A Lisbona nasce il primo hotel-museo a 5 stelle d’Europa grazie al collezionista Armando Martins
È lo storico Palacio Condes da Ribeira Grande a ospitare sia un hotel a cinque stelle sia uno spazio espositivo di ben 2000 metri quadrati dove sarà possibile perdersi tra le opere d’arte della collezione privata Martins
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Si chiama Museu de Arte Contemporanea Armando Martins, abbreviato Macam, quello che è senza dubbio una novità sia nel mondo dell’hôtellerie sia in quello dell’arte. Perché se certo già ci sono hotel di lusso dove l’ospitalità è coniugata a opere d’arte contemporanea e non – come il The St Regis Rome che collabora con Galleria Continua o il Ritz-Carlton di Vienna insieme all’Albertina Museum – in questo caso è un imprenditore e collezionista che apre il suo hotel per mostrare la sua collezione privata. Si tratta di Armando Martins, la cui collezione comprende più di 600 opere che vanno dalla fine del XIX Secolo ai giorni nostri. Infatti, Martins ha iniziato a collezionare fin da giovane tanto che la data ufficiale di apertura del Macam, il 22 marzo 2025, coincide con quel 22 marzo del 1974 in cui il collezionista acquistò la sua prima opera. Cinquant’anni (più uno) di attività dunque, che hanno portato alla realizzazione del primo hotel-museo a cinque stelle d’Europa.
A Lisbona nasce il Macam nel Palacio Condes da Ribeira Grande: la storia
Il teatro di questo inedito concept combinato è lo storico Palacio Condes da Ribeira Grande, costruito nel 1701 da Francisco Baltazar da Câmara che lo cedette nel 1752 a José da Câmara Telles, conte di Ribeira Grande. Fino alla metà del XIX Secolo rimase una residenza aristocratica per poi diventare proprietà dello Stato che ne fece una scuola pubblica, dopo una breve parentesi in cui ospitò istituti, sempre scolastici, ma privati. Il motivo di questa trasformazione? Qui nacque D. João da Câmara, il primo portoghese candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 1901. Così il palazzo dal 1939 al 1947 fu Liceu D. João de Castro, fino al 1960 fu Liceu Rainha D. Leonor e fino alla sua chiusura nel 2022, Liceu Raínha D. Amélia.
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Come sarà il nuovo Macam a Lisbona: la collezione
Situato tra i quartieri culturali di Alcantara e Belem, il Macam si estende per 13 mila metri quadrati di cui 2000 di spazio espositivo. Il merito dell’importante progetto di ristrutturazione si deve allo studio di architettura locale MetroUrbe, che ha mantenuto inalterate le caratteristiche storiche della dimora settecentesca. Da segnalare la facciata della nuova ala, rivestita da una serie di piastrelle tridimensionali realizzate dall’artista e ceramista portoghese Maria Ana Vasco Cosa, in pieno stile tradizionale del territorio. Infatti, la collezione del Macam presenta opere d’arte moderna e contemporanea di artisti sia portoghesi sia internazionali divisi in sezioni: la prima comprende l’arte portoghese fino alla fine degli Anni Ottanta riunendo, tra gli altri, José Malhoa, Almada Negreiros, Amadeu de Souza-Cardoso, Eduardo Viana, Guilherme Santa-Rita, António Dacosta, Vieira da Silva, José de Guimarães e Costa Pinheiro; mentre nella seconda si aggiunge anche l’arte internazionale dal 1980 a oggi con opere di Daniel Buren, Marina Abramović, Thomas Struth, Elmgreen & Dragset, Thomas Ruff, Olafur Eliasson, Albert Oehlen, John Baldessari, Rirkrit Tiravanija, Ernesto Neto, Liam Gillick, Isa Genzken, Dan Graham e Vik Muniz.
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Il Macam tra arte e ospitalità
“Le opere della collezione vanno ad arricchire anche l’hotel, che offre in ogni camera un’esperienza artistica ed alberghiera di lusso: si può infatti ammirare la collezione d’arte sparsa tra i corridoi, le camere, le terrazze e gli ambienti comuni. Ad ampliare l’offerta anche un ristorante, una caffetteria, un auditorium, un negozio con edizioni esclusive e la cappella sconsacrata risalente al XVIII secolo, oggi un bar artistico”, racconta la direttrice del Macam Adelaide Ginga, anticipando una programmazione di eventi culturali, tra cui spettacoli di musica dal vivo e lettura di poesie.
Caterina Angelucci
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