In Romagna il parco artistico di Mutonia rischia la demolizione. Il mondo della cultura si mobilita

A seguito della sentenza del Consiglio di Stato che autorizza lo smantellamento del campo di Mutonia, le direzioni artistiche del Santarcangelo Festival si uniscono per esprimere supporto alla comunità, evidenziandone il valore culturale e identitario

Nasce a metà degli Anni Ottanta nella Car Breaker Gallery di Londra il Mutoid Waste Company, fondato da Joe Rush e Robin Cooke, in collaborazione con Alan P Scott e Joshua Bowler. Si tratta di un gruppo di artisti visionari che ha dato forma al movimento cyberpunk europeo e mondiale, creando opere monumentali riassemblando scarti industriali e materiali di recupero.
Un collettivo internazionale nomade che, dopo aver lasciato Londra, si stabilì a Berlino per poi trovare casa in Italia negli Anni Novanta, e più precisamente a Santarcangelo di Romagna, dando vita a quello che oggi conosciamo come Mutonia.
Il campo abitato dagli artisti ravers si è ben radicato nel territorio e, nel tempo, è diventato un polo attrattivo a livello nazionale, ospitando eventi e performance dedicati al tema del riuso e della libertà creativa. 

Nel 2013, a seguito di una serie di questioni burocratiche, la comunità aveva rischiato di vedere il campo sgomberato perché le abitazioni risultavano abusive. L’amministrazione comunale si è subito prodigata per salvaguardare Mutonia e il suo valore culturale, proponendo un piano urbanistico ad hoc. Purtroppo, a distanza di oltre dieci anni, il Consiglio di Stato ha ripreso in mano il fascicolo giudicando illegittima la decisione del Comune di “graziare” l’area ritenuta abusiva e ne autorizza la demolizione. Un duro colpo sia per la comunità locale che per i Mutoid, e mentre il Comune cerca un modo per salvare il polo culturale a cielo aperto, le direzioni artistiche di Santarcangelo Festival prendono posizione con una lettera firmata da Antonio Attisani, Roberto Bacci, Silvia Bottiroli, Oliver Bouin, Enrico Casagrande, Silvio Castiglioni, Lisa Gilardino, Chiara Guidi, Tomasz Kirenczuk, Ferruccio Merisi, Ermanna Montanari, Eva Neklyaeva, Daniela Nicolò e Sandro Pascucci. 

La lettera delle direzioni artistiche del Santarcangelo Festival per difendere il Campo di Mutonia 

Con questa lettera vogliamo prima di tutto sottolineare l’importanza di Mutonia e la sua posizione identitaria per Santarcangelo di Romagna e per il Festival, e difendere il diritto della comunità di rimanere nel luogo in cui 35 anni fa ha scelto di vivere. Viviamo la mancanza di riconoscimento per la Mutoid Waste Company e della sua rilevanza culturale come un segno preoccupante, che non ci può lasciare indifferenti.
Quando nel 2013 la permanenza della compagnia fu messa in pericolo per la prima volta, un’azione di enorme solidarietà da parte della comunità santarcangiolese, e il sostegno delle autorità locali e regionali, permisero il riconoscimento di Mutonia come parco culturale, e non solo zona abitativa. In questo senso, vediamo la sentenza del Consiglio di Stato come un intervento legislativo che riguarda il diritto – o la mancanza di diritto – ad occupare uno spazio, ma soprattutto come una decisione contro la diversità e la libera partecipazione alla cultura nel suo senso più vasto”.

Mutonia: una nuova forma di impegno sociale, culturale e ambientale

Se i movimenti di protesta del Novecento reclamavano un futuro diverso e migliore, i collettivi di fine secolo ribaltavano completamente il disperato ‘No future!’ urlato dal punk nel ben più propulsivo ‘Do it yourself’: proclamando, non che non esiste un domani, ma che ci sarà soltanto se ce lo si costruisce assieme, da sé”, spiegano gli autori della lettera, sottolineando quanto i Mutoid siano sempre stati all’avanguardia nei confronti dei cambiamenti sociali e politici.Le loro idee e pratiche diventano oggi, soprattutto nel contesto della crisi climatica, una proposta da cui abbiamo molto da imparare. Crediamo fermamente che il ruolo delle istituzioni culturali, della cittadinanza santarcangiolese e dello Stato possa proteggere questa esperienza e garantirne la possibilità di un continuo sviluppo, non la demolizione, in una concezione plurale della cultura e della cultura teatrale, una necessaria ‘biodiversità’ culturale che definisce da sempre lo spirito del Festival”.

Le iniziative di solidarietà per Mutonia 

Tra le iniziative di solidarietà per Mutonia, mercoledì 26 febbraio alle 21 C’entro – Supercinema Santarcangelo ospita la proiezione di Hometown Mutonia di ZimmerFrei, documentario realizzato per Santarcangelo Festival 2013 che attraversa il campo, evidenziandone le complessità, l’originalità, la fragilità e la storia comune.
Prima della proiezione, saliranno sul palco per un breve intervento il Sindaco Filippo Sacchetti Andy MacFarlane, chitarrista scozzese e abitante di Mutonia, per condividere riflessioni sul valore culturale e sociale della comunità.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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