Alla GR Gallery di New York la mostra riflessiva dell’artista campano Geppy Pisanelli

La personale “Hidden Lights” offre un'esperienza immersiva che sfida le percezioni ed esplora il rapporto dinamico tra natura e artificio. Esplorando al contempo la natura umana e i conflitti sociali

Dopo il successo della mostra collettiva Dreaming Awake del 2023, Geppy Pisanelli presenta i suoi nuovi lavori alla GR Gallery di New York con la mostra personale Hidden Lights. L’ultima serie dell’artista visivo italiano nasce dal desiderio di esplorare il rapporto dinamico tra natura e artificio, concentrandosi in particolare sul contrasto visivo tra elementi naturali, come corsi d’acqua, alberi, montagne e cascate, e strutture come edifici, rifugi e illuminazione artificiale.

La nuova mostra di Geppy Pisanelli, “Hidden Lights”

Questo confronto intende mettere in evidenza l’interazione tra la natura e l’opera umana, inserendo oggetti artificiali in contesti naturali insoliti, e le opere creano una sensazione di alienazione visiva e intellettuale che si riflette anche nel titolo della mostra Hidden Lights: l’ossimoro del titolo si riferisce infatti a una luce che, pur essendo tradizionalmente associata alla visibilità, è qui descritta come nascosta. I pezzi generano un effetto stratificato di visibilità e oscurità, attraverso una composizione pittorica che bilancia con cura forme, soggetti e contenuti in relazione reciproca.

Hidden Lights di Geppy Pisanelli da GR Gallery a New York. Ph Francesca Magnani
Hidden Lights di Geppy Pisanelli da GR Gallery a New York. Ph Francesca Magnani

La natura umana e i conflitti sociali nelle opere di Pisanelli

L’artista napoletano esplora il tema della luce e dell’oscurità non solo come fenomeni percettivi, ma anche come riflesso delle emozioni e della condizione interiore dell’essere umano. Nonostante le forti connessioni con la natura, le opere possono essere viste come la rappresentazione di uno stato intimo, dove l’esterno rispecchia l’interiorità, creando uno spazio che è sia concettuale che teatrale. Le “immagini di soglia“, come le definisce Pisanelli, invitano lo spettatore in un paesaggio teatrale che esplora la natura umana e i conflitti sociali. Queste narrazioni, che oscillano tra solitudine e comunità, speranza e abbandono, trovano eco nelle sfide globali come guerre, pandemie, migrazioni e cambiamenti climatici.

L’artista, infatti, sottolinea come le sue opere richiamino il pensiero di David H. Lawrence, che nel 1928 scrisse: “La nostra è essenzialmente un’epoca tragica, quindi ci rifiutiamo di prenderla tragicamente. Il cataclisma è avvenuto, siamo tra le rovine, cominciamo a costruire nuovi piccoli habitat, ad avere nuove piccole speranze“. Le parole di Lawrence, per l’artista, rappresentano lo spirito di rinnovamento e resilienza in un tempo segnato dalla devastazione.

Le immagini metaforiche nelle opere di Geppy Pisanelli

Abbiamo chiesto all’artista cosa caratterizza questi quadri: “Quello che mi interessava realizzare – ed era anche, come direbbero gli americani, una sfida – è il riflesso. Sono riuscito a incorporarlo nel quattro lavori principali in esposizione”.

L’arte di Pisanelli si distingue infatti per la creazione di immagini archetipiche. Sebbene i suoi dipinti possano apparire realistici a prima vista, con il tempo si rivelano ricchi di significati metaforici: le opere invitano alla contemplazione, esplorando la pittura come mezzo per analizzare l’esistenza umana e la molteplicità della realtà.

Francesca Magnani

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Francesca Magnani

Francesca Magnani

Francesca Magnani scrive e fotografa a New York dal 1997. Ha una formazione accademica in Classics e Antropologia alle università di Bologna, Padova, NYU; racconta con immagini e parole gli aspetti della vita delle persone che la toccano e raggiungono,…

Scopri di più