A Genova cinque università organizzano una mostra su migrazioni, confini e solidarietà

Arte e ricerca si incontrano al primo piano di Palazzo Grillo tra fotografie, installazioni, performance e un palinsesto di incontri con l’obiettivo di stimolare riflessioni critiche sui temi urgenti del contemporaneo

Sono le Università di Genova, Parma, Padova, Milano e Napoli – L’Orientale al centro della mostra di restituzione del programma Prin 2020 del Ministero della Ricerca che ha visto la collaborazione di ricercatrici e ricercatori con artiste e artisti per approfondire attraverso prospettive interdisciplinari temi urgenti del contemporaneo. Tra questi le migrazioni, i confini e la solidarietà come suggerisce il titolo: MOBS. mobilities, solidarities and imaginaries across the borders. A cura di Anna Daneri, l’esposizione è in programma dal 15 marzo al 13 aprile 2025 presso il primo piano di Palazzo Grillo (Uno dei Rolli di Genova, che ospita anche un hotel) e vede la partecipazione di Alessandra Cianelli, Anto Milotta, Opher Thomson e Wissal Houbabi.

A Palazzo Grillo di Genova la mostra MOBS sulle migrazioni

MOBS non è solo una mostra: è un laboratorio di idee, storie e immaginari che invita il pubblico a riflettere sui grandi temi del nostro tempo. Attraverso documentari, libri e oggetti culturali, vogliamo stimolare un dialogo aperto su migrazioni, confini e solidarietà”, spiega il Professor Luca Queirolo Palmas, responsabile del gruppo di ricerca genovese. Infatti, la restituzione nasce da ricerche e riflessioni condotte in Italia su luoghi di transito quali il Mediterraneo, le Alpi, le città e le aree rurali. Così, attraverso fotografie, installazioni e performance le artiste e gli artisti – accompagnati dalle ricercatrici e dai ricercatori di ogni ateneo coinvolto, quali Annalisa Frisina, Monica Massari, Vincenza Pellegrino e Luca Queirolo Palmas – raccontano come le persone in movimento ridefiniscano i confini geografici e sociali, offrendo nuove prospettive e relazioni solidali in contesti segnati da divisioni e disuguaglianze. 

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Opher Thomson, Abito di Confini

A Palazzo Grillo di Genova la mostra MOBS sulle migrazioni: tra arte e ricerca

Esposti sono anche alcuni distillati della ricerca sociologica, che si dispiegheranno nel programma di incontri e performance, sempre in dialogo con la componente artistica. Una mostra transdisciplinare sul tema del confine, quindi, che si pone come una proposta metodologica ibrida, foriera di nuove possibilità sia per la sociologia che per le arti, in un quadro di profonda messa in discussione dei confini disciplinari stessi”, racconta la curatrice Anna Daneri.

A Palazzo Grillo di Genova la mostra MOBS sulle migrazioni: gli eventi collaterali 

Per tutta la durata della mostra, ogni settimana si terranno momenti di riflessione collettiva e dibattiti aperti al pubblico, tra performance, video screening e presentazioni di libri. Tra questi, si segnala l’evento del 22 marzo curato dall’Università di Genova (gruppo mare) con la performance del cantautore Davide Cangelosi, l’incontro con Enrico Fravega, Antonino Milotta, Luca Queirolo Palmas e Filippo Torre e la proiezione di un estratto del documentario La nave va di Massimo Cannarella, con la partecipazione della ricercatrice Nadia Chaouch. Quello del 29 marzo, invece, organizzato dall’Università di Milano (gruppo rurale), ospita la presentazione del volume Amara terra. Donne migranti, sfruttamento e forme di resistenza nelle campagne siciliane di Monica Massari, Federica Cabras e Simona Miceli (Milano University Press, 2024) e la performance di Alessandra Cianelli Non era qui Babele? Memorie del feudo, memorie della piantagione.

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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