Ad Albinea Hu-Be ricopre una scala segreta di disegni fluttuanti
L’artista emiliano Hu-Be, tra i protagonisti della Biennale di Architettura nel 2018, invade con i suoi disegni in bianco e nero gli spazi di un’impresa edile nei dintorni di Reggio Emilia

Un progetto privato aperto a tutti, frutto dell’ideazione di una collettività di creativi, un investimento a lungo termine. Un artista che riscrive le fratture del mondo presente con i codici di una contemporaneità storica in cui siamo tutti spettatori (forse) inermi. Questa è la nuova opera dell’artista emiliano Hu-Be (Reggio Emilia, 1982) – parte della serie Scribblitti – realizzata ad Albinea nella sede dell’impresa edile Zuliani.
Scribblitti: il work in progress di Hu-Be arriva ad Albinea
Nella contingenza attuale, non è facile trovare artisti che lavorano su più livelli di interpretazione di una realtà oramai complessa quanto indecifrabile. Hu-Be (nome d’arte di Emanuele Sferruzza Moszkowicz), col work in progress Scribblitti, che sta portando avanti da anni su commissione per spazi pubblici e privati, lavora con un pennarello nero col quale agisce su una parete bianca d’interno. Il progetto dal titolo evocativo The Privilege of the Spectators, a cura di Anna Vittoria Zuliani, che ne ha seguito tutte le fasi, dall’ideazione del concept alla realizzazione, nasce ad Albinea (in provincia di Reggio Emilia) per valorizzare uno spazio privato in forma permanente e viene consegnato direttamente al futuro.
L’intervento artistico di Hu-Be a Reggio Emilia
La volontà della curatrice è stata proprio quella di trasformare uno spazio anonimo, un luogo di passaggio come una scala, chiamando un artista che vanta la partecipazione alla Biennale di Architettura di Venezia.Dopo un periodo di rielaborazione e un grosso lavoro di supporto, senza alcun disegno preliminare, se non linee di forza, Hu-Be ha tracciato l’ontologia di una visione apocalittica per frammenti, ha manifestato una visione, un’esplosione spaziale che dilata lo spazio, collegando poi il tutto con un ritmo ascensionale lungo le scale che crea un ipnotico effetto di vertigine. Una pratica maniacale ossessiva che gli ha permesso di sviscerare la tematica delle macerie.
I disegni in bianco e nero di Hu-Be ad Albinea
Hu-Be è stato encomiabile nel fare esplodere a tutto campo la visione spaziale, cancellando tempo e luogo in tre tempi differenti, con la profondità infinita e un ammasso di detriti. Nel terzo tempo, quello che ancora ci è ignoto, le figure fluttuano avvolte in lenzuoli, si attraggono energeticamente e interagiscono tra di loro, con un dinamismo fortissimo e impellente, in un vortice d’aria, generatore di una scarica elettrica. La composizione assume la forma di una presa di coscienza quasi escatologica e rivelatrice. Hu-Be spalanca lo spazio mostrando ciò che accade e può accadere. Gli spettatori hanno un ruolo, sembra dirci l’autore. Possono decidere di non stare a guardare ciò che accade nel mondo e cercare di muovere energia, dando quindi un senso nello “stare” dalla parte privilegiata. In una dimensione alta, di Storia, che nobilita il quotidiano.
Francesca Baboni
The Privilege of the Spectators
via Vittorio Emanuele II 22, Albinea (RE)
visibile su appuntamento, telefonando al numero 3393821251 o scrivendo all’indirizzo mail
[email protected]
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