Cent’anni fa Picasso era in Campania con Cocteau. Si festeggia con una mostra, ricordando Parade
Un gruppo di maestri del teatro, dell’arte e della danza viaggiavano tra Napoli e Pompei per preparare uno spettacolo. Accadeva 100 anni fa. E oggi si ricorda quell’avventura con una mostra diffusa…
Erano Jean Cocteau, Pablo Picasso, Léonide Massine e Sergej Diagilev. Una comitiva esplosiva, in viaggio tra Napoli e Pompei nella primavera del 1917, cercando spunti, tracce, immagini, umori: in quello scorcio d’inizio secolo, tra l’euforia della avanguardie e lo scempio della guerra, questi quattro signori stavano scrivendo una pagina memorabile di storia del teatro contemporaneo. Il 18 maggio di quell’anno avrebbe debuttato Parade, spettacolo a tema circense coreografato da Massine, con musiche di Erik Satie, scene e costumi di Picasso, e con i Balletti russi di Diaghilev sul palco.
Il testo invece era di Cocteau. Due mesi prima, in data 13 marzo, così scriveva il drammaturgo francese in una lettera alla madre: “Siamo di nuovo a Roma dopo un viaggio a Napoli, e da lì a Pompei in auto. Credo che nessuna città al mondo possa piacermi più di Napoli. L’Antichità classica brulica, nuova di zecca, in questa Montmartre araba, in questo enorme disordine di una kermesse che non ha mai sosta. Il cibo, Dio e la fornicazione, ecco i moventi di questo popolo romanzesco. Il Vesuvio fabbrica tutte le nuvole del mondo. Il mare è blu scuro. Scaglia giacinti sui marciapiedi”. Righe appassionate, che sono la fotografia di un pezzetto d’Italia selvatica, sincretica, popolare e insieme aulica, incarnata nel paesaggio.
IL SIPARIO DI PARADE IN MOSTRA A NAPOLI
E certo quella raffica di suggestioni dovette impressionare anche il padre del Cubismo, che dall’incontro con la cultura tradizionale napoletana e con quell’assurda macchina del tempo che è Pompei, trasse non pochi spunti iconografici: dal topos del presepio al teatro popolare, passando per il teatro delle marionette.
A 100 anni esatti dal viaggio in Italia di Picasso, il Ministero dei Beni Culturali, la Soprintendenza di Pompei, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Teatro dell’Opera di Roma, uniscono le forze per confezionare una celebrazione in forma di mostra: Picasso e Napoli: Parade, a cura di Sylvain Bellenger e Luigi Gallo, ruota proprio intorno al sipario di Parade, enorme opera su tela – 17 metri per 10 – conservata al Centre Pompidou di Parigi e finora esposta solo al Brooklyn Museum (1984), al Palazzo della Gran Guardia di Verona (1990), a Palazzo Grassi di Venezia (1998) e al Centre Pompidou di Metz (2012-2013). L’opera giungerà quindi il prossimo 7 aprile nella sala da ballo della reggia di Capodimonte, insieme a una serie di bozzetti realizzati per il balletto Pulcinella (in scena nel 1920 a Parigi, con musiche di Stravinsky e coreografie di Massine) e da alcune marionette della collezione Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte. L’Antiquarium di Pompei accoglierà invece i costumi di Parade, ma anche alcune chicche, come il bozzetto del celebre Les demoiselles d’Avignon.
– Helga Marsala
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