Ceramica e Art Déco. Il gusto di un’epoca a Faenza
MIC, Faenza – fino al 1° ottobre 2017. La città emiliana celebra, attraverso le ceramiche, l’Art Déco. Portando alla ribalta un momento storico e un gusto che hanno segnato l’Italia e non solo.
Partendo dalla ceramica faentina prende corpo un’esposizione che si snoda tra produzioni nazionali e internazionali. Eclettici e sagaci furono gli Anni Venti, dove il diletto e l’eclettismo si sposarono alla mondanità e all’originalità. Travolgenti e sofisticate, si affermano creazioni dal tratto estroso e poliedrico. Se le forme esotiche di Francesco Nonni, il cui Corteo Orientale (1925) vinse la medaglia d’Argento all’Esposizione Internazionale di Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi, dialogano con i vetri di Giovanni Guerrini, diversi sono i contributi che sottolineano la collaborazione fra artisti e celebri produttori, come i pezzi di Giovanni Gariboldi e Gio Ponti per Richard Ginori, in cui innovazione e tradizione convivono in un connubio irripetibile e straordinario. Caratteri creativi e stilemi potenti segnano le manifatture di matrice europea nei pezzi di Michael Powolny, Otto Prutscher e Dagobert Peche. Colore e geometrie, immagini reali e astratte danzano su porcellane finemente lavorate, dal Piatto con i ballerini di charleston (1927) di Eugenio Colmo alle ricchissime ceramiche floreali di Riccardo Gatti e ai verdi arabeschi di Pietro Melandri. In mostra anche xilografie, specchi, opere in legno e in gesso e arredi, vivide insegne di un tempo e del suo stile.
– Silvia Papa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati