Piccola preziosa mostra sul Divisionismo a Milano
Balla, Segantini, Pellizza da Volpedo e Previati sono solo alcuni protagonisti della mostra dedicata all’avventura divisionista dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano
![Piccola preziosa mostra sul Divisionismo a Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Giacomo-Balla-La-fidanzata-a-Villa-Borghese-1902-olio-su-tela-cm-605x90©-Comune-di-Milano-–-all-rights-reserved-–-Galleria-dArte-Moderna-Milano-–-Umberto-Armiraglio-1024x683.jpg)
Trenta opere: è raccolta la mostra dedicata ai maestri del Divisionismo alla Galleria d’Arte Moderna di Milano. La scelta del museo civico della Villa Reale e della curatrice Giovanna Ginex è stata quella di andare controcorrente rispetto al trend delle esibizioni mastodontiche – una tentazione forte, con un tema così ampio e alto. In contrasto con la bulimia da informazioni a cui siamo quotidianamente sottoposti, in Divisionismo. 2 collezioni viene a crearsi una finestra di piccole dimensioni sulla corrente artistica che animò Milano e dintorni nell’ultimo decennio dell’Ottocento. Le opere esposte provengono dalle collezioni congiunte di GAM e Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.
![Divisionismo. 2 collezioni. Exhibition view at GAM, Milano 2021](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Divisionismo.-2-collezioni.-Exhibition-view-at-GAM-Milano-2021-_04.jpg)
Divisionismo. 2 collezioni. Exhibition view at GAM, Milano 2021
LA MOSTRA SUL DIVISIONISMO A MILANO
La mostra lascia spazio a connessioni e legami senza esaurirli: c’è la tensione verso la natura e la semplicità della borghesia tardo-ottocentesca, il crescente interesse per i bisogni e le rivendicazioni popolari al confine con il Verismo – con la conseguente attribuzione a questi nuovi emergenti di un carattere pienamente eroico e storicamente rilevante –, così come compare la passione tardo-romantica per le emozioni intense e gli affetti familiari. Attraverso l’analisi delle opere realizzate a olio e a pastello, i maestri non vengono estrapolati dalle diverse commistioni artistiche e personali, al fine di creare un quadro più unitario, ma inseriti in un percorso più ampio e contestualizzato: così Balla e Boccioni non devono sorprendere accanto a Segantini e Pellizza da Volpedo, e l’Ave Maria verista di Giulio Branca convive con la scultura simbolista Il profumo di Leonardo Bistolfi.
![Carlo Fornara, Fine d'inverno, 1910 14, olio su tela, cm 85x135© Comune di Milano – all rights reserved – Galleria d’Arte Moderna, Milano – Umberto Armiraglio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Carlo-Fornara-Fine-dinverno-1910-14-olio-su-tela-cm-85x135%C2%A9-Comune-di-Milano-%E2%80%93-all-rights-reserved-%E2%80%93-Galleria-dArte-Moderna-Milano-%E2%80%93-Umberto-Armiraglio-768x575.jpg)
![Angelo Morbelli, Inverno nel Pio albergo Trivulzio, 1911, olio su tela, cm 73x148 © Comune di Milano – all rights reserved – Galleria d’Arte Moderna, Milano – Umberto Armiraglio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Angelo-Morbelli-Inverno-nel-Pio-albergo-Trivulzio-1911-olio-su-tela-cm-73x148-%C2%A9-Comune-di-Milano-%E2%80%93-all-rights-reserved-%E2%80%93-Galleria-dArte-Moderna-Milano-%E2%80%93-Umberto-Armiraglio-768x575.jpg)
![Divisionismo. 2 collezioni. Exhibition view at GAM, Milano 2021](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Divisionismo.-2-collezioni.-Exhibition-view-at-GAM-Milano-2021-_01-768x575.jpg)
![Divisionismo. 2 collezioni. Exhibition view at GAM, Milano 2021](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Divisionismo.-2-collezioni.-Exhibition-view-at-GAM-Milano-2021-_02-768x575.jpg)
![Divisionismo. 2 collezioni. Exhibition view at GAM, Milano 2021](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Divisionismo.-2-collezioni.-Exhibition-view-at-GAM-Milano-2021-_03-768x575.jpg)
