A Tefaf c’è davvero di tutto e per tutti i gusti. Tutto, o quasi tutto, ad alto livello: dai mobili ai libri antichi, dai quadri impressionisti alle sculture tribali a coprire 7mila anni di storia dell’arte. E poi c’è anche un po’ di arte moderna, perfino un pelo di arte contemporanea se vogliamo forzare gli steccati e le definizioni spostando i confini tra epoca e epoca.
Nei giorni di preview di una fiera che dura un’eternità ed ha caratteristiche assai differenti rispetto alle fiere d’arte contemporanea alle quali il grosso dei nostri lettori è più abituato, ci siamo spostati verso il settore appunto del moderno, composto da una cinquantina di gallerie sulle 275 totali. E qui abbiamo provato a declinare una classifica delle proposte più interessanti, con una caratteristica: vanno molto forte gli italiani. Sia i mercanti italiani, sia gli artisti italiani. Quasi sempre la presenza proveniente dalla Penisola è di alto livello e spicca. Vediamo la nostra top 9 a partire dall’ultima posizione fino alla prima.
–Massimiliano Tonelli
PERROTIN – PARIGI, NEW YORK, SEOUL
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Galleria Perrotin
Grandi lavori di Hans Hartung e anche di Murakami. Poi ci sono due opere di Julio Le Parc per non perdersi la ricca clientela sudamericana e un bel quadro di Laurent Grasso che è perfettamente in linea con la fiera.
MASSIMO DE CARLO – MILANO, LONDRA, HONG KONG
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Galleria Massimo De Carlo
Due grandi quadri di Yan Pei-Ming e poi l’immancabile Rudolf Stingel reduce da altri record in asta. Non mancano infine gli altri nomi della scuderia, da Josh Smith a Luigi Ontani.
VAN DER WEGHE – NEW YORK
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Galleria Van Der Veghe
Anche qui si punta su Stingel (peraltro con un pezzo fin troppo simile a quello di De Carlo), ma a colpire è l’enorme foto di Andreas Gursky. Dietro ci sono Calder, Picasso e un Haring niente male.
KARSTEN GREVE – PARIGI, COLONIA
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Galleria Karsten Greve
Spiccano le tre sottili sculture di Louise Bourgeois, ma ad approfondire alle pareti ecco che troviamo robe serissime di Lucio Fontana, di Cy Twombly e uno straordinario Jannis Kounellis del 1963 e poi Morandi.
TORNABUONI – FIRENZE, PARIGI
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Galleria Tornabuoni
Il solito stile e il solito stand candido con la moquette bianca e i toni soft. Da una parte le opere di Arnaldo Pomodoro come fossero dei fregi di un tempio. Fuori un Boetti da vedere e la chicca è Morandi (come per Karsten Greve).
MAZZOLENI – TORINO, LONDRA
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Galleria Mazzoleni
C’è tanto, a partire dai Bonalumi nella parete esterna. Dentro si trovano Melotti, de Chirico, Fontana. Ma a spiccare sono i tanti lavori di Alberto Burri, tutti di eccellente livello.
SPROVIERI -LONDRA
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Galleria Sprovieri
Tanta, tanta Italia nello stand. E si scavalla decisamente nell’arte contemporanea più attuale visto che a terra ci sono le sculture di Francesco Arena, alle pareti cose di Giorgio Andreotta Calò e opere di Konellis e Gastone Novelli. Da non perdere le tante piccole opere del portoghese Pedro Cabrita Reis.
AXEL VERVOORDT -WIJNEGEM, HONG KONG
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Axel Vervoord
Immaginatevi le grandi mostre organizzate dal mercante che vengono realizzate ogni due anni a Venezia nello strepitoso Palazzo Fortuny. E poi pensate a tutto ciò trasporto in modalità stand fieristico. Questo ha fatto Axel Vervoord scegliendo luci ad hoc, parquet antico, una parete di El Anatsui e tutto intorno, assieme ad oggetti, memorabilia di antiquariato e arte tribale, i quadri dei maestri giapponesi della corrente Gutai.
CARDI – MILANO, LONDRA
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Galleria Cardi
Signore e signori, La casa di Lucrezio di Giulio Paolini. Una mitica installazione degli anni ottanta del grande artista italiano qui riproposta a 35 anni dall’ultimo allestimento. Il simulacro di un frammento della casa di Lucrezio a Pompei e poi tante ipotesi di ritratto del poeta latino. Magia.
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