Uffizi in crescita: tra mostre, acquisizioni e nuovi allestimenti incantano la sceicca del Qatar
Momento d’oro per le Gallerie degli Uffizi di Firenze. Tra nuove acquisizioni, allestimenti inediti, boom di followers sui social, visitatori in costante crescita, il museo incanta anche la sceicca del Qatar, una delle personalità più ricche ed influenti del mondo, in visita in Toscana con il marito…
Che le Gallerie degli Uffizi stiano vivendo un momento niente male, lo abbiamo raccontato più e più volte. Tra visitatori in costante crescita, boom di followers sui social,allestimenti più o meno riusciti, la digitalizzazione degli archivi e nuove acquisizioni, il museo sta vivendo uno dei suoi momenti più floridi. Merito indubbiamente di Eike Schmidt (Frigurbo, 1968), da novembre 2015 alla guida degli Uffizi, uno di quei super direttori stranieri scelti – non senza polemiche – tramite il concorsone legato alla riforma Franceschini. È un dato che il progetto manageriale messo in campo dal direttore tedesco, destinato a lasciare l’istituzione fiorentina a fine mandato alla volta del Kunsthistorisches Museum di Vienna, ha fatto sicuramente bene al museo e a Firenze. E i risultati si vedono. Gli Uffizi godono di un rinnovato interesse anche da parte dei media e del sistema dell’arte internazionale, con mostre di livello e partnership di primo piano. E tra i tanti consensi riceve anche il plauso della sceicca del Qatar, Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani, sorella del reggente emiro Tamim bin Hamad Al Thani,ed una delle persone più influenti del sistema dell’arte, che, in vacanza in Toscana, ha voluto visitare proprio il museo fiorentino.
LA VISITA DELLA SCEICCA DEL QATAR
Museo ovviamente blindato per la visita privata, nella mattinata del 21 agosto, della sceicca del Qatar. Grandissima collezionista d’arte, la donna, che è presidente dell’organizzazione dei musei nel suo paese, è considerata una delle persone più influenti al mondo nel sistema dell’arte ed inserita nelle prime posizioni nell’elenco dei “Power 100”, stilato dalla rivista americana ArtReview. Un prestigio ed un potere che travalica il mondo dell’arte tanto che la rivista Forbes ha inserito il suo nome nella rubrica “The World’s 100 Most Powerful Women”. Giunta a Firenze con il marito Sheikh Jassim bin Abdul Aziz Al-Thani, ministro degli Affari e del Commercio dello Stato del Qatar, la donna ha visitato, in compagnia del direttore Schmidt, la mostra “Islam e Firenze. Arte e collezionismo dai Medici al Novecento”, in corso nell’aula Magliabechiana del museo. La mostra ripercorre, attraverso le tante testimonianze di arte islamica raccolte in Toscana fra il Quattrocento e il Novecento, il legame tra Firenze e il mondo arabo, in particolare del bacino del Mediterraneo. Una visita che non si è limitata alla mostra, visto che la sceicca Al-Mayassa ha voluto vedere anche le nuove sale dedicate a Leonardo, Raffaello e Michelangelo.
NUOVI ALLESTIMENTI
Dopo le polemiche suscitate dal riallestimento della sala di Michelangelo e Raffaello, prosegue il lavoro di risistemazione della collezione. È la volta della sala 7 in cui per alcuni anni sono state esposte le opere di Gentile da Fabriano. In analogia con gli spazi inaugurati nei mesi scorsi, l’impostazione sul fronte dell’allestimento si mantiene inalterata. Lo scopo della nuova disposizione è rendere il percorso espositivo più snello ridimensionando l’affollamento delle sale (in particolare la 8) che caratterizzava la precedente sistemazione. Il nuovo assetto, che richiama la disposizione che le opere avevano negli anni Cinquanta, racconta gli albori del primo Rinascimento fiorentino, attraverso un interessante confronto fra la Madonna dell’Umiltà di Masolino, la Madonna col Bambino e Sant’Anna di Masaccio e Masolino e la Madonna di Pontassieve di Beato Angelico. Nella stessa sala è esposta Madonna del Solletico di Masaccio, conosciuta anche come la Madonna Casini, L’incoronazione della Vergine e la Tebaide dell’Angelico e i quattro santi del Polittico Quaratesi di Gentile da Fabriano. Molte delle opere sono state spostate dalla sala adiacente, la 8 appunto, che risulta così meno sovraffollata ed offre una maggiore visibilità alle opere di Filippo Lippi, la Predella Barbadorie la famosa “Lippina”, ossia la Madonna col Bambino e angeli, indubbiamente l’opera più iconica dell’artista fiorentino.
LE NUOVE ACQUISIZIONI
Il museo è attivo anche sul fronte delle nuove acquisizioni. Presentati alla stampa una raccolta di 43 fogli dello scultore Massimiliano Soldani Benzi (Montevarchi 1656 – Galatrona 1740), figura dominante insieme a Giovan Battista Foggini del tardo-barocco fiorentino, destinati alla collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Nel corso della sua lunga carriera Soldani Benzi si dedicò a una grande varietà di soggetti e oggetti, destinati in gran parte agli ultimi esponenti della dinastia medicea. Le opere del grande artista furono ricercate in tutta Europa: tra i suoi capolavori più famosi figurano, senz’altro, le copie in bronzo in grandezza naturale delle sculture antiche della Tribuna degli Uffizi, eseguite per John Churchill, il primo duca di Marlborough, nel 1711, e i bronzi per il principe di Liechtenstein a Vienna, tuttora conservati nella collezione ducale.
– Mariacristina Ferraioli
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