L’invasione di Milano da parte delle creature fantastiche che segnalano la nuova mostra di Nico Vascellari
Ospitata nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, il progetto site specific di Nico Vascellari sarà accompagnato dalle apparizioni dei boop, una comunità di creature fantastiche disegnate dall'artista per vegliare sulla mostra. Volevamo saperne di più e gli abbiamo fatto qualche domanda

Segnata dalla guerra ma anche dalla volontà di rinascita – come quando si decise di esporre la Guernica di Pablo Picasso nel 1953 -, la storia della Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano è stata fonte di ispirazione per Pastorale, il progetto site specific di Nico Vascellari (Vittorio Veneto, 1976) che animerà il polo dal primo aprile (e fino al 2 giugno).
Curata da Sergio Risaliti, la mostra intende riflettere sull’interazione tra fenomeni naturali e storici e porsi come ideale proseguimento di Melma, la grande esposizione ospitata al Forte Belvedere, e della performance Alessio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze nel 2023.
In attesa dell’apertura di Pastorale, la città di Milano sarà animata dai boop, una comunità di creature fantastiche disegnate dall’artista per vegliare su quello che accadrà nella Sala delle Cariatidi. Volevamo saperne di più, e abbiamo deciso di fare qualche domanda a Nico Vascellari.

I “boop”: tra veglia e guida. Intervista a Nico Vascellari
Come nasce l’idea dei boop e di che natura sono queste piccole creature?
I boop sono creature enigmatiche e magnetiche, esseri cresciuti nel sottosuolo e costretti ad abbandonarlo per far fronte ad un futuro incerto. Più che semplici figure sono presenze, evocano mitologie antiche ma la loro è un’essenza in totale divenire.
Come si inseriscono all’interno della mostra Pastorale?
I boop hanno una natura ambivalente: sono custodi di un mistero e portatori di un messaggio. Così come tante altre forme di vita non umane la cui esistenza è influenzata e minacciata da quella dell’uomo. Pastorale non è un inno alla pace ma alla resistenza.
Un progetto che, oltre ad anticipare la mostra, sarà protagonista di una campagna di comunicazione con la partnership di Urban Vision. Puoi spiegarci meglio come evolveranno i boop e che forma prenderanno con le diverse collaborazioni in corso?
Sebbene siano nati come estensione comunicativa di Pastorale, i boop hanno ben presto dimostrato di poter evolvere in totale autonomia ed è in questo modo che intendono procedere. A partire da lunedì 24 marzo, per due ore al giorno in maniera continuativa sarà possibile osservarli su 8 grandi schermi di Urban Vision disseminati per il centro di Milano iniziando a rendere manifesta la loro ascensione dal sottosuolo al sopracielo.

La mostra di Nico Vascellari a Palazzo Reale a Milano
La mostra Pastorale si inserisce in un presente segnato da nuove guerre, divisioni e rovine, e in cui il rapporto rassicurante con la natura sembra essersi rotto, trascinando l’esistenza umana in un baratro. Eppure, in questa spirale dove ogni punto di riferimento sembra essere svanito, prendono forma nuovi e inaspettati scenari dove poter ritrovare un senso di rigenerazione e resistenza.
Valentina Muzi
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