Le porcellane dei Duchi di Parma in mostra alla Reggia di Colorno di Parma
I prestiti provengono da importanti istituzioni di tutta Italia, come la Pilotta di Parma, gli Uffizi, il Museo della Villa Medicea di Poggio a Caiano e i Musei Reali di Torino: la collezione ducale sarà riunita per la prima volta dal suo smembramento nel 1859 e resa fruibile al pubblico.
È stato definito “un ritorno a casa” quello delle porcellane dei Duchi di Parma, che saranno riunite per la prima volta dopo la loro dispersione, avvenuta nel 1859 quando il Ducato di Parma e Piacenza venne cancellato per essere inglobato nel nuovo Regno d’Italia. Dopo il meticoloso lavoro condotto negli Archivi da Giovanni Godi assieme a un gruppo di esperti, i tesori saranno riuniti nella mostra Le Porcellane dei Duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo, che si svolgerà al piano nobile della Reggia di Colorno di Parma dal 15 maggio al 19 settembre 2021. L’eccezionalità dell’esposizione consiste soprattutto nei prestiti concessi al fine di riunire la collezione: come le porcellane che Luisa Elisabetta di Francia e il consorte Filippo di Borbone qui utilizzavano per i ricevimenti ducali, di ritorno dal Palazzo del Quirinale (ora a disposizione per i ricevimenti di Stato della Presidenza della Repubblica); oppure preziosi pezzi realizzati dalle manifatture di Meissen, Sèvres, Vincennes, Chantilly, Doccia e Capodimonte, provenienti dalle Gallerie degli Uffizi, dal Museo della Villa Medicea di Poggio di Caiano e dai Musei Reali di Torino, accompagnati da documenti concessi dall’Archivio di Stato. Le opere mettono in risalto il gusto filofrancese in voga nel Settecento alla corte dei duchi di Parma, che si traduceva in una ricchezza decorativa e in un desiderio di ostentazione che accompagnavano anche l’allestimento della tavola. Accanto alle porcellane saranno in mostra ritratti, lettere e documenti relativi agli acquisti della Duchessa e del Primo Ministro François Guillaume Leon Du Tillot, piante del palazzo ducale di Colorno, libri ed incisioni di feste e nozze dei duchi di Parma e altre curiosità, come ad esempio i ricettari in uso alle cucine del Settecento. Ecco alcune immagini delle opere esposte.
– Giulia Ronchi
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