Nuova sede per Gallerie d’Italia: all’ex Banco di Napoli anche la Sant’Orsola di Caravaggio
Palazzo Piacentini sarà la nuova sede napoletana di Gallerie d'Italia, il mega progetto culturale di Intesa Sanpaolo: 10.000 metri quadrati riservati alla grande collezione, che mette in primo piano la Sant'Orsola, capolavoro di Caravaggio. Ci sarà spazio anche per concerti, attività didattiche e culturali aperte alla cittadinanza.
È in corso la ristrutturazione di Palazzo Piacentini – realizzato dall’architetto Marcello Piacentini tra il 1936 e il 1939, ex Banco di Napoli – che sarà adibito a nuova sede delle Gallerie d’Italia, spodestando Palazzo Zevallos Stigliano e i suoi pregiati ambienti. Nei primi mesi del 2022 si completerà il trasferimento delle collezioni dal Palazzo secentesco del mercante spagnolo Giovanni Zevallos a Palazzo Piacentini che, per l’occasione, muterà la sua veste nel rispetto del nucleo e delle soluzioni costruttive originarie. A compiere questa trasfigurazione, è stato chiamato il professionista del settore Michele De Lucchi, già responsabile degli adattamenti dei musei di Milano e Torino di Intesa Sanpaolo. I nuovi spazi si rivolgeranno ad un pubblico eterogeneo, saranno declinati per aderire in pieno alla funzione di centro culturale e abbracceranno gli intenti e le attività didattiche.
COME SARANNO LE GALLERIE D’ITALIA A NAPOLI
Stando a quanto riportato da Repubblica, è prevista al quinto piano, dove era la foresteria del Banco di Napoli, una terrazza panoramica di forte impatto, da cui si potranno ammirare il Golfo, le strutture del Porto e San Martino. Qui verrà concepito il ristorante, e sono già in lizza i nomi di alcuni degli chef più quotati del napoletano. Diecimila metri quadrati di spazi duttili: il salone al pianterreno probabilmente verrà adibito a sala per concerti e mostre temporanee, con un’elegante caffetteria. Il salone a tripla altezza, adornato da un vasto lucernario, e la Sala delle assemblee – punta di diamante del Banco di Napoli, rivestita di pregiati marmi – ospiteranno le collezioni, con culmine visivo su Il Martirio di Sant’Orsola del Caravaggio. Gli altri due piani resteranno delegati a servizi bancari. Oltre a Caravaggio e al nucleo dello scultore Vincenzo Gemito (presente con i ritratti della Zingara e del Fiociniere), nel percorso si troveranno opere della collezione prima in deposito, tra cui vasi magnogreci provenienti da Ruvo di Puglia, reperti archeologici confermati dal direttore Michele Coppola. Per finire, il lighting design sarà affidato aPietro Palladino, curatore dell’illuminazione del Duomo di Milano.
NON FINISCE QUI IL PROGETTO MUSEALE DI INTESA SANPAOLO
Da ricordare che lo spostamento delle collezioni nel cuore della città partenopea, peraltro di pochi metri (da via Toledo 185 a via Toledo 177), non è l’unica tappa attuale dell’ambizioso progetto di espansione e sistematizzazione museale di Intesa Sanpaolo: ad aprile 2022 aprirà a Torino – proprio a Piazza San Carlo – la quarta sede delle Gallerie d’Italia, quasi completamente sotterranea e destinata a fotografia e videoarte. Le altre due sedi sono a Vicenza, Palazzo Leoni Montanari e a Milano, nella pulsante Piazza della Scala.
GALLERIE D’ITALIA NAPOLI: A QUANDO L’APERTURA?
Non essendoci ancora stata una presentazione ufficiale, non è ancora certa la data dell’apertura del nuovo centro culturale partenopeo, ma è in programma una prima visita al cantiere riservata alla stampa locale in autunno. Da quel che si sa, l’inaugurazione sarà alla presenza di Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, presumibilmente intorno ad aprile 2022.
-Giorgia Basili
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