Giorgio Ortona: l’artista delle periferie incompiute si racconta per il ciclo I Martedì Critici

All’Accademia di Belle Arti di Frosinone per “I Martedì Critici”, Alberto Dambruoso e Loredana Finicelli intervistano l’artista Giorgio Ortona che racconta così la sua arte

Palazzi, strade, scorci urbani, cittadini in preda alla loro quotidianità: sono i soggetti preferiti di Giorgio Ortona (Tripoli, 1960), artista romano che ha indagato la contemporaneità attraverso la sua arte diretta e senza fronzoli. Lui è il protagonista dell’ultimo appuntamento de I Martedì Critici, intervistato da Alberto Dambruoso e Loredana Finicelli

Giorgio Ortona e il suo sguardo unico sulla città 

“Giorgio mi ha introdotto al suo segreto, e quasi inconfessabile, amore per le palazzine di Roma, tanto universalmente deprecate, eppure, insiste, molto più belle delle loro omologhe di Palermo, Napoli o Torino”, ammette lo scrittore Valerio Magrelli parlando di Ortona.

L’accenno è alle molteplici opere che l’artista ha dedicato ai profili degli edifici capitolini, molti dei quali frutto di quella corsa alla costruzione selvaggia tipica degli Anni ‘60, che ha alterato non solo l’urbanistica, ma anche il tessuto sociale della città.

Un artista architetto che ritrae “palazzine”

Laureato in Architettura all’Università di Roma, Ortona è stato allievo di Antonio López García. Nel 2011 viene invitato alla 54 Biennale di Venezia nel Padiglione Italia e nel Padiglione della Repubblica Cubana.

I suoi soggetti prediletti non sono solo le cosiddette “palazzine”, che seguono la lunga serie dedicata ai sacchi di cemento, ma anche le chiese e gli oratori vuoti e le presenze umane di queste periferie pasoliniane, dove la scelta del “non finito” valorizza ancor di più la presenza e il lirismo del realismo, proprio attraverso la sottrazione.

I paesaggi zenitali di Ortona

Le ultime produzioni di Giorgio Ortona offrono un nuovo sguardo sulla città, che non è solo quella di Roma, ma anche Catania, Cagliari e altre. Ricorrendo a Google Maps, l’artista seleziona vedute aeree di alcune strutture peculiari, offrendo allo spettatore un’immagine distaccata, ma allo stesso tempo emotiva dell’ambiente ritratto. La sua è un’operazione di astrazione in grado di elevare questi luoghi, trasformando figure planimetriche in veri e propri paesaggi.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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