![Divisionismo. 2 collezioni. Exhibition view at GAM, Milano 2021](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Divisionismo.-2-collezioni.-Exhibition-view-at-GAM-Milano-2021-_04-768x575.jpg)
![Giacomo Balla, La fidanzata a Villa Borghese, 1902, olio su tela, cm 60,5x90© Comune di Milano – all rights reserved – Galleria d’Arte Moderna, Milano – Umberto Armiraglio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Giacomo-Balla-La-fidanzata-a-Villa-Borghese-1902-olio-su-tela-cm-605x90%C2%A9-Comune-di-Milano-%E2%80%93-all-rights-reserved-%E2%80%93-Galleria-dArte-Moderna-Milano-%E2%80%93-Umberto-Armiraglio-768x512.jpg)
![Giovanni Segantini, Paesaggio sul Maloja (Ritorno al paese natio), 1895, olio su tela, cm 60x125© Comune di Milano – all rights reserved – Galleria d’Arte Moderna, Milano – Umberto Armiraglio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/GIOVAN1-768x495.jpg)
![Giovanni Sottocornola, L'alba dell'operaio, 1897, olio su tela, cm 141x253© Comune di Milano – all rights reserved – Galleria d’Arte Moderna, Milano – Umberto Armiraglio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Giovanni-Sottocornola-Lalba-delloperaio-1897-olio-su-tela-cm-141x253%C2%A9-Comune-di-Milano-%E2%80%93-all-rights-reserved-%E2%80%93-Galleria-dArte-Moderna-Milano-%E2%80%93-Umberto-Armiraglio-768x484.jpg)
![Umberto Boccioni, La madre, 1907, pastello su carta applicato su tela, cm 77x71© Comune di Milano – all rights reserved – Galleria d’Arte Moderna, Milano – Umberto Armiraglio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2021/12/Umberto-Boccioni-La-madre-1907-pastello-su-carta-applicato-su-tela-cm-77x71%C2%A9-Comune-di-Milano-%E2%80%93-all-rights-reserved-%E2%80%93-Galleria-dArte-Moderna-Milano-%E2%80%93-Umberto-Armiraglio-768x1024.jpg)
LE OPERE IN MOSTRA ALLA GAM DI MILANO
La prima sala, dedicata al gusto tardo-romantico degli scapigliati, ci porta attraverso il melodramma delle Penombre di Previati e dell’ispirazione shakespeariana di Romeo e Giulietta nell’opera di Tranquillo Cremona, accompagnate dalle donzelle medievali di gusto boccaccesco di Luigi Conconi. La seconda ci conduce nelle alture che tanto hanno impressionato Carlo Fornara, Giovanni Segantini e Giuseppe Pellizza da Volpedo. Se di Fornara sorprendono i cieli azzurrissimi – inintelligibili da vicino perché composti da una miriade di colori puri sovrapposti sulla tela, come è d’uso per i divisionisti –, nel Ponte di Pellizza emerge uno spirito intimista e di stampo quasi psicologico, che riflette quel crinale tra XIX e XX secolo. Il tratto umido è comune anche ad Angelo Morbelli, che compare con il celebre Mi ricordo quand’ero fanciulla insieme a Pusterla e Nomellini nella terza sezione, dedicata alla pittura sociale. I tavolacci delle cucine popolari di Attilio Pusterla e la Piazza Caricamento piena di scaricatori di porto e operai di Plinio Nomellini sono accostati alle visioni dell’Inverno al Pio Albergo Trivulzio – che dopo due anni di pandemia fa una grossa impressione – e all’Alba dell’operaio di Giovanni Sottocornola, che nei suoi toni epici e umilmente dignitosi ricorda un Quarto Stato notturno. In tutte le opere le donne, al pari degli uomini, lavorano, sono al centro delle proteste, sono povere, si ammalano e invecchiano: escono insomma dalla mitologia femminea della dama ed entrano a pieno titolo nella categoria del popolare e dell’umano. La quarta sala è dedicata quindi al pastello, che non diversamente dall’olio su tela è composto da migliaia di filamenti di colore puro accostati, mentre la quinta si concentra sulle contaminazioni con le correnti artistiche coeve e successive: a un Giacomo Balla malinconico e introspettivo della Fidanzata a Villa Borghese si alterna un Umberto Boccioni al limitare con il Futurismo, con i suoi i ritratti di Armando Mazza e dell’anziana madre, pure in pieno umore tardo-romantico.
‒ Giulia Giaume
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