1 milione di euro per van Gogh. Un acquerello arricchisce la collezione del museo Noordbrabants in Olanda

Il Noordbrabants Museum di s-Hertongenbosh acquista da un privato un nuovo acquerello di Vincent van Gogh. 1 milione di euro per l’opera che va ad arricchire la collezione del museo olandese

Tempo di nuove acquisizioni, in Olanda, con una bella vicenda legata Vincent van Gogh. Il Noordbrabants Museum di s-Hertongenbosh, che aveva cominciato bene l’anno con la grande mostra dedicata a Hieronymus Bosch, chiude altrettanto in bellezza con l’acquisizione di un acquerello di van Gogh intitolato Il giardino della canonica a Nuenen, che risale al 1885. Comprato da un privato, è l’ultimo dipinto realizzato con assoluta certezza a Nuenen, nel Brabant, dove l’artista trascorse un periodo significativo della sua vita. Una cordata di banche, sostenitori del museo e fondazioni ha contribuito all’acquisto dell’opera raccogliendo metà della somma totale necessaria, ben 1 milione di euro. Vincent van Gogh abitò per quasi un anno e mezzo presso la canonica a Nuenen, dove suo padre era pastore. In una lettera al fratello Theo scrisse: “Ho fatto anche uno studio dello stagno nel giardino della casa in autunno. Questo luogo è senza dubbio adatto per un dipinto”. In un secondo momento realizzò da questo acquerello un quadro di grandi dimensioni andato perduto durante la seconda guerra mondiale, e oggi noto solo grazie a riproduzioni in bianco e nero. Una bella storia, questa relativa al lavoro dell’artista, che rimette a disposizione di tutti un’opera importante dell’artista.

IN FRANCIA, UN’ALTRA STORIA SU VAN GOGH
Meno bella è un’altra vicenda: van Gogh è stato negli scorsi giorni protagonista in Francia di una querelle con l’uscita di un taccuino inedito pubblicarlo dalla casa editrice francese, la Seuil, e intitolato Vincent van Gogh, la bruma di Arles, il taccuino ritrovato. Il libro è uscito simultaneamente in Francia, Stati Uniti, Giappone, Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi e presenta 65 disegni e schizzi inediti attribuiti all’artista, ma non firmati. Gli schizzi sarebbero stati ritrovati in un taccuino nell’archivio del Cafè de la Gare di Arles, dove van Gogh avrebbe lavorato a lungo e prodotto una gran quantità di disegni durante il suo soggiorno in Provenza. Ma sono molti i dubbi sulla paternità degli stessi: dubbi sollevati peraltro dallo stesso Museo van Gogh di Amsterdam, che ha disconosciuto l’autenticità delle opere, ritenendo gli schizzi delle “imitazioni con errori topografici evidenti”.

Santa Nastro

www.hetnoordbrabantsmuseum.nl

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Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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