Edward Hopper copiava? La clamorosa scoperta di Louis Shadwick

Alcuni dipinti ad olio di Edward Hopper appartenenti alla prima fase artistica dell’autore sono vere e proprie copie di opere realizzate da altri artisti e pubblicate su una rivista

Come ha imparato a dipingere l’autorevole artista americano Edward Hopper? È davvero tutto frutto della sua creatività il realismo che dipingeva? È forse vena artistica personale o è mediata da influenze esterne?  A quanto pare tanta bravura dimostrata nei primi anni della sua carriera è da attribuire ad alcune riviste artistiche che il pittore utilizzò come riferimento, copiandone per filo e per segno vari dipinti riportati. La recente scoperta è stata divulgata nella giornata del 29 Settembre sulle riviste di attualità del mondo e del mercato d’arte anglosassone. A destare l’attenzione e la conseguente divulgazione è stato un articolo pubblicato sullo storico e rinomato mensile artistico The Burlington Magazine redatto da Louis Shadwick, frutto del suo studio.

Edward Hopper, Ships, 1898 circa. (Sopra) Edward Moran, A Marine. (Sotto) Hopper ha duplicato il dipinto di Moran, pubblicato nell’edizione del 1886 del magazine Art Interchange magazine. Cortesia di Josephine N. Hopper

Edward Hopper, Ships, 1898 circa. (Sopra) Edward Moran, A Marine. (Sotto) Hopper ha duplicato il dipinto di Moran, pubblicato nell’edizione del 1886 del magazine Art Interchange magazine. Cortesia di Josephine N. Hopper

LA SCOPERTA DI LOUIS SHADWICK

Shadwick, studente in dottorato di ricerca presso la stimata istituzione londinese Courtauld Institute alle prese con le ricerche sull’autore americano, ha scoperto che almeno tre dei suoi primari tentativi ad olio sono dipinti copiati ad artisti a lui precedenti. Alcuni tra questi, il dottorando li ha rintracciati confrontandoli a svariate opere presentate su di un magazine d’arte in voga nel tardo diciannovesimo secolo intitolato Art Interchange, dedicato agli appassionati d’arte e gli studenti. Difatti, ogni iscrizione annuale alla rivista includeva 26 stampe a colori collezionabili, riproduzioni di quadri, con tanto di istruzioni pratiche how-to rivolte ad istruire gli artisti dilettanti su come rigenerarle. A quanto pare, la famiglia Hopper era tra gli abbonati. Finora, si è erroneamente creduto i dipinti fossero il risultato di scene ispirate dai paesaggi circostanti Nyack, New York, cittadina luogo d’infanzia di Hopper. Shadwick, peraltro, sostiene sia possibile che l’artista statunitense non abbia prodotto nulla di originale fintanto che si è iscritto alla New York School of Art nell’autunno del 1900.

Edward Hopper, Old Ice Pond at Nyack, 1897. Cortesia di Josephine N. Hopper

Edward Hopper, Old Ice Pond at Nyack, 1897.
Cortesia di Josephine N. Hopper

IL QUADRO DI HOPPER E IL DIPINTO DI MORAN

A confutare la somiglianza a Nyack e riconfermare la tesi di Shadwick, è la riproduzione di Hopper del dipinto di Edward Moran A Marine, pubblicato nell’edizione del 1886 del magazine Art Interchange. Hopper ha riproposto la stessa iconografia passo dopo passo, variandone solo alcune saturazioni, sfumature e inclinazioni delle forme. Hopper ha duplicato il dipinto di Moran, pubblicato nell’edizione del 1886 del magazine Art Interchange magazine.

L’OPERA RAWBOAT IN ROCKY COVE

A seguire, anche Rawboat in Rocky Cove, dipinta nel 1895 e conosciuta come primissima opera ad olio dell’autore, risulta essere la perfetta fotocopia di un acquarello realizzato da un artista al momento anonimo, e presente ancora una volta nella rivista Art Interchange nell’edizione resa pubblica nel 1891. L’opera originale intitolata Lake View, non è assolutamente riconducibile ad una veduta di Nyack, come asserito per lungo tempo, bensì ad un lago situato nel Wisconsin. Le istruzioni correlate a tale quadro riportavano perfino la garanzia di buona riuscita e che il dipinto fosse di facile imitazione per i principianti. Shadwick, scosso da quanto smascherato, afferma che il motivo dietro a questa scelta che marca l’inizio della carriera di Edward Hopper, resta del tutto misterioso. In aggiunta, il dipinto Old Ice Pond at Nyack, 1897 presumibilmente realizzato da Hopper all’età di solo quindici anni, e a lungo creduta una riproduzione ad olio appartenetene alla gioventù dell’autore senza ombra di dubbio, è in realtà essa stessa una replica. Questa volta l’opera ricalca la tela A Winter Sunset di Bruce Crane.

Bruce Crane, A Winter Sunset, Art Interchange. Crediti fotografia Louis Shadwick

Bruce Crane, A Winter Sunset, Art Interchange.
Crediti fotografia Louis Shadwick

E IL MERCATO?

Non solo, la dedita ed instancabile ricerca di Shadwick ha prodotto un ulteriore risultato. Church and Landscape opera dipinta nel 1897 è una copia di una placca in ceramica creata e illustrata in età vittoriana con la medesima narrativa. La recente scoperta di Shadwick ha sicuramente destato stupori e scalpore all’interno dell’entourage di critici e curatori americani legati all’artista. La rivelata notizia irrompe il silenzio e le credenze di unicità assoluta dell’artista previe la scoperta, così come afferma al New York Times Kim Conaty, curatrice al Whitney Museum. Inoltre, una delle opere in questione, Old Ice Pond at Nyack, è al momento in vendita da Heather James Fine Art per un valore complessivo compreso tra $300,000 e $400,000. Basterà la scoperta di Shadwick a ridimensionare il valore di mercato dell’opera?

– Bianca Spaggiari

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