La rivoluzione dei libri per l’infanzia: in mostra a Milano la collana Tantibambini di Bruno Munari
Negli spazi della libreria Eldodo, una mostra celebra la collana Tantibambini, con cui Bruno Munari rivoluzionò l’editoria per l’infanzia In Italia. In esposizione, i 66 titoli originali creati dal poliedrico artista per Einaudi dal 1972 al 1978

Riuscireste a immaginare fiabe senza fate, streghe, castelli, principi o maghi? Per Bruno Munari, non c’era niente di più semplice. “Credo che questa collana farà invecchiare di colpo tutta l’altra produzione per bambini”, scriveva a Giulio Einaudi il 20 dicembre 1971. Visionario e sempre un passo avanti, il poliedrico artista, designer, grafico e pittore aveva già intuito che il progetto che stava ideando per Einaudi sarebbe diventato una pietra miliare nell’editoria per l’infanzia in Italia. E così è stato.
La collana Tantibambini di Bruno Munari per la prima volta in mostra a Milano
Dal 20 marzo al 13 aprile 2025, la libreria Eldodo di via Vallarsa 11 a Milano ospita la mostra Munari TTB – Bruno Munari e il progetto della collana Tantibambini, curata da Michela Dezzani e Bice Dantona. Per la prima volta, grazie alla ricerca delle due curatrici, sono esposti tutti i 66 titoli della collana ideata e diretta da Munari per Einaudi tra il 1972 e il 1978, nella loro edizione originale, accompagnati da disegni, progetti e un ampio apparato documentaristico proveniente dall’Archivio Storico Einaudi.







La rivoluzione della collana Tantibambini di Bruno Munari
I libri sono da sempre uno strumento essenziale per acquisire conoscenza, ma spesso sono pensati per un pubblico adulto e poco adatti alla curiosità e alla creatività dei bambini. Da qui l’intuizione di Munari: creare libri ricchi di colori, materiali ed elementi in grado di stimolare la fantasia dei piccoli lettori. La collana Tantibambini fu per questo una vera rivoluzione. Lo fu nel formato: quasi quadrato, senza copertina rigida né costa. Lo fu nel prezzo: così basso da essere apprezzato dai lettori, ma osteggiato dai librai. E lo fu anche nei temi e nei linguaggi visivi, lontani dagli stereotipi dei vecchi libri, rispettando la sensibilità dei giovani lettori. Quello che si venne a creare fu un vero e proprio laboratorio creativo attorno alla figura carismatica dello stesso Munari, con l’intento di invitare bambini a sviluppare la propria capacità espressiva attraverso il fare, permettendo loro di appropriarsi degli strumenti per comprendere la realtà.
Le parole delle curatrici Michela Dezzani e Bice Dantona
“Un tempo i libri per bambini venivano scelti esclusivamente dai genitori, erano privi di immagini e composti da lunghi blocchi di testo”, spiegano Michela Dezzani e Bice Dantona. “Oggi la Disney ha spinto l’illustrazione al suo estremo opposto, limitando lo spazio per l’immaginazione. Munari, con questa collana, voleva creare una sinergia profonda tra testo e immagini. L’obiettivo era favorire un dialogo continuo e interattivo tra i due elementi, collaborando con grandi nomi della letteratura per l’infanzia come Gianni Rodari, con grafici di fama come Pino Tovaglia, ma anche con giovani esordienti. I volumi della collana Tantibambini sono stati progettati per essere manipolati, tagliati e ‘pasticciati’ dai bambini. A differenza degli altri libri dell’epoca, la storia iniziava già sulla copertina. Tuttavia, questa caratteristica li rendeva ingombranti e, anche a causa del prezzo contenuto, vennero inizialmente boicottati dai librai, che si rifiutarono di esporli. La nostra mostra racconta anche una storia di riscatto, grazie a cui questi bellissimi volumi hanno finalmente trovato il posto che meritano. Sugli scaffali delle librerie”.
Cecilia Moltani
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