A Venezia aprirà un nuovo centro d’arte contemporanea a Piazza San Marco
Prende forma nello storico edificio veneziano SMAC – San Marco Art Center, il nuovo polo dedicato alle arti visive di Venezia. Ad inaugurarlo la mostra sull'architetto australiano Harry Seidler e la paesaggista coreana Jung Youngsun

Il recente intervento di restauro firmato da David Chipperfield Architects Milan sulle Procuratie Vecchie ha consentito il recupero del primo e del secondo piano dello storico edificio di Piazza San Marco a Venezia, la riorganizzazione degli spazi comuni e il rinnovamento degli ambienti del terzo piano, dove è ospitata The Human Safety Net, Fondazione umanitaria targata Generali e dedicata al miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie e comunità fragili in 23 Paesi del mondo.
A partire dal 9 maggio, il secondo piano delle Procuratie sarà animato da SMAC – San Marco Art Center, un nuovo centro d’arti visive contemporanee, diretto da Anna Bursaux, David Gramazio e David Hrankovic. Ad inaugurarlo saranno la mostra sull’architetto australiano Harry Seidler, dal titolo Migrating Modernism. The architecture of Harry Seidler e, For All That Breathes On Earth. Jung Youngsun and Collaborators, il progetto espositivo dedicato alla pioniera paesaggista coreana Jung Youngsun.






















Apre SMAC – San Marco Art Center a Venezia
Si compone di 16 sale lo spazio espositivo di SMAC disposte lungo un corridoio continuo che si estende in lunghezza per oltre 80 metri, incorniciate da oltre 50 finestre che rendono gli ambienti del secondo piano delle Procuratie Vecchie molto luminosi. I visitatori potranno accedere all’edificio da Piazza San Marco attraversando Corte Maruzzi, un cortile privato che conduce a una scala monumentale. Il restauro delle Procuratie di David Chipperfield, ha previsto il recupero dei dettagli che riflettono la storia architettonica della città, conferendo all’edificio una visione contemporanea. Le pareti sono rivestite in marmorino veneziano grigio chiaro (ottenuto da marmo frantumato), mentre i pavimenti sono in terrazzo bianco. Ad arricchire lo spazio sono due sale con affreschi di epoca napoleonica, le stesse che faranno da cornice agli eventi che accompagneranno ogni progetto espositivo.

Le mostre inaugurali di SMAC a Venezia
Il programma espositivo parte con Migrating Modernism. The architecture of Harry Seidler, il progetto espositivo dedicato a Harry Seidler (Vienna 1923 – Sydney 2006) che pone una particolare attenzione agli artisti con cui ha lavorato l’architetto. Tra le opere in mostra spiccano quelle di Josef Albers, Alexander Calder, Helen Frankenthaler, Frank Stella, Lin Utzon e Sol LeWitt, oltre al famoso ingegnere strutturale italiano Pier Luigi Nervi. A cura di Ann Stephen e Paolo Stracchi dell’Università di Sydney, la mostra vede la collaborazione con il Chau Chak Wing Museum dell’Università di Sydney.
Protagonista dell’apertura di SMAC è anche la paesaggista coreana Jung Youngsun (Seul, 1941) con For All That Breathes On Earth. Jung Youngsun and Collaborators, organizzata in collaborazione con il Museo Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Seul, MMCA. La mostra ripercorre lo sviluppo della pratica di Youngsun, dall’attivismo iniziale sino ai progetti statali come quelli per le Olimpiadi di Seul e l’aeroporto internazionale di Incheon, illustrando la profonda connessione tra natura, architettura e resilienza umana. La mostra è curata da Jihoi Lee ed è resa possibile dal Ministero coreano della Cultura, dello Sport e del Turismo e dalla Fondazione coreana per gli scambi culturali internazionali, per commemorare i 140 anni di scambi culturali tra Corea e Italia.
Nella settimana di inaugurazione si aggiunge anche l’evento The World Around On Site: Venice Biennale 2025,organizzato da SMAC e da The World Around, organizzazione no-profit che promuove il lavoro di architetti e designer che affrontano le sfide globali del nostro tempo. L’8 maggio, il futuro dell’architettura e del design contemporaneo sarà discusso in un forum che riunirà voci di spicco del mondo dell’arte, della cultura, dell’architettura, del design e della tecnologia. Il simposio si terrà nell’auditorium di The Home of The Human Safety Net, al terzo piano delle Procuratie.

Le mostre auturnnali di SMAC a Venezia
The Quantum Effect è invece la mostra in programma a SMAC nell’autunno del 2025, co-curata da Daniel Birnbaum e Jacqui Davies. L’esposizione si pone come un ponte tra scienza, arte, cinema, architettura e filosofia, esplorando i paradossi spaziali e temporali della scienza quantistica, traendo ispirazione dalla fantascienza e dalla sua influenza sulla cultura popolare, compresi i video musicali, i videogiochi e la moda.

SMAC a Venezia: sfidare i modelli tradizionale di gestione museale
“SMAC colma una lacuna nel ricco panorama culturale di Venezia”, spiegano Anna Bursaux, David Gramazio e David Hrankovic, direttori di SMAC – San Marco Art Center. “Ci concentriamo su contenuti che fanno luce sull’inaspettato, che sfidano le convenzioni e pongono domande rigorose. Siamo un’organizzazione indipendente e sperimentale, che sfida i modelli tradizionali di gestione museale e di produzione di mostre. Accogliamo con favore collaborazioni, fornendo alle istituzioni, agli artisti e ai creativi una piattaforma a Venezia. Crediamo che le arti aprano nuove possibilità di coesistenza umana e permettano alle città e alle comunità di prosperare”.
Valentina Muzi
SMAC San Marco Art Centre
Procuratie, Piazza San Marco 105, 30124 Venezia
Aperto da mercoledì a lunedì dalle 10 alle 18 (chiuso martedì)
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