Nasce a Viareggio la Fondazione Catarsini. È dedicata all’artista e letterato Alfredo Catarsini
Pittore e letterato, Catarsini è considerato una figura di riferimento dell’arte italiana del Novecento: la fondazione a lui intitolata nasce con lo scopo di conservare e promuovere la sua opera. Visitabili nelle soffitte di Palazzo Paolina Bonaparte a Viareggio il suo atelier e l’archivio storico
È stata intitolata al Maestro versiliese la Fondazione Alfredo Catarsini 1899 di Viareggio, concepita all’inizio dell’estate 2020 per volontà della nipote Elena Martinelli e di suo marito Gianvittorio Serralunga e presentata l’11 marzo 2021 alla stampa. Alfredo Catarsini (Viareggio, 1899 – 1993) è stata una figura artistica di riferimento che ha attraversato tutto il Novecento nelle vesti di pittore, scrittore, critico e animatore di proposte culturali. Nel suo percorso artistico lungo 70 anni ha partecipato alle tre edizioni del Premio Cremona (vincendone una), alla Biennale di Venezia del 1942, 1948 e 1950 e alla Quadriennale di Roma per cinque diverse edizioni. Il suo Autoritratto del 1934 è stato donato dagli eredi alla Galleria degli Uffizi nel 2005. Il lancio della fondazione a lui dedicata avviene in occasione dei 30 anni dalla mostra antologica di Palazzo Paolina a Viareggio – l’ultima della sua carriera – e a 40 anni dalla grande personale di Palazzo Strozzi a Firenze del 1981. Un anniversario che sarà celebrato attraverso una retrospettiva ospitata a Villa Bertelli di Forte dei Marmi dal 26 marzo fino al 6 giugno, compatibilmente con l’emergenza sanitaria.
FONDAZIONE CATARSINI DI VIAREGGIO
La Fondazione Alfredo Catarsini 1899 è una organizzazione che “ha come scopo, oltre alla conservazione e valorizzazione dell’opera intellettuale e artistica del Maestro Catarsini, anche le azioni volte a perseguire, proporre, valorizzare la promozione, la divulgazione, l’istruzione, la ricerca, la formazione di tutte le attività inerenti le ‘discipline artistiche’ in ogni forma e espressione attraverso la diffusione e l’ampliamento della conoscenza umana, i contatti tra persone, enti ed associazioni”, spiegano gli organizzatori. Diversi gli strumenti tramite i quali verranno perseguite le attività della fondazione: oltre al sito web, che illustra la vita e le opere dell’artista, è stato recentemente realizzato il volume Alfredo Catarsini. L’arte vera affascinante amica, che raccoglie circa 90 documenti, 80 immagini e numerosi contributi scritti da rilevanti critici e studiosi. È attivo dal 2002 anche il Premio Alfredo Catarsini per la migliore opera grafico/pittorica eseguita dal vero, dedicato agli studenti degli istituti superiori della Regione Toscana.
FONDAZIONE CATARSINI DI VIAREGGIO: LE ATTIVITÀ
Tra le attività di ricerca, studio, catalogazione, valorizzazione e conservazione di opere, arredi, e dell’archivio storico di Alfredo Catarsini, la Fondazione istituisce ogni penultimo sabato del mese di luglio la “Festa dell’arte”, dedicata alla memoria del Maestro con apertura a ingresso libero della sua casa-museo in via Palermo 4 a Viareggio; l’appuntamento mensile partirà dal prossimo 24 luglio. Ogni 17 gennaio, invece, la fondazione celebrerà la ricorrenza della nascita di Alfredo Catarsini, organizzando varie iniziative in sua memoria.
FONDAZIONE CATARSINI DI VIAREGGIO: L’ATELIER
L’atelier di Alfredo Catarsini – utilizzato dall’artista per quasi 50 anni – è stato riallestito nel 2003 dalla presidente Elena Martinelli su richiesta dell’amministrazione comunale viareggina nelle soffitte di Palazzo Paolina Bonaparte a Viareggio. Oggi occupa due stanze e fa parte del percorso museale dei Civici Musei di Villa Paolina Bonaparte. Si presenta nello stesso modo di come è stato lasciato dal pittore, e rievoca le atmosfere parigine degli ateliers artistici di inizio Novecento. In un’altra sala della soffitta di lato nord, trova spazio l’archivio storico dell’artista, riordinato dall’Istituto Storico Lucchese e attualmente curato dalla storica dell’arte Claudia Menichini.
ALFREDO CATARSINI. LA VITA
Nato il 17 gennaio 1899 in una casa della Viareggio vecchia, Alfredo Catarsini ha trascorso quasi interamente la sua vita nella sua città d’origine. Il suo approccio alla pittura parte da un primo periodo che si può definire naturalista, con una matrice verista mutuata da Viani (che incontrò), mutuando in seguito verso il Primitivismo e il Richiamo all’Ordine degli anni ’30. Attraversa anagraficamente tutto il Novecento e ne sperimenta tutte le correnti, creandone personalmente due: il Riflessismo e il Simbolismo Meccanico, attraverso cui dà origine a una serie di riflessioni sul rapporto tra l’uomo e il progresso dell’Età Moderna, tra evoluzione e distruzione del sé. Pur mantenendo un atteggiamento riservato e schivo, l’artista assimila le varie suggestioni dei più interessanti esperimenti artistici del secolo. Nel 1971 ottiene la Medaglia d’oro al Salon Babjlone di Parigi per le opere facenti parte di questo periodo. Oltre alla sua attività di pittore, si accostò anche alla scrittura: pubblicò nel 1968 il romanzo Giorni neri e dal secondo dopoguerra prese il via la sua collaborazione con quotidiani e riviste letterarie dove tenne rubriche d’arte. È giunto ai posteri il manoscritto del secondo romanzo, Tra l’incudine e il martello, ancora inedito.
– Giulia Ronchi
https://www.fondazionecatarsini.com/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati