La galleria L.U.P.O. cambia sede e apre un nuovo spazio a Milano in occasione dell’Art Week
Dopo Corso Buenos Aires, la galleria di Massimiliano Lorenzelli si sposta nel quartiere Isola, ospitando una doppia mostra in concomitanza della fiera d'arte contemporanea miart

Appartenente alla quarta generazione di una storica famiglia di galleristi, Massimiliano Lorenzelli decide di fondare L.U.P.O. – Lorenzelli Upcoming Project il 14 settembre 2021 in Corso Buenos Aires 2 a Milano, nello stesso civico della galleria Lorenzelli Arte, in un locale rimasto vuoto per anni, poi recuperato e ristrutturato.
L’obiettivo della galleria era quello di dedicarsi ai giovani talenti, sostenendo gli artisti internazionali e italiani attraverso progetti site – specific.
A distanza di tre anni – e in occasione dell’art week (dal 4 al 6 aprile 2025) –, Massimiliano Lorenzelli ha deciso di scrivere un nuovo capitolo della sua galleria inaugurando il nuovo spazio in Via Borsari 29, nel quartiere Isola, ospitando le mostre Nowhere to Be e Too sweet to Last, entrambe a cura di Sole Castelbarco Albani e visitabili su appuntamento a partire dal 5 aprile (e fino al 15 maggio).















La nuova sede della galleria L.U.P.O. a Milano
“La nuova galleria vanta 600 mq su due piani, dove per l’appunto sarà possibile ospitare diversi progetti espositivi in contemporanea. Tra i piani ci sarebbe anche quello di dedicare parte dell’ambiente a residenze artistiche ”, spiega Massimiliano Lorenzelli ad Artribune. “L’intento non è quello di creare una white cube ma di lasciare un’anima al luogo, abitarlo e valorizzarlo attraverso il dialogo con gli artisti. Obiettivo che prende forma già in fase di ristrutturazione degli spazi (a firma dello studio milanese ganko), perché entrambe le mostre saranno esposte nel cantiere aperto, assieme agli arredi forniti da Vero design, che esalteranno il carattere dinamico e versatile della galleria”.

Le mostre inaugurali di galleria L.U.P.O. a Milano
Con la mostra Nowhere to Be si riuniscono le opere di Gus Monday, Julian Lombardi e Fabien Adèle, tre artisti accomunati dall’esplorazione dei confini della percezione e dell’esperienza spaziale. Ognuno, a suo modo, dissolve i confini tra reale e immaginario, oggetto e ambiente, passato e presente, invitando il pubblico in territori mutevoli e ambigui.
Differentemente, Too sweet to Last mette in dialogo le ricerche di Léo Luccioni e Rachel Hobkirk, le cui opere interrogano la costruzione della percezione, dell’immaginazione e dei costrutti narrativi.

Il futuro di galleria L.U.P.O. a Milano
“Dopo il 5 aprile il nuovo spazio sarà aperto su appuntamento per dare modo al pubblico di vedere le mostre in corso mentre i lavori di ristrutturazione continuano. Non solo, fino a maggio il pubblico potrà anche continuare a vedere ‘Brava’, la mostra di Giuditta Bianconi ospitata nella ‘vecchia’ galleria in Corso Buenos Aires”. A quando l’apertura ufficiale allora? “Il pronostico è quello di aprire il nuovo spazio stabilmente tra 5/6 mesi, azzarderei a settembrre, ospitando progetti espositivi pensati appositamente per gli ambienti della galleria”, conclude Lorenzelli.
Valentina Muzi
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