A Lisbona l’artista italiana Silvia Mariotti in mostra tra arte, scienza e filosofia: il progetto 

L’esposizione fa parte di un progetto di ricerca biennale sostenuto dall’Italian Council che si sviluppa tra Italia e Portogallo esplorando la relazione tra materia organica e inorganica e i processi di adattamento della natura all'antropizzazione

C’è un nome che ricorre ultimamente nei racconti di Silvia Mariotti, è da anni che parla di ‘cristalli’. Non solo di cristalli che spontaneamente si formano in natura ma anche di cristalli artificiali. Dice che possiedono un’anima, una sorta di coscienza o di capacità cognitiva a organizzarsi”, inizia così il racconto di Anime di Cristallo, il progetto di ricerca biennale di Silvia Mariotti (Fano, 1980) che esplora la relazione tra materia organica e inorganica e i processi di adattamento della natura in relazione alle interferenze dell’uomo. L’ispirazione viene dalle teorie del biologo e filosofo Ernst Haeckel (Potsdam, 1834 – Jena, 1919), rilette e amplificate alla luce delle ricerche della scienziata italiana Laura Tripaldi (Varese, 1993). Presentato dall’Associazione Karussell di Fermo e sostenuto dalla DGCC del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian CouncilAnime di Cristallo prende forma tra l’Italia e il Portogallo, attraverso diversificate fasi di ricerca, produzione ed esposizione.

La mostra di Silvia Mariotti al Museu Nacional de História Natural e da Ciência di Lisbona

La prima mostra di restituzione (a cura di Sofia Marçal) è stata inaugurata il 16 gennaio presso l’ex laboratorio scientifico del Museu Nacional de História Natural e da Ciência di Lisbona e vede la collaborazione dell’Universidade de Lisboa: attraverso fotografie e sculture, Mariotti simula ecosistemi ibridi, creature immaginarie che nascono dalla fusione di elementi organici e inorganici e assumono le sembianze di fossili contemporanei. Haeckel attribuiva una forma di intelligenza anche alla materia inorganica e si interrogava sul ruolo dell’uomo nella trasformazione della natura: le opere, dunque, riflettono sulle conseguenze dell’attività umana sulla natura e sull’urgenza di adottare nuove prospettive e strumenti per non contrastarla o indebolirla. 

La mostra di Silvia Mariotti e le teorie di Ernst Haeckel 

Mi sono interrogata su come la natura si evolva attraverso la contaminazione e l’ibridazione, adattandosi ai processi di antropizzazione. In collaborazione con un ingegnere ambientale, ho sviluppato delle patine inorganiche a freddo, che permettono di simulare le stratificazioni della natura, come se fossero il risultato di un processo evolutivo in corso. Questo approccio rimanda al concetto di monismo, definito da Haeckel, che unisce la materia vivente con quella inorganica e, più in generale, il mondo fisico con quello spirituale”, spiega ad Artribune Mariotti.

Il progetto di ricerca di Silvia Mariotti tra l’Italia e il Portogallo 

Articolato in più fasi di ricerca, produzione ed esposizione, Anime di Cristallo, dopo l’appuntamento portoghese proseguirà tra maggio e giugno con una residenza di Silvia Mariotti nelle Azzorre, ospite di Re-Act Contemporary, a cui seguirà in autunno un secondo appuntamento espositivo presso lo IAC – Instituto Açoriano da Cultura ad Angra do Heroísmo, Isola di Terceira. L’Associazione Karussell, infine, ospiterà una terza mostra di restituzione nel marzo 2026, mentre per l’estate sarà presentato l’assemblamento finale dell’opera e la mostra conclusiva presso il MACTE – Museo d’Arte Contemporanea di Termoli.

Caterina Angelucci 

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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