In Umbria c’è una fondazione che promuove residenze per artisti africani
Si chiama Tyburn Foundation e nasce dall’attività della Tyburn Gallery con l’obiettivo di favorire collaborazioni tra istituzioni africane e non solo la nuova realtà non profit istituita dalla collezionista sudafricana Emma Menell

È in programma per la primavera del 2025 l’avvio ufficiale del programma di residenze per artisti africani promosso dalla neonata Tyburn Foundation che sceglie l’Umbria come luogo d’elezione. Al centro non una sede fisica ma una serie di collaborazioni con altrettante residenze del territorio e realtà africane per promuovere e valorizzare l’arte contemporanea africana.

Nasce la Tyburn Foundation: una piattaforma fuori dal mercato
“La Tyburn Foundation cerca di supportare l’ecosistema artistico africano con un impegno più dedicato, personalizzato e lento con gli artisti di quanto sia possibile in un contesto commerciale. La fondazione fornirà agli artisti africani una piattaforma per la crescita e la visibilità attraverso una rete internazionale di residenze e mostre. Lavorando con artisti per molti anni, abbiamo visto che il mercato dell’arte, pur essendo cruciale per visibilità e vendite, richiede una produzione rapida e risultati immediati, il che limita il tempo e lo spazio di cui gli artisti hanno bisogno per sviluppare le proprie idee”, spiega Emma Menell, collezionista e gallerista sudafricana che nel 2015 ha fondato a Londra la Tyburn Gallery, da cui nasce l’esigenza di istituire la fondazione non profit.







Il programma e gli artisti della Tyburn Foundation
Tra le collaborazioni, quella con la residenza d’artista Civitella Ranieri a Umbertide, con l’Animal Farm Artist Residency in Zimbabwe che presenterà l’iniziativa congiunta The Bridge Visual Arts Residency e con La Foce Residency, che ogni anno inviterà un artista a realizzare interventi di arte pubblica in Umbria. Gli artisti prenderanno parte al programma sono Michele Mathison (Zimbabwe/Sudafrica), Driaan Claassen (Sudafrica), Khadija Jayi (Marocco), Option Dzikamai Nyahunzvi (Zimbabwe), Mbali Tshabalala (Sudafrica) e Primrose Panashe Chingandu (Zimbabwe).

La Tyburn Foundation e il sostegno alla nuova generazione di artisti africani
“Questa è un’opportunità straordinaria non solo per supportare singoli artisti, ma anche per lavorare con partner locali per creare un effetto a catena duraturo sull’infrastruttura artistica e sulle scene artistiche in Africa. Avendo precedentemente lavorato come direttrice della Tyburn Gallery, ho assistito in prima persona al potere della collaborazione e del dialogo creativo. Questo nuovo capitolo con la Tyburn Foundation ci consente di approfondire il nostro impegno nei confronti della prossima generazione di artisti africani, creando più strade per artisti emergenti per brillare su un palcoscenico globale”, spiega la direttrice della Tyburn Foundation Alessandra Olivi, che per anni ha diretto anche la Tyburn Gallery a Londra. “Ogni anno le opere prodotte durante le residenze saranno esposte alla Tyburn Foundation Annual Exhibition, destinata a viaggiare a livello internazionale. Questa mostra celebrerà i risultati artistici dei partecipanti alla residenza e fornirà una piattaforma globale per il loro lavoro”, conclude Olivi.
Caterina Angelucci
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