La nuova stagione espositiva del Museo di Palazzo Grimani. A Venezia

La storica sede lagunare, afferente al Polo museale del Veneto, ha annunciato il suo nuovo programma espositivo. All’insegna di un grande ritorno e della contemporaneità.

Manca ancora qualche mese al momento più caldo del palinsesto culturale veneziano, che solitamente coincide con l’avvio della Biennale, ma il Museo di Palazzo Grimani è già pronto a scaldare i motori. E lo fa svelando i dettagli dell’imminente stagione espositiva, dominata da un azzeccato mix fra arte antica e input attuali. Risale a pochi giorni fa l’annuncio della mostra che celebrerà il ritorno fra le sale dello storico edificio ‒ dopo 430 anni ‒ della raccolta di statue classiche appartenuta al patriarca di Aquileia Giovanni Grimani e custodita fino alla fine del Cinquecento nel palazzo di famiglia in Santa Maria Formosa. Curata da Daniele Ferrara, direttore del Polo museale del Veneto, e da Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, organizzazione non profit internazionale, attiva nella salvaguardia e nella promozione del patrimonio artistico veneto, la rassegna, al via il prossimo maggio e visitabile fino al 2021, guiderà il pubblico alla scoperta di un collezionismo di stampo rinascimentale e di un palazzo che affonda le radici nella storia.

IL PALAZZO

Un tempo dimora di Antonio Grimani, il palazzo riunisce in sé, a livello architettonico, i dettami veneziani cinquecenteschi e una serie di rimandi decorativi al filone tusco-romano. Inoltre furono i nipoti di Antonio ‒ Vittore e il fratello Giovanni ‒ a commissionare alcuni degli interventi che oggi caratterizzano la struttura. Ne è un esempio la Tribuna ‒ voluta da Giovanni per accogliere i manufatti antichi presenti nella sua collezione ‒, che fra pochi mesi tornerà a ospitare la preziosa raccolta, donata dal patriarca alla Serenissima Repubblica in seguito alla propria morte ed esposta nella dimora di famiglia sino al 1596. È dunque un ritorno davvero atteso quello del corpus di statue collezionate da Giovanni Grimani durante i numerosi viaggi verso Oriente, reso ancora più suggestivo dall’allestimento delle opere nelle loro sede originaria.

HELEN FRANKENTHALER

L’offerta espositiva di Palazzo Grimani non si esaurisce qui e allarga i propri orizzonti lambendo l’epoca recente. Sempre a maggio, infatti, aprirà i battenti la retrospettiva dedicata A Helen Frankenthaler, dal titolo PITTURA/PANORAMA. Paintings by Helen Frankenthaler, 1952-1992. Un excursus sulla produzione pittorica dell’artista americana, i cui dipinti tornano a Venezia dopo aver animato il padiglione statunitense alla Biennale del 1966. Organizzata dalla Helen Frankenthaler Foundation con Venetian Heritage e Gagosian, e curata da John Elderfield, capo curatore emerito per la pittura e la scultura al Museum of Modern Art di New York, la mostra non è il primo esempio di dialogo fra il Museo di Palazzo Grimani e la creatività contemporanea. Basti pensare alla monografica di Beverly Barkat, andata in scena due anni fa, in concomitanza con la Biennale d’Arte del 2017.

Arianna Testino

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Arianna Testino

Arianna Testino

Nata a Genova nel 1983, Arianna Testino si è formata tra Bologna e Venezia, laureandosi al DAMS in Storia dell’arte medievale-moderna e specializzandosi allo IUAV in Progettazione e produzione delle arti visive. Dal 2015 a giugno 2023 ha lavorato nella…

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