Una scenografia teatrale d’artista trasforma il cantiere della Metro C di Piazza Venezia a Roma

Con l’installazione inedita intitolata “Ci eleviamo sollevando gli altri”, l’artista Marinella Senatore partecipa al progetto di arte pubblica Murales, promosso da Webuild nell’ambito della costruzione della Linea C della metropolitana di Roma. Il teatro e l’energia del cantiere sono ispirazione per l’opera

Chi ricorda il dinamismo e la fiducia nel cambiamento trasmessi da Umberto Boccioni nel suo La città che sale – era il 1910, e l’artista rappresentava la Milano lanciata verso la modernità in un quadro che sarebbe diventato emblema della pittura futurista – troverà uno slancio comune nell’opera che per i prossimi mesi si mostrerà in Piazza Venezia, a Roma, sui dieci silos del cantiere per la costruzione della Linea C della metropolitana.

Il progetto di arte pubblica “Murales” nel cantiere della metropolitana di Roma

Una superficie monumentale, nel bel mezzo di una delle piazze più trafficate e frequentate della Capitale, prestata all’arte contemporanea grazie all’iniziativa MURALES, progetto di arte pubblica promosso dalla società consortile guidata da Webuild – al lavoro per la realizzazione della Stazione Venezia e dell’intera infrastruttura della Linea C – con il patrocinio di Roma Capitale e di concerto con le Soprintendenze competenti. Mentre si scava fino a 85 metri di profondità, preservando e valorizzando i ritrovamenti archeologici emersi nell’area, il progetto parla alla città attraverso installazioni site-specific che interpretano le trasformazioni della città, celebrando l’arte pubblica come strumento di narrazione collettiva. Dei sei artisti coinvolti, le cui opere inedite si avvicenderanno sui 640 metri quadrati di superficie dei silos, Pietro Ruffo ha avviato le danze con le Costellazioni di Roma svelate poco prima di Natale 2025 ed esposte fino a qualche giorno fa.  

Marinella Senatore, Ci eleviamo sollevando gli altri, 2025. Cantiere della Metro C, Piazza Venezia, Roma
Marinella Senatore, Ci eleviamo sollevando gli altri, 2025. Cantiere della Metro C, Piazza Venezia, Roma

“Ci eleviamo sollevando gli altri”: l’installazione di Marinella Senatore a Piazza Venezia

Ora è il turno di Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977), che presenta per l’occasione l’installazione Ci eleviamo sollevando gli altri, interpretando il cantiere di Piazza Venezia come palcoscenico di una scenografia teatrale e rinnovando così la tradizione della piazza barocca intesa come luogo della festa e della condivisione, aperta e inclusiva, vocata allo stupore e alla meraviglia. L’opera combina quindi giochi di luce, colori vivaci ed elementi che danno dinamicità alla rappresentazione, tra inserti testuali, persone in movimento e paesaggio, “quasi a simulare gli effetti di una lanterna magica, antenata del cinema”.  Il teatro, nella lettura dell’artista, è una delle forme di espressione e celebrazione della collettività più potenti dell’esperienza umana. E l’opera proposta punta a far riappropriare la comunità di una storia di trasformazione urbana che la riguarda, perché la città appartiene al mondo prima che ai suoi cittadini, ma la sua evoluzione è una responsabilità dei romani, e può essere raggiunta solamente in maniera corale.

La cerimonia di svelamento dell'opera di Marinella Senatore a Piazza Venezia, Roma
La cerimonia di svelamento dell’opera di Marinella Senatore a Piazza Venezia, Roma

L’energia del cantiere che trasforma la città

Ma il dinamismo della composizione, così come il suo acceso cromatismo, è riconducibile anche al desiderio di portare alla luce l’energia del cantiere, inteso come luogo di trasformazione costante, necessario per la metamorfosi della città.“Con l’opera di Marinella Senatore, il cantiere diventa una scenografia dinamica che raccoglie e unisce spinte diverse, dalla valorizzazione della tradizione alla ricerca dell’innovazione” spiega l’Ad di Webuild, Pietro Salini “Questo approccio si riflette anche nelle principali stazioni metro della Linea C, sfida ingegneristica in cui abbiamo creato un connubio tra arte, tecnica ingegneristica e tecnologia più avanzata con stazioni museo come quelle di Piazza Venezia, Porta Metronia e Colosseo/Fori Imperiali e come già avvenuto per la stazione San Giovanni”.L’installazione sarà visibile per i prossimi quattro mesi, prima di lasciare spazio a un nuovo progetto inedito. Il percorso artistico di Murales proseguirà fino al 2026.

Livia Montagnoli

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