.it/it/
https://istanbul.com/it/travel/museum-of-turkish-and-islamic-arts
Residenza di Opiemme in Colombia: IIC di Bogotà e Centro Colombo Americano di Medellin

Opiemme, un collettivo artistico fondato a Torino nel 1998, che da sempre combina il mondo dell’arte visiva con la letteratura ora in mostra alla galleria Marignana Arte a Venezia fino al primo marzo, sta svolgendo una residenza in Colombia dal titolo Icaros, in riferimento ai canti rituali eseguiti nelle cerimonie medicinali sudamericane. Il progetto, che trae ispirazione dall’opera del poeta del linguaggio Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 1921–Conegliano 2011), si è sviluppato in due momenti. Il primo, ha visto la realizzazione di un’installazione di ferro, frutto di un laboratorio partecipato all’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà, ed è un dialogo con il paesaggio della città: ora nella collezione permanente dell’IIC e posizionata sulla sua terrazza, presenta il famoso aforisma di Zanzotto “In questo progresso scorsoio / non so se vengo ingoiato / o se ingoio” (Garzanti, 2009). Il secondo, ha visto la creazione, presso il Centro Colombo Americano di Medellin, di un’installazione composta da libri, raccolti con una call internazionale, e realizzata con il coinvolgimento attivo di studenti, ragazzi e abitanti della Calle Maracaibo. La residenza si compone anche di una mostra collettiva dedicata alle ricerche verbo visive, presso la Galeria Paul Bardwell di Medellin, in corso fino al 28 marzo 2025, con opere di Opiemme e dell’artista colombiana Miriam Londoño.
https://iicbogota.esteri.it/it/gli_eventi/calendario/progetto-icaros-con-il-collettivo-opiemme/
https://www.colombomedellin.edu.co/cultura/galeria-de-arte
Collettiva di artisti italiani in un edificio storico di Porto: il Palacete Severo

È in corso fino al 30 aprile una mostra che presenta lavori di artisti italiani in un edificio storico di Porto, il Palacete Severo, appena inaugurato come Hotel Galleria, sede portoghese della Perspective Galerie di Parigi di Géraldine Banier. Il progetto prevede di affidare a curatori ogni volta diversi la scelta di opere di artisti contemporanei per l’allestimento di una mostra temporanea diffusa in tutti gli spazi, compreso il giardino, della casa che l’ingegnere, archeologo, etnologo, teorico dell’architettura, Ricardo Severo realizzò nel 1904 come sua prima opera a Porto, destinata a diventare un punto di riferimento nel dibattito sulla “casa portugeisa” e l’architettura neocoloniale brasiliana. Si parte con l’esposizione The House is a Museum of Details ideata dalla curatrice e storica dell’arte Francesca Comisso, che ha sviluppato un progetto curatoriale in stretta relazione con la storia di questo luogo e in dialogo con i suoi spazi, tra il vecchio e il nuovo edificio: il giardino con le piante secolari, il jardin d’hiver interno, i saloni ora adibiti a bar, ristorante, biblioteca, le camere da letto e la SPA. Gli artisti coinvolti sono: Marco Cordero, Angiola Gatti, Claudia Losi, Marzia Migliora, Irene Pittatore, Elena Pugliese, Enrico Tealdi, Alice Visentin.
https://www.perspectivegalerie.com/exhibitions/the-house-is-a-museum-of-details
Collettiva di artisti italiani alla Galleria Romero Paprocki di Parigi

La Galleria Romero Paprocki presenta la mostra Le cose che non sappiamo, che fino al primo weekend di marzo riunisce tredici artisti italiani attivi tra l’Italia e la Francia. A cura di Rossella Traverso e con un testo critico di Giorgia Aprosio, la collettiva esplora la tensione tra ciò che possiamo conoscere e ciò che ci sfugge, tra certezza e mistero. Attraverso pittura, scultura e installazione, Beatrice Alici, Andrea Barzaghi, Claudio Coltorti, Giuseppe Lo Cascio, Giulia Mangoni, Matisse Mesnil, Pietro Moretti, Lulù Nuti, Marta Ravasi, Luca Resta, Luca Rubegni, Erik Saglia e Sofia Silva decostruiscono i processi di conoscenza e pongono l’accento sull’immagine, sul segno, prima ancora che l’opera venga interpretata. Interrogano il mondo e l’invisibile con una consapevolezza tacita: le cose, per loro natura, sfuggono a una comprensione totale.
https://www.romeropaprocki.com
Una mostra a cura di Spazio Taverna alla galleria Gocat di Tirana

aDigital Perspective, un progetto degli Istituti Italiani di Cultura di Belgrado, Bucarest e Tirana, a cura di Spazio Taverna, è una mostra collettiva – in corso alla galleria Gocat di Tirana fino al 31 marzo – in cui dieci artisti (sei italiani e quattro provenienti dai Paesi coinvolti) esplorano contraddizioni e possibilità delle nuove tecnologie, ma ricorrendo a tecniche tradizionali e volutamente non digitali. “Gli artisti italiani e balcanici in mostra, esplorano il digitale e il Tecnocene, investigando i meandri di questa nuova “foresta” tecnologica”, scrive Marco Bassan, fondatore di Spazio Taverna con Ludovico Pratesi. “La loro naturale inclinazione a un sano scetticismo rispetto agli entusiasmi anglosassoni diventa uno strumento prezioso, un filtro attraverso cui osservare e comprendere una dinamica globale che coinvolge tutti noi. Una scelta curatoriale chiave della mostra è stata quella di selezionare opere che rifuggono l’uso diretto del medium digitale. Un approccio che rappresenta un antidoto simbolico alla visione totalizzante del digitale”. Gli artisti italiani coinvolti sono: Federica Di Pietrantonio, Alessandro Giannì, Numero Cromatico, Alice Paltrinieri, Ginevra Petrozzi, Jacopo Rinaldi.
https://iictirana.esteri.it/it/
Giulio Paolini e Luca Bertolo all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid

In occasione di ARCOmadrid 2025, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid presenta dall’8 marzo al 10 maggio una mostra dedicata a Giulio Paolini (Genova, 1940) e Luca Bertolo (Milano, 1968), uno dei principali artisti delle nuove avanguardie di secondo Novecento e uno dei più importanti pittori italiani contemporanei. La curatrice, Elena Volpato, ha posto in dialogo diciassette opere, scelte tra le di più rilevanti del loro percorso. Sono installazioni, dipinti e opere concettuali che abbracciano un arco temporale di sessant’anni, dal 1963 al 2024, e raccontano un continuo interrogarsi sulla natura riflessiva dell’arte e su quello spazio poetico, concettuale ed espressivo che si cela “dietro l’opera” svelandone la dimensione più sfuggente. L’esposizione è cadenzata in tre momenti che approfondiscono alcuni degli aspetti di contatto tra i due artisti: il rapporto tra il recto e il verso della tela, l’ambiguo statuto d’immagine della bandiera e la rappresentazione dell’assenza. Tre temi, tanti quante sono le principali sale espositive dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, un luogo segnato dalla simbolica vicinanza di un dipinto come Las Meninas di Velázquez che costituisce l’origine delle riflessioni in gioco.
https://iicmadrid.esteri.it/it
Prima grande retrospettiva di Nino Migliori in Cina: all’Art Museum di Xi’an

99 anni di cui 77 passati dietro la macchina fotografica: Nino Migliori è uno dei capisaldi della fotografia italiana, nonché uno dei volti più autorevoli sulla scena internazionale. Per celebrare il lavoro dell’artista che ha contribuito a scrivere con la luce un pezzo della storia del nostro Paese ed è entrato a far parte dell’immaginario collettivo attraverso scatti iconici ed esemplari, Fondazione Garuzzo – che dal 2005 si occupa di valorizzare l’arte contemporanea italiana nel mondo – ha ideato la prima grande retrospettiva del fotografo bolognese in Cina. Nino Migliori: una storia della fotografia italiana è la mostra realizzata da Fondazione Garuzzo, a cura di Alessandro Carrer e Clemente Miccichè, in programma dal 7 marzo al 20 aprile 2025 all’Art Museum di Xi’an, uno dei più grandi spazi destinati ad ospitare arte contemporanea in Cina che accoglie quasi un milione di visitatori ogni anno, e farà parte della rassegna internazionale che celebra i 15 anni dalla nascita del museo. Successivamente, la mostra verrà esposta nella capitale cinese, a Pechino.
http://www.qujiangmuseum.com/index.php?action-category-catid-122
http://www.fondazionegaruzzo.org/
https://fondazioneninomigliori.org/it/cinaxian_invito
Formafantasma allo Stedelijk Museum di Amsterdam

Lo Stedelijk Museum di Amsterdam presenta fino al 13 luglio Oltre Terra, una mostra basata su un progetto di ricerca in corso dello studio di design Formafantasma. Il progetto approfondisce la storia, l’ecologia e le dinamiche globali dell’estrazione e della produzione della lana, esplorandone la connessione con l’evoluzione biologica delle pecore. Il titolo della mostra in italiano, Oltre Terra, attinge proprio all’etimologia della “transumanza”, combinando il trans latino (attraverso, “oltre”, e humus (ma. terra, “terra” in italiano). Il termine descrive il movimento stagionale del bestiame tra le aree di pascolo. Allo stesso modo, l’idea di “trasferimento” riflette l’approccio transdisciplinare della mostra, sviluppato attraverso collaborazioni con designer, artisti, antropologi, evoluzionisti, esperti legali, curatori, pastori e agricoltori.
https://www.stedelijk.nl/en/exhibitions/formafantasma-en
Prima grande retrospettiva in Svizzeradi Carol Rama: al Kunstmuseum Bern

Sessualità, follia, malattia e morte sono i grandi temi che l’artista torinese Carol Rama (1918–2015) ha affrontato nel suo lavoro. Come molte altre eccezionali artiste d’avanguardia, ha ottenuto riconoscimenti tardivi, tra le altre cose con il Leone d’oro della 50a Biennale di Venezia nel 2003. Tra il 7 marzo e il 13 luglio 2025, il Kunstmuseum Bern dedica a questa anticonformista e pioniera dell’arte femminista la sua prima grande retrospettiva in Svizzera. Con circa 110 opere di una carriera lunga 70 anni, Carol Rama. A Rebel of Modernity presenta le molteplici sfaccettature di un corpus di opere caratterizzato da ribellione, radicalismo, spirito sperimentale e diversità di materiali.
https://www.kunstmuseumbern.ch/en
https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2025/02/mostre-kunstmuseum-berna-marisa-merz-carol-rama/
Il progetto Off-site della gallera romana Cluster alla Galeria Nueva di Madrid

Contemporary Cluster presenta fino al 20 marzo Qui giace un fulmine caduto a cura di Giorgia Achilarre con opere di Jerico Cabrera, Livia Giuliani, Flavio Orlando, Giuseppe Sciortino, Jacopo Zambello negli spazi di Galeria Nueva Las Letras a Madrid. Primo capitolo di una serie di tre mostre che per i prossimi tre anni vedrà la galleria capitolina impegnarsi nel promuovere giovani artisti italiani nella cita madrilena.
https://galerianueva.com/
https://www.contemporarycluster.com
Doppio progetto fotografico di Simona Frillici, a cura di Bruno Corà, in India

Simona Frillici, artista umbra che da sempre esplora tematiche legate all’esistenza umana attraverso pittura, fotografia, video e installazioni, presenta un doppio progetto in India, a cura di Bruno Corà, che ha origine dalle sue recenti opere, dal titolo Vibrazioni. Il lavoro prende spunto da immagini fotografiche da lei stessa scattate in India, durante le sue ultime frequentazioni dal 2020 al 2024. Sono immagini di riflessi umani su superfici specchianti. Ombre, figure in disfacimento, echi, onde visive, che si propagano fino a non essere più visibili all’occhio umano, ma che tuttavia permangono come energia. Nelle opere sembra cogliersi quel momento: un attimo prima che tutto diventi invisibile. Le mostre sono previste a Calcutta all’ BCAF Bridging Culture and Arts Foundation dal 28 febbraio al 9 marzo 2025 e a Varanasi all’Art Gallery BHU Banaras Hindu University dal 17 al 22 marzo 2025.
https://bcaf.org.in/
https://www.bhu.ac.in/site/Page/1_144_6478_Faculty-of-Visual-Art-Art-Gallery
La mostra a New York che celebra il centenario della nascita di Carlo Rambaldi

Art Exchange: America & Italy è una mostra collettiva internazionale che riunisce 94 artisti provenienti da entrambi i Paesi, con un totale di 110 opere in esposizione e che inaugura ufficialmente le celebrazioni per il centenario della nascita di Carlo Rambaldi (Vigarano Mainarda, 15 settembre 1925 – Lamezia Terme, 10 agosto 2012), maestro degli effetti speciali e artista visionario che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e della creatività. Noto a livello mondiale per le sue opere in campo cinematografico, Rambaldi ha vinto due Oscar ai migliori effetti speciali per Alien ed E.T. l’extra-terrestre, oltre che l’Oscar Special Achievement Award per gli effetti visivi di King Kong. Ora, a curare la sua memoria storica, ci pensa la Fondazione Carlo Rambaldi che ha concesso il proprio patrocinio ufficiale all’iniziativa, riconoscendo in Art Exchange un importante evento di scambio e connessione tra artisti di diverse culture, in linea con la sua missione di promuovere l’arte come strumento di inclusione e dialogo. La mostra sarà a New York dal 6 marzo al 20 aprile 2025 al Culture Lab LIC e in Italia dal 17 luglio al 24 agosto 2025.
https://www.fondazioneculturalecarlorambaldi.it/
https://www.culturelablic.org
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