Il ruolo dell’artista nella società contemporanea. Se ne parla in due mostre a Milano e Bergamo

È l'artista cubano Luis Gómez Armenteros il protagonista del progetto espositivo che prenderà forma tra febbraio e aprile a Fabbrica del Vapore e The Place, denunciando in contesto socio-culturale in cui operano gli artisti

S’interroga sul significato dell’arte e sulle condizioni della pratica artistica nella società contemporanea Comanche (The enemy of everyone), la doppia mostra dell’artista Luis Gómez Armenteros (Havana, 1968) che inaugurerà il 18 febbraio a Fabbrica del Vapore a Milano e il 22 febbraio negli spazi di The Place a Bergamo.

La mostra di Luis Gómez Armenteros a Milano e Bergamo

Curata da Giacomo Zaza, la mostra riunisceopere installative e site-specific con l’obiettivo di approfondire i diversi aspetti intorno ai quali ruotano il mondo dell’arte, i suoi attori e le forme di consumo. Il progetto espositivo, che comprende anche una breve residenza dell’artista nel mese di febbraio, pone l’attenzione sugli stimoli che può dare la componente concettuale dell’arte nella quotidianità.
Le opere nascono da un processo di elaborazione concettuale e da un’interazione con il contesto che, in questo caso, è quello di Fabbrica del Vapore, diventando nuove chiavi di lettura messe a disposizione del pubblico.

Il significato di “Comanche” nelle opere di Luis Gómez Armenteros a Milano e Bergamo

“Comanche è una parola che rispondeva a molti dei requisiti che metto in atto nel mio lavoro, spiega l’artista cubano. “I Comanche parlano una lingua numica centrale che differisce solo leggermente dai gruppi Shoshone orientali. Comanche deriva dalla parola Ute che significa chiunque voglia combattere con me tutto il tempo (Powell 2014), ovvero qualcuno di litigioso, ma questa parola significa anche popolo. (…) Uno dei motivi per cui ho scelto la parola Comanche per il progetto in Fabbrica del Vapore è la condizione di transculturazione di questo popolo. Una condizione generata dall’incontro con la cultura occidentale. Ed è un imperativo nella mia pratica, in quanto meticcio”.

“Uno sguardo che esprime una denuncia tragicomica, amara e ironica”

“L’opera di Luis è turbata continuamente dalla consapevolezza di alcune regole giocate non su rapporti di carattere etico, ma su speculazioni economiche e sociali”, spiega il curatore Giacomo Zaza.Questa inquietudine lo conduce a elaborare uno sguardo ironico tagliente che si pone su un versante di osservazione parallela del mondo. A volte è uno sguardo che esprime una denuncia tragicomica, amara e ironica (come ad esempio nell’opera video Sparring Partner), soprattutto quando l’attenzione ricade su quelle pratiche artistiche che soddisfano solo la vanità a scapito dell’impegno e della ricerca”.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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