A New York è in arrivo una grande mostra dedicata all’astrattista Lucio Pozzi
L’esposizione riunisce oltre trenta opere dell'artista italiano realizzate in sessant'anni. Un progetto che ripercorre la carriera di Pozzi valorizzandone l'abilità e l'impegno nella sperimentazione artistica
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Installazioni, performance e una continua indagine sull’impatto emotivo e concettuale della forma astratta: così si presenta Lucio Pozzi: qui dentro/in here, la mostra dedicata a Lucio Pozzi (Milano, 1935) e ospitata negli spazi di Magazzino Italian Art a New York dal 7 marzo al 23 giugno 2025. A cura del critico David Ebony, e in collaborazione con la direttrice artistica di Magazzino Paola Mura, il progetto espositivo riunisce oltre trenta opere realizzate nel corso dei sessant’anni di carriera, valorizzando l’abilità nella sperimentazione artistica.
La mostra di Lucio Pozzi da Magazzino Italian Art a New York
Realizzata in stretta collaborazione con l’artista, Lucio Pozzi: qui dentro / in here restituisce al pubblico la produzione di un maestro in continua evoluzione. La sua opera si colloca idealmente tra il Minimalismo americano e l’Arte Povera italiana, senza mai perdere la sua cifra distintiva. Il contesto di Magazzino Italian Art, con la sua collezione di artisti come Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Piero Gilardi, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini e Giliberto Zorio (per citarne solo alcuni), dona l’opportunità di esplorare le connessioni tra il linguaggio di Pozzi e l’Arte Povera.
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Il concetto di arte e di opera per Lucio Pozzi
“Qualsiasi combinazione di idee, materiali e processi può produrre arte, tutto dipende da come viene realizzata. Mi preme produrre un pensiero e un’emozione intensi nei termini unici di ogni singola opera che realizzo”, così parla l’artista milanese. “Detesto predeterminare l’originalità, la novità, la coerenza e lo stile. Emergono a mia insaputa. Mi aspetto che gli spettatori non si chiedano cosa volessi dire, ma che ricreino l’opera mentre la osservano”.
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Parola al curatore David Ebony
“Per la maggior parte della sua carriera, Pozzi è stato conosciuto come un artista multidisciplinare, difficilmente classificabile, che ha attraversato l’astrazione, la figurazione, la fotografia e la performance”, spiega il curatore della mostra David Ebony. “Questa mostra si focalizza sulla sua ricerca pittorica, che ha sviluppato nel corso di sei decenni, rivelando le molteplici forme che ha esplorato e i principi che hanno guidato il suo percorso creativo”.
Valentina Muzi
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