Arriva a Ferrara una mostra sul rapporto arte – psiche. Capolavori da Previati a Boccioni
Previati, Pellizza da Volpedo, Balla, Carrà e Boccioni sono solo alcuni dei protagonisti della mostra che, dal 3 marzo 2018 al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, indagherà il modo in cui gli esponenti del Simbolismo, del Divisionismo e del Futurismo seppero dare consistenza alle emozioni e agli stati d’animo umani.
È un viaggio nei meandri delle emozioni umane indagati attraverso la prospettiva privilegiata dell’arte la mostra che dal 3 marzo 2018 sarà ospitata al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Stati d’animo. Arte e psiche tra Previati e Boccioni è il titolo dell’esposizione che ripercorre l’opera di artisti italiani e internazionali che, tra Otto e Novecento, sperimentarono un nuovo alfabeto figurativo capace di tradurre visivamente la materia mutevole e inafferrabile degli stati d’animo. Tra gli autori in mostra figurano i protagonisti della scena artistica dell’epoca, dai maestri del Simbolismo e del Divisionismo, come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli e Medardo Rosso, fino a quelli dell’avanguardia futurista, con i più giovani Giacomo Balla, Carlo Carrà e soprattutto Umberto Boccioni, che seppe raccogliere il testimone dalla generazione precedente e creare un linguaggio dirompente che pone lo spettatore al centro del quadro, per trascinarlo nella dinamica delle emozioni e nella polifonia della metropoli moderna. Un ruolo importante nel racconto della mostra è giocato dall’allestimento curato dallo Studio Ravalli, che per l’esposizione ha progettato uno spazio sospeso e immateriale immerso nell’oscurità. In questo contenitore rarefatto, la narrazione scaturisce dal cortocircuito visivo tra le opere e la sollecitazione di suoni e proiezioni che fotografano la temperie fin de siècle, tra positivismo e irrazionalismo.
– Desirée Maida
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