La Frick Collection di New York riapre rinnovata e ampliata. Tutte le novità
La storica residenza del magnate Henry Clay Frick, musealizzata negli Anni Trenta, è stata chiusa al pubblico negli ultimi cinque anni, per il restyling affidato ad Annabelle Selldorf. Il 17 aprile si presenta con nuovi spazi, tra cui un auditorium e una caffetteria, e un allestimento inedito

Ci sono voluti quasi cinque anni per completare il progetto di rinnovamento e ampliamento dell’edificio progettato, nel 1914, da Carrere e Hastings per il magnate dell’acciaio Henry Clay Frick. Ma ora la Frick Collection – tra le più importanti collezioni al mondo di arte rinascimentale e arti decorative, con importanti lavori del Settecento e Ottocento inglese e francese – si appresta a riaprire al pubblico nella sede per cui è stata concepita, musealizzata negli Anni Trenta del Novecento su progetto di John Russell Pope. Fino alla primavera scorsa, la collezione della famiglia Frick – cresciuta nell’ultimo secolo grazie a donazioni e acquisizioni importanti – aveva parzialmente trovato ospitalità presso il Breuer Building, nell’Upper East Side, che presto accoglierà il nuovo quartier generale di Sotheby’s. Nell’ultimo anno, invece, si è provveduto a riallestire gli spazi della residenza Frick sulla Fifth Avenue, in vista di una delle riaperture più attese nel contesto culturale newyorkese (insieme all’ampliamento del New Museum, che sarà inaugurato in autunno).
Il progetto di Annabelle Selldorf per la Frick Collection
Il progetto di restyling della casa museo, costato 220 milioni di dollari, è stato condotto dall’architetta tedesca Annabelle Selldorf – che sulla Fifth Avenue aveva già rinnovato la Vanderbilt Mansion, sempre realizzata da Carrere e Hastings, e negli ultimi anni ha lavorato anche all’ammodernamento della Sainsbury Wing della National Gallery di Londra, prossimo a svelarsi – con lo studio newyorkese Beyer Blinder Belle e la collaborazione della garden designer Lynden B. Miller.
E l’ampliamento degli spazi, che ora potranno accogliere il doppio delle opere della ricca collezione rispetto al vecchio allestimento, ha privilegiato il rispetto degli ambienti storici e del giardino che circonda la residenza (progettato negli Anni Settanta da Russell Page), in un primo momento destinato a essere parzialmente sacrificato.

I nuovi spazi della Frick Collection: l’auditorium, la caffetteria, le gallerie per le mostre
La Frick Collection ripensata da Selldorf, invece, vede nel giardino un punto focale dell’esperienza di visita, che dall’ingresso sulla 70th Street beneficerà immediatamente di nuovi ambienti di servizio: la hall per l’accoglienza ora distribuita su due livelli, un guardaroba più funzionale, un negozio e una caffetteria – al piano ricavato sopra l’ingresso storico, affacciata sul giardino – che mai era stata prevista prima nella storia del museo. Sempre dal giardino si potrà accedere al nuovo centro per le attività didattiche ricavato dove c’era un’area di rimessaggio degli attrezzi; e inedito è anche l’auditorium a forma di conchiglia che potrà accogliere fino a 218 persone, costato la demolizione della più piccola Music Room realizzata negli Anni Trenta. L’ampliamento ha inoltre consentito di ricavare tre nuove gallerie per esposizioni temporanee: a giugno 2025, la prima mostra del nuovo corso sarà dedicata a Vermeer.
Il nuovo allestimento delle stanze del secondo piano
La nuova scala in marmo che doppia lo storico scalone della dimora, invece, faciliterà l’accesso alle camere del secondo piano, finora mai aperte al pubblico, perché adibite a ufficio. Il progetto di Selldorf ha infatti rinnovato dieci ambienti dell’appartamento Frick per ospitare tanto un riallestimento di alcune delle opere più celebri della collezione – come il San Giovanni Evangelista di Piero della Francesca, dipinti di Boucher e Constable – che pezzi dai depositi: la raccolta di porcellane, le medaglie rinascimentali, il nucleo di quadri rococò francesi, ora esposti nell’ex sala da bagno.
A completare l’intervento, che non ha lasciato al caso nessun dettaglio, il restauro dei materiali storici, come le sete damascate e i velluti che rivestono le pareti della sala di Tiziano e Fragonard, o i lucernari della Garden Court, all’ingresso del museo.
La riapertura è programmata per il 17 aprile 2025, sotto la guida del nuovo direttore Axel Rüger, in arrivo dalla Royal Academy of Arts di Londra.
Livia Montagnoli
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