Cortona celebra il suo grande artista Gino Severini. Mostra e itinerari tra luoghi e opere in città
In attesa dell’anniversario del 2026, a 60 anni dalla scomparsa di Severini, la cittadina toscana omaggia l’artista con un programma di eventi che si protrarranno per tutto il 2025, tra conferenze, performance, visite guidate. E una mostra sul rapporto tra Severini e il mondo etrusco

Nel 2026 cadranno i 60 anni dalla morte di Gino Severini. Convinto interprete del movimento futurista della prima ora – letto dall’artista toscano attraverso la lente del divisionismo e di una certa propensione all’astrattismo – dopo il trauma della Grande Guerra sarà protagonista della stagione del Ritorno all’ordine (un passaggio scandito dalla Maternità del 1916), in cerca di un saldo recupero dei volumi e delle forme.
Gino Severini, tra l’Italia e Parigi
Un percorso professionale certamente influenzato da una scelta di vita, che presto lo portò in Francia, dove si trasferì nel 1906 (negli Anni Trenta sarà vicino al gruppo Les Italiens de Paris). A Parigi, sua città elettiva, Severini morirà nel 1966. Ma a Cortona, dove era nato nel 1883, l’artista tornò più volte negli ultimi anni di vita; e lì volle essere sepolto, stabilendo anche che alla cittadina aretina fossero donate alcune sue opere fondamentali, tra cui proprio la Maternità.

Gino Severini a Cortona
E dunque con il progetto Gino Severini a Cortona, un artista internazionale nella sua città, il Comune di Cortona in collaborazione con il MAEC e l’Accademia Etrusca di Cortona (con il coordinamento scientifico di Daniela Fonti) anticipa di un anno le celebrazioni per l’anniversario del 2026, proponendo un ciclo di eventi, percorsi e approfondimenti che si articoleranno nel corso dei prossimi mesi. Vincitore del PAC2024 – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il programma prevede l’organizzazione sul territorio cortonese di itinerari severinani, con la pubblicazione di una guida e segnaletica dedicata, conferenze con importanti studiosi per aggiornare le ricerche sull’artista, una mostra dossier, performance di danza e visite agli archivi.
Gli appuntamenti di “Gino Severini a Cortona” per il 2025
Al ciclo di conferenze già avviato, che si protrarrà fino 13 giugno 2025 – prossimi appuntamenti Tutta la vita di un pittore. Conversazione diDaniela FonticonRomana Severini (il 29 marzo) e Il Fondo Gino Severini al Mart: le origini, l’eredità, con Paola Pettenella, Responsabile Settore archivi storici del Mart (il 5 aprile) – si accompagnerà, quindi, la guida digitale che a giugno condurrà tra luoghi e opere di Severini, grazie all’ausilio di QR-code collocati nello spazio pubblico, per introdurre i visitatori al legame dell’artista con Cortona e ai passaggi principali del suo lavoro.
Sempre nel mese di giugno saranno aperte le visite guidate all’Archivio Nino Franchina conservato a Palazzo Casali, mentre il 10 maggio è in programma la performance NON OMNIS MORIAR (non morirò del tutto), omaggio in danza a Gino Severini (che dalla danza si fece ispirare per temi e forme compositive), con Francesco Manenti e Daria Menichetti. In estate sarà invece la volta degli approfondimentisull’arte del mosaico, per ricordare uno dei mezzi espressivi più amati e frequentati dall’artista, di cui Cortona conserva testimonianze come la Via Crucis, realizzata tra il 1944 e il 1946.

La mostra su Gino Severini e l’arte etrusca al MAEC di Cortona
Prima, però, a partire dal 29 marzo e fino al 4 maggio, il MAEC ospiterà la mostra dossier Giano-Culsans: il doppio e l’ispirazione etrusca di Gino Severini, già allestita nell’estate 2024 alla Fondazione Rovati di Milano. A cura di Sergio Angori, Paolo Bruschetti, Giulio Paolucci, la mostra è dedicata al tema del dualismo e del doppio, nel rapporto bifronte, fisico e simbolico, di dialettica e contrapposizione, e mette in relazione due bronzetti etruschi con due sculture di Gino Severini, che per il mondo etrusco, e più in generale per l’archeologia della sua terra d’origine manifestò un interesse costante nel corso dell’intera carriera. Assiduo frequentatore del Museo dell’Accademia Etrusca, l’artista si è spesso ispirato ai reperti conservati nel museo, a cui ha poi donato alcune delle sue opere.
Al MAEC, dal 2021, sono allestite le sale Severini – unica esposizione permanente dedicata all’artista in Italia – che ospitano il nucleo di opere e documenti donati alla città di Cortona dalla figlia dell’artista Romana Severini Brunori.
Livia Montagnoli
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