Tra cibo, immagini e parole. La mostra evento “Iper Supermarkette” a Bologna
Nato da un'idea del critico culinario Maurizio Tentella, il progetto espositivo trasformerà (solo per due giorni) gli spazi cinquecenteschi di Palazzo Hercolani - Bonora in un “supermercato artistico” con opere, installazioni e neon
Un intreccio di cibo, immagini e parole che porta il mondo dell’arte tra gli scaffali di un supermercato (e viceversa): così potremmo definire la mostra ideata dal critico culinario Maurizio Tentella (fondatore di Spacedelicius, agenzia di branding ma anche guida gastronomica) e curata dall’artista Mariano Franzetti con la supervisione di Nicolas Ballario.
Dopo una prima edizione inaugurata a Galleria Lampo a Milano lo scorso 13 giugno 2024, Supermarkette si evolve in Iper Supermarkette e arriva a Bologna in occasione di ArteFiera 2025, animando gli spazi di Palazzo Hercolani – Bonora il 7 e l’8 febbraio con opere, installazioni e neon realizzati dall’artista Alessandro Pizzuti (Macerata, 1997).
La mostra “Iper Supermarkette” a Palazzo Hercolani – Bonora di Bologna
Ad aprire il percorso espositivo – e a fare da trait d’union con la prima edizione del progetto – sono la scritta al neon FAME e il Manifesto che ne “sintetizzano lo spirito critico e sarcastico”.
Successivamente la mostra si divide in sezioni tematiche, approfondendo questioni sociali, culturali e ambientali. Si parte da una riflessione sul riscaldamento globale con i lavori Global Warming e Ice Tongue, per poi passare ad una rivisitazione in chiave ironica della tradizione culinaria italiana, tra arrosticini abruzzesi incrociati, scatolette di carne per supereroi e “affettati calpestabili” che rivestono porzioni di pavimento.
Un bar dello sport in mostra a Bologna
Nell’immaginario italiano, il bar dello sport è un microcosmo dove la comunità locale si ritrova per parlare, discutere e bere caffè. Un angolo di socialità che prende forma anche negli spazi del palazzo bolognese con un (temporaneo) Bar Sport, dove sarà offerto The ball is yours, un caffè dal nome provocatorio servito con digestivi che ripensano il design di anfore romane e decorate con brand tradizionali.
L’industria alimentare si racconta attraverso l’arte
Attraverso le arti visive vengono reinterpretate le immagini e i messaggi promozionali legati ai prodotti di largo consumo che, dagli scaffali dei supermercati, entrano nelle case dei consumatori.
Dal logo tricolore che richiama i minimarket di quartiere, al gioco linguistico del titolo, che combina il prefisso latino super con il diminutivo di marche (evocando brand, certificazioni, ma anche il concetto di corruzione), “il progetto intende analizzare con lucidità e spirito critico il cibo e il suo ambiente nel XXI Secolo”, spiega Maurizio Tentella, ideatore della mostra.
Valentina Muzi
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