Tutto il programma per il 2025 al museo MASI di Lugano
Il programma espositivo del museo d'arte svizzero si preannuncia dinamico e internazionale, riunendo le grandi voci della scena contemporanea locale nelle sedi del LAC e di Palazzo Reali

Dal concretismo di Richard Paul Lohse al surrealismo contemporaneo di Louisa Gagliardi, agli scatti di Eugenio Schmidhauser. Ecco alcuni dei grandi protagonisti che animeranno gli spazi del LAC e di Palazzo Reali del MASI di Lugano a partire da febbraio 2025. Un programma espositivo che punterà sulla scena artistica svizzera, ponendo un’attenzione particolare alle influenze storiche e alle dinamiche contemporanee che contraddistinguono il territorio del Ticino, tra riscoperte, accostamenti inediti, storie di incontri e sinergie. Ecco tutti gli appuntamenti nel dettaglio.
Il programma espositivo 2025 del MASI di Lugano
Louisa Gagliardi (Sion, 1989) aprirà la programmazione espositiva del MASI con Louisa Gagliardi: Many Moons, la mostra ospitata negli spazi del LAC a partire dal 16 febbraio 2025 (e visibile sino al 20 luglio). Per l’occasione, l’artista realizzerà una nuova serie di dipinti e sculture appositamente per lo spazio ipogeo del LAC, a cui si aggiungeranno anche opere recenti che guardano al rapporto con la natura, lo spazio urbano e le relazioni sociali. È attesa per la primavera, la grande mostra che celebra l’amicizia e il legame tra i pittori Ferdinand Hodler (Berna, 1853 – Ginevra, 1918) e Filippo Franzoni (Locarno, 1857 – Mendrisio, 1911), due importanti figure della scena artistica svizzera a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. La mostra, che sarà ospitata al LAC a partire dal 13 aprile (fino al 10 agosto), metterà a confronto circa 80 opere realizzate tra il 1870 e il 1910, evidenziando i diversi punti di convergenza e divergenza tra i due stili.
La mostre autunnali al MASI di Lugano
La stagione autunnale prosegue all’insegna delle riscoperte e dei nuovi sguardi su personalità svizzere che hanno avuto significative influenze nel panorama artistico internazionale. A oltre vent’anni dall’ultima mostra, il MASI dedicherà un’ampia retrospettiva a Richard Paul Lohse (Zurigo, 1902 – 1988), attesa al LAC per il 7 settembre (e fino all’11 novembre). Il 28 settembre, invece, il LAC sarà travolto da Carona. Il Paradiso Perduto 1968 – 1978: David Weiss e gli Artisti di Casa Aprile, il progetto espositivo che rende omaggio alla dinamica comunità artistica e letteraria che nacque a Carona tra il 1968 e il 1978, intorno alla Casa Aprile di proprietà dell’artista e designer Meret Oppenheim (Berlino, 1913 – Basilea, 1985).
Gli scatti di Eugenio Schmidhauser a Palazzo Reali a Lugano
In continuità con la programmazione del MASI, che negli ultimi anni ha portato avanti un lavoro di indagine e riscoperta di preziosi archivi d’artista, Palazzo Reali ospiterà dal 16 marzo (e fino al 12 ottobre) una mostra dedicata a Eugenio Schmidhauser (Seon, 1876 – Astano, 1952), dal titolo Oltre il Malcantone. Grazie alla collaborazione con l’Archivio di Stato del Canton Ticino, il percorso presenterà circa 90 opere fotografiche tra stampe new print e vintage. Una documentazione vasta da cui emerge l’intima relazione di Schmidhauser con i panorami, i villaggi e gli abitanti del territorio, in particolare il Malcantone.
Le collezioni del MASI di Lugano
Nell’ambito del calendario espositivo del prossimo anno si inserisce anche la presentazione delle collezioni del MASI nella mostra Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950, ospitata nella sede LAC. Arricchita da alcune importanti opere in prestito, il progetto intende offrire una visione di come l’arte in Ticino sia evoluta nel suo contesto culturale, e mostrare quali influenze, provenienti da Sud e da Nord, si siano affermate nella regione.
Valentina Muzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